
(AGENPARL) – gio 05 ottobre 2023 venerdì 6 ottobre ore 20.00
domenica 8 ottobre ore 15.30
DIE ZAUBERFLÖTE
Singspiel in due atti
libretto di Emanuel Schikaneder
musica di Wolfgang Amadeus Mozart
Prima rappresentazione Theater auf der
Wieden di Vienna, 30 settembre 1791
Personaggi ed interpreti
Tamino Francesco Lucii
Pamina Elisa Verzier
La Regina della Notte Nicole Wacker
Papageno Pasquale Greco
Papagena Chiara Fiorani
Sarastro Renzo Ran
Monostatos Lorenzo Martelli
Prima dama Irene Celle
Seconda dama Julia Helena
Bernhart
Terza dama Aoxue Zhu
Oratore/Primo Alberto Comes
sacerdote/ secondo
armigero
Secondo sacerdote/ Giacomo Leone
primo armigero
Tre geni Giulia Addamiano,
Francesco Beschi,
Teofana Prilipceanu
direttore
James Meena
regia, scene e costumi
Ivan Stefanutti
luci Emanuele Agliati
assistente alla regia e alle scene Filippo Tadolini
assistente ai costumi Stefano Nicolao
dialoghi in italiano a cura di Stefano Simone Pintor
CORO OPERALOMBARDIA
CORO VOCI BIANCHE DEL TEATRO SOCIALE DI COMO
Maestro del Coro e Coro voci bianche
Massimo Fiocchi Malaspina
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI DI MILANO
Nuovo allestimento
maestro di sala Eric Foster
maestro di palcoscenico Claudio Capretti – maestro alle luci Rajiv
Mudumpitage – maestro ai sovratitoli Filippo Carnetti
maestro collaboratore per il Coro OperaLombardia Martino Dondi
assistente al lighting designer Alessandro Manni
stagista team di regia Riccardo Iellen
figuranti Stefano Begalli, Lorenzo Giovannetti, Michele Marullo,
Lorenzo Moroni, Simone Ruvolo
direttore di scena Claudia Spogli
capo macchinista Luigi Podo – macchinisti Leandro Bruno, Giuseppe Cesca
Sergio Guerrieri – capo elettricista Giovanni D’Apolito – elettricisti Leonardo
De Santis, Amalia Parrotta – attrezzista Astrid Isolani
sarti Fabiana Bernasconi, Tommaso Vaglieri – responsabile trucco Laura
Francesca Scandroglio – truccatori Laura Gioia, Enrico Ragaglia
scene Atelier Elio Sanzogni – attrezzeria AsLiCo – costumi e calzature
Costumi Atelier Nicolao Srl – Illuminotecnica Airone Service, AsLiCo
trasporti Leccese, Rezzato (BS)
coproduzione Teatri di OperaLombardia, Fondazione Teatro Verdi di Trieste
e Opera Carolina
DURATA SPETTACOLO:
primo atto: 65 minuti
intervallo: 20 minuti
secondo atto: 85 minuti
SINOSSI Die Zauberflöte
Atto I. Una notte, tanto tempo fa, in un bosco stregato, in un oriente
incantato, il principe Tamino sta fuggendo da un mostruoso serpente.
Saranno tre dame a salvarlo. Queste, affascinate dalla sua avvenenza, lo
presentano alla Regina della Notte. La Regina è disperata perché sua figlia
Pamina è stata rapita dal malvagio Sarastro. Tamino, stregato dal ritratto
della principessina, decide di andare a salvarla accompagnato da Papageno.
Per proteggerli, nel loro viaggio verso il castello di Sarastro, le Dame
consegnano a Tamino un flauto magico e a Papageno un carillon fatato. A
guidarli saranno tre genietti usciti dalla lampada. Per vie diverse giungono al
castello, Papageno riesce a far fuggire Pamina tenuta prigioniera dal perfido
Monostatos. Tamino frattanto apprende da un sacerdote del Tempio che
Sarastro non è malvagio, anzi egli è saggio e illuminato. La Regina della Notte
lo aveva ingannato, ha ordito un piano per tornare in possesso del potete
Cerchio del Sole che il padre di Pamina, prima di morire, consegnò a
Sarastro.
Dopo varie vicissitudini, Tamino, trascinato da Monostatos e Pamina con
Papageno, si incontrano al cospetto di Sarastro. Tamino e Pamina si
riconoscono e si amano da subito. Sarastro annuncia a Tamino e a Papageno
che se vorranno entrare nel regno degli Illuminati, dovranno sottoporsi a
delle prove per purificarsi.
Atto II. Papageno e Tamino iniziano la prima prova: dovranno stare in
silenzio, qualunque cosa accada. La Regina della Notte raggiunge la figlia
Pamina e porgendole un pugnale, le ordina di vendicarla uccidendo
Sarastro. Monostatos, non visto, ha ascoltato tutto e minaccia di rivelare
l’intrigo se Pamina non l’amerà. Sopraggiunge Sarastro, dopo aver scacciato
Monostatos si rivolge a Pamina e le spiega che solo l’amore, non la vendetta,
conduce alla felicità. Pamina non ricevendo risposte da Tamino, ancora
sottoposto alla prova del silenzio pensa che lui non l’ami più e medita il
suicido, ma viene fermata dai tre genietti che l’informano dello scopo della
prova. Anche Papageno dovrebbe tacere ma non resiste e parla con una
vecchina, che, poco più tardi, si rivelerà essere Papagena, una donna simile
a lui, di cui si innamora. Pamina da questo momento in poi affianca Tamino
nelle successive prove. Attraverseranno il fuoco e l’acqua protetti dal magico
flauto. La Regina della Notte e Monostatos hanno perso. Pamina e Tamino
vengono accolti nel regno solare di Sarastro.
DIE ZAUBERFLÖTE, UN CAPOLAVORO SOPRA I CAPOLAVORI!
Note musicali di James Meena
Die Zauberflöte è un racconto allegorico, la cui morale è che l’armonia nella
società umana può essere raggiunta solo dalla perfetta unione tra uomo e
donna, e che questa unione perfetta è caratterizzata da un’uguaglianza
conquistata attraverso l’amore puro e sincerità d’animo.
L’ambientazione ci mostra due regni diametralmente opposti, il Regno della
Regina della Notte, rappresentato dal colore argento, e il Regno del Tempio
della Saggezza, rappresentato dal colore oro.
Come per molte delle opere di Mozart, a cominciare da Le nozze di Figaro in
poi, quest’ opera è ricca di riferimenti a tematiche sociali e politiche che la
rendono interessante da studiare e facile da amare. Attraverso la stesura di
un libretto brillante, Mozart e Schikaneder si prendano gioco
dell’aristocrazia. Tuttavia, tutto questo è secondario rispetto al vero motivo
per cui Die Zauberflöte non è mai uscito dal repertorio classico sin dalla sua
prima esecuzione nel 1791: la musica è straordinaria.
Con Die Zauberflöte scopriamo un grande compositore all’apice della sua
maturità artistica e creatività, immaginate se fosse vissuto altri 32 anni quanti
capolavori avrebbe donato al mondo!
Come un grande pittore, Mozart usa i colori primari e crea un capolavoro
sopra i capolavori.
La musica è semplice nella costruzione e nell’uso dell’armonia, ma mai
scontata. È una composizione complessa, precisa ed equilibrata che parla sia
al musicista esperto che all’ascoltatore occasionale.
Ecco perché facciamo tesoro di questa gemma musicale, continuando ad