
(AGENPARL) – mar 03 ottobre 2023 *DENUNCIA FLAI CGIL PUGLIA: ARIF INTERROMPE ANZITEMPO L’IMPIEGO DEI 360
OPERAI FORESTALI IN SOMMINISTRAZIONE *
*Il segretario generale Gagliardi: c’erano le risorse per coprire le 156
giornate lavorative. Se qualcuno pensa di sistemare i bilanci gravando
sulle spalle dei precari troverà la risposta del sindacato*
Lo scorso 30 settembre è stato l’ultimo giorno di lavoro per 360 operai in
somministrazione presso l’Agenzia regionale per le attività irrigue e
forestali della Regione Puglia, in netto anticipo rispetto agli anni
precedenti e a quanto stabilito nella Delibera di assunzione, la n. 360 del
12 aprile 2023 che, nel richiamare l’art. 4 della L.r. n. 9 del 23/05/2023,
attesta, per gli esercizi finanziari 2023 e 2024, trasferimenti di risorse
pari a € 6,5 milioni di euro per l’adeguata copertura finanziaria che,
altresì, avrebbe consentito un impiego di questo personale per 156 giornate
di lavoro.
“Non riusciamo a comprendere per quali ragioni la dirigenza abbia deciso di
interrompere i rapporti di lavoro precari anzitempo, gettando nello
sconforto lavoratori e interi nuclei familiari che pianificano la loro vita
sulle giornate svolte annualmente sin dal 2011. Questo anche a fronte della
nota inviata lo scorso 29 settembre dalla Protezione Civile regionale, in
linea con quanto richiesto dal Dipartimento Nazionale, che invitava l’Arif
a garantire l’assetto organizzativo delle squadre antincendio almeno sino a
fine ottobre, salvo ulteriori disposizioni”. È quanto afferma *Antonio
Gagliardi*, segretario generale della Flai Cgil Puglia.
Eppure, commenta il sindacato della Cgil che rappresenta i lavoratori
irrigui e forestali assunti con contratto di diritto privato, ex Legge 8
novembre 2021, n.155, art. 7-bis, “più volte erano state date
rassicurazioni occupazionali da parte di ARIF, anche per quanto riguarda la
tempistica circa la conclusione del concorso pubblico bandito il 30 marzo
di quest’anno e che vedrebbe i vincitori assunti in amministrazione diretta
ARIF, superando finalmente dopo oltre un decennio l’illegittimità di una
forma contrattuale abbondantemente abusata in una pubblica
amministrazione”. Oggi, le procedure del concorso segnano inspiegabilmente
il passo nonostante siano stati pubblicati gli elenchi degli idonei per le
prove finali.
“L’ARIF, ma anche la Regione a questo punto – continua Gagliardi – devono
dire quali sono le azioni che si intendono intraprendere per salvaguardare
il personale operaio, oggi abbondantemente ridotto a causa di pensionamenti
e licenziamenti, rispetto al fabbisogno reale. Apprendiamo, questo sì
favorevolmente e con una strana coincidenza, della proroga dei contratti di
lavoro subordinato di n. 9 funzionari che dovrebbero limitare o annullare
gli incaricati a professionisti esterni ai quali l’ARIF non sembra
intenzionata a rinunciare, nonostante i rilievi recentemente mossi della
Corte dei conti”.
Le condizioni per prorogare i contratti delle 360 unità -spiega Gagliardi-
“c’erano e ci sono tutte: il perdurare del clima equatoriale favorisce gli
incendi e amplifica il fabbisogno irriguo delle campagne.Cosa non dice
l’ARIF ai sindacati che stenta ad incontrare? Per questa ragione la Flai
Cgil Puglia ha chiesto di essere convocata in IV Commissione presso il
Consiglio regionale i cui atti -almeno questi- dovranno parlare chiaro”.
“Cosa intendono fare -conclude il segretario della Flai Cgil – Regione
Puglia e ARIF per rispondere ai rilievi della Corte dei conti sui 6,5 mln
di euro destinati alle assunzioni del personale operaio a tempo determinato
addetti alla prevenzione incendi boschivi e attività irrigue? Se a qualcuno
è venuto in mente di raggiungere l’equilibrio della gestione
economico-finanziaria, negativa nel 2022 per oltre 2,7 milioni di euro, con
le economie derivanti dal costo del personale operaio a tempo determinato,
troverà le barricate del sindacato”.