
(AGENPARL) – gio 28 settembre 2023 *Salvatore Esposito, *attore e scrittore, è intervenuto su *Radio Marte* nel
corso di *Marte Sport Live, *trasmissione condotta da Dario Sarnataro:
*“Vicenda
social che ha riguardato Osimhen? Gestisco da solo i miei account e posso
dirvi di esservi fatto un’idea dell’accaduto. Ci sono due punti di vista:
dopo il pareggio di Bologna ed il rigore sbagliato, con l’arrabbiatura di
Victor che è stata comprensibile, con il clima che si era venuto a creare,
secondo me si poteva evitare, perché fuori luogo, quel video su Tik Tok
che, peraltro, segue delle dinamiche e un modo di comunicare particolari,
ovvero seguendo i trend. D’altro canto, non ci sta che Victor, seppur
innervosito, abbia rimosso le immagini con la maglia azzurra: non te la
prendi con i tifosi, non te la prendi con la maglia, magari te le prendi
con la società come ha fatto il suo manager. Per questo abbiamo storto il
naso. Conosciamo Victor, la sua esuberanza e la sua voglia di vincere,
quindi gli perdoniamo anche questo. Detto questo anche lo scorso anno
giravano video goliardici che omaggiano in qualche modo anche i
protagonisti delle partite, in un senso o nell’altro. *
*Il tifo ha sostenuto la squadra senza schierarsi dopo le polemiche? Come è
noto parliamo, non a caso, del pubblico e dei tifosi campioni d’Italia che
hanno dato prova di una maturità e di uno spettacolo unico lo scorso anno e
hanno dimostrato ancora una volta ieri una maturità e una crescita che è
sotto gli occhi di tutti. Qualcuno attendeva i fischi e invece allo stadio
non è successo assolutamente nulla. Il pubblico ha applaudito la squadra
dal primo all’ultimo minuto. Del resto, quello che chiediamo noi tifosi è
il rispetto, da parte della società, dei giocatori e dell’allenatore.
Vogliamo semplicemente il rispetto della maglia, contiamo che i giocatori
facciano il loro dovere. Anche quest’anno li abbiamo osannati e sostenuti.
I problemi nascono quando le questioni personali o le questioni
contrattuali vengono anteposte alla maglia e vengono anteposti al bene dei
tifosi. Problemi che, secondo me, possono e devono essere gestito nel
migliore dei modi da parte di tutti. Contro l’Udinese più che vedere il
Napoli della scorsa stagione abbiamo visto il Napoli attuale che sta
ritrovando le sue certezze. Dal mio punto di vista Garcia, che è un buon
allenatore, ha voluto inserire le sue idee che all’inizio hanno scombinato
un po’ la testa dei giocatori. Ora con intelligenza del mister e degli
stessi calciatori, stanno ritrovando feeling e gioco, anche perché questa
squadra sta crescendo sotto l’aspetto atletico. Nelle partite iniziali i
problemi sono emersi anche per una questione fisica: basti pensare a
Kvaratskhelia, contro il Braga o con la Lazio non era il giocatore che
abbiamo ammirato ieri. Contro l’Udinese ha dimostrato di essere in una
forma fisica e mentale straordinarie. Con il Lecce e con il real Madrid
vedremo conferme? Lo speriamo, il Lecce è un avversario tosto, ha alcuni
calciatori forti come Krstovic e Rafia, dovremop affrontare il match nel
migliore dei modi. Con il Real sarà una gara complessa e di fascino, ma
sono meno preoccupato, paradossalmente, perché i vari Osimhen. Kvara e
Lobotka saranno iper-motivati dalla bellezza della sfida. I miei impegni
professionali? Stiamo preparando la serie ispirata a Piedone, che gireremo
a Napoli e in giro per l’Europa in autunno, poi ci sarà anche un progetto
internazionale, nel frattempo sarò al Palazzo Reale l’8 ottobre per
Campania Libri per presentare i miei due libri “Lo Sciamano” e “Eclissi di
Sangue”. Aspetto tutti i napoletani e i tifosi”*
*Paolo De Paola*, giornalista, intervenuto in “Forza Napoli Sempre”
condotto da Gianluca Gifuni su *Radio Marte*: *“Ieri sera ho visto un
Napoli rabbioso. Una rabbia interna di Osimhen, Kvaratskhelia che non si
vedeva da tempo. Come se i giocatori volessero dimostrare qualcosa, non so
a chi, ma di sicuro si sono rimessi nell’alveo della scorsa stagione. E dal
momento che nulla è ancora deciso, il Napoli rimane una delle candidate
allo scudetto. Come era all’inizio della stagione e se gioca come
ieri. Quando ho sentito dire che il Napoli alla fine della scorsa stagione
ha avuto una certa flessione mi sono trovato completamente in disaccordo.
Perché il Napoli ha disputato delle partite non belle, come quella col
Milan in Champions, ma per il resto ha giocato sempre a livelli alti. Forse
all’inizio di questa stagione c’era un assetto tattico che non andava bene.
La posizione di Lobotka, la posizione di Anguissa che era anche fuori forma
fisica che ha ritrovato. Un Kvara che ha ritrovato mordente, voglia di
segnare, rabbia. Osimhen che è meglio quando è arrabbiato che quando è
troppo tranquillo. Litigi e nervosismo hanno sempre caratterizzato gli
spogliatoi. Mi ricordo il Napoli di Bianchi con i 4 ribelli che comunque
hanno vinto lo scudetto o lo stesso Napoli di Sarri che trovò una sintonia
durante il periodo di preparazione con i giocatori che convinsero
l’allenatore a cambiare modulo. Certe cose sono fisiologiche nel calcio.
Quindi non andiamo a vedere lo sguardo o il fatto che si siano mandati a
quel paese. È inutile. Probabilmente l’assestamento c’è stato, nel senso
che si è tornati nell’alveo del naturale, e in qualche modo anche lo stesso
Garcia farà buon viso a cattivo gioco. Come successe, per esempio, per
Sarri con la Juve con cui vinse lo scudetto e sulla quale lui non mise mano
e lasciò fare ai giocatori. Tik Tok, sul quale mi sono documentato, è un
mondo particolare. Il Napoli, attraverso il suo social media manager, ha
dato un impulso incredibile impostando questo strumento di comunicazione su
ironia e autoironia. Il social media manager ha sbagliato perché non ha
avvertito Osimhen e perché non ha capito il momento. Quindi
l’amministratore è stato incauto però quell’area di conoscenza con i
giovani funziona molto bene nel Napoli. Per quanto riguarda il rinnovo del
nigeriano io credo che si andrà a scadenza di contratto; si può proseguire
così, basta trovare la serenità. Forse per quello che si era visto anche la
reazione di Calenda, manager di Osimhen, era stata eccessiva. Io avevo
pensato addirittura ad una cosa razzista. Quello che ho visto, invece, è
uno scherno che non è assolutamente sul piano di un’offesa razzista.
Sarebbe stato fuori luogo andare per vie legali per una cosa del genere. È
evidente che il malumore che c’è è legato alla clausola rescissoria. Mi
sembra che Osimhen abbia intesa con tutta la squadra. Il gesto con Zelinski
è stato importante, gli abbracci con i compagni, con la panchina ed il 5
battuto con Garcia mi fanno pensare ad una normalizzazione dei rapporti,
sia con la squadra che con la società. Se sarà per un anno sarà per un
anno”*.
*Luca Marchetti*, giornalista di Sky, intervenuto in “Forza Napoli Sempre”
condotto da Gianluca Gifuni su *Radio Marte*: *“E’ evidente che il Napoli
sta attraversando un periodo di trasformazione nel quale ci possono essere
alti e bassi, momenti di tensione etc. Ma il Napoli rimane una grande
squadra fatta di individualità, con giocatori straordinari, che sa stare in
campo, perché Garcia non può esser diventato un brocco all’improvviso, che
ha reminiscenze di ciò che ha fatto con Spalletti e sta provando a mettere
in campo anche quello che vuole il nuovo allenatore. Se poi Kvaratskhelia
riesce a fare, come ha fatto, la differenza il risultato vien da sé. Ieri,
per esempio, è stato devastante nella serata in cui anche Osimhen ha
ritrovato la gloria. Paragonando questa squadra a quella dell’anno scorso,
secondo me, la cosa che mancava era proprio Kvara. E quando ti manca un
giocatore così importante ne può risentire tutta la manovra. Poi le partite
sono anche fatte di episodi che possono determinare l’andamento della gara.
Un conto è essere in vantaggio sin dalla metà del primo tempo, ben altro è
dover cercare il vantaggio fino alla fine della partita. Secondo me nei
giudizi bisogna essere più equilibrati. Fino a una settimana fa la Juve
poteva contendere il campionato all’Inter; ha perso con il Sassuolo e sono
diventati una massa di brocchi. È ancora presto per emettere giudizi
definitivi. Perché, per fortuna, il calcio è una cosa che si
evolve. Autogestione della squadra? A me non sembra; anche perché sarebbe
un’esautorazione completa del ruolo dell’allenatore e non mi pare che sia
così. Anche perché se l’allenatore non vede il risultato del lavoro della
settimana si arrabbia e al primo allenamento disponibile fa una sfuriata,
indipendentemente dal risultato. In campo i giocatori non possono fare
quello che vogliono anche perché la prossima partita non la giocherebbero.
Il problema che blocca il rinnovo del contratto di Osimhen è proprio la
clausola; che il giocatore vorrebbe non fosse più alta di 120mln mentre la
società vorrebbe inserirla nel rinnovo ad un valore più alto di 120mln.
Evidentemente non c’è l’accordo che sembrava ci fosse dopo gli 11 incontri
che ci sono stati tra la società ed il giocatore. La sua valutazione deve
emergere da un combinato tra lo stipendio che deve prendere Osimhen e la
clausola da inserire. Secondo il calciatore più è alta la clausola più deve
essere alto lo stipendio. Sulla questione TikTok io credo che il giocatore
ci sia veramente rimasto male al video pubblicato. Non credo che sia una
mossa propedeutica a fare una rottura. Io penso che ci sia stato, da parte
di Osimhen, un risentimento forse anche eccessivo rispetto a quello che
realmente erano i video. Credo che in questa vicenda tutti abbiano la loro
parte di responsabilità. Io mi sarei aspettato un’uscita pubblica da parte
del Napoli che non c’è stata. I rinnovi di Kvara e Zelinski non possono non
essere una priorità. Evidentemente anche in questo caso non c’è accordo.
Quindi è chiaro che i prezzi di cui si è parlato finora non sono quelli
giusti. Oggi mi sento di dire che chi rischia di perderci di più è il
Napoli, sia da un punto di vista di potenziali guadagni, dal momento in cui
tu vuoi andare a rivendere questi giocatori, sia da un punto di vista di
gestione della squadra. Perché un conto è avere un giocatore felice in
rosa, diverso è avere un giocatore un po’ più nervoso”.*
*Jarbas Faustinho Canè* è intervenuto a *Radio Marte* nel corso di Forza
Napoli Sempre condotto da Gianluca Gifuni*:* *“Napoli-Udinese? Vittoria
importante, in cui **abbiamo assistito ad una grande reazione, ma contro
una brutta squadra. Non brutta come il Braga? Non direi. L’Udinese
dell’anno scorso è stata messa in grande difficoltà da un grande Napoli che
faceva paura a tutti. Ora, bisogna tenere in considerazione ciò che fa
l’allenatore del Napoli, che non ha ancora trasmesso convinzioni*
*Tra pochi giorni ci saranno partite più importanti e c’è da capire cosa
possa accadere. Il Lecce non può dirci il valore del Napoli ed il fatto che
fin qui gli azzurri non siano riusciti ad approfittarne contro formazioni
di livello medio-basso crea un po’ di rammarico. Come ho visto* *Natan**?
Benino: non è stato ancora impegnato fino in fondo, nel senso che Bologna e
Udinese non hanno troppo impensierito la difesa con i loro attaccanti. Sono
sicuro che questa squadra riuscirà a dimenticare* *Spalletti**.** Lasciamolo
perdere e pensiamo al Napoli. Parliamo di Spalletti solo in quanto CT
dell’Italia.*
*Enrico Fedele*, opinionista e dirigente, è intervenuto su *Radio Marte* nel
corso di Marte Sport Live condotta da Dario Sarnataro:* “Abbiamo ritrovato
il Napoli di Spalletti, e Garcia è stato intelligente a riproporre certe
cose. Del resto, quando le cose non vanno bene è normale che giocatori e
allenatore si parlino, ed è segno di intelligenza e responsabilità venirsi
incontro e cambiare idea. Poi c’è stato un chiaro miglioramento atletico.
Il tweet di De Laurentiis è visionario? Diciamo che bisogna stare attenti a
buttarsi troppo avanti, dagli ambienti romani sono emersi spifferi che
volevano il presidente già a caccia di un nuovo tecnico. Ora lasciamo
lavorare Garcia. Natan? Il ragazzo sta dando prova di essere un difensore
importante? Aspettiamo… Il prosciutto davanti agli occhi non l’ho mai
avuto, quindi giudico i calciatori con obiettività. Natan è un giocatore
ordinato, ma ieri ha fatto due gravi errori, che tuttavia entrano nel
percorso di crescita di un ragazzo giovane. Se ci avete fatto caso, il
brasiliano si è girato di spalle in più di un’occasione, e un difensore che
si gira senza affrontare centralmente l’avversario, o al massimo di lato,
sbaglia. Sul gol di Samardzic, che ha una prodezza, Natan va con il sedere
per terra, interviene a scivoloni, come successo già nel primo tempo.
Facciamo i bravi: il ragazzo deve migliorare, anche se intelligente perché,
massimo dieci secondi, si libera della palla. Non esaltiamoci: ha margini
di miglioramento, ma manca di quella che è l’arte del difensore. Ho notato
una crescita anche di Ostigard, che ha fatto bene a seguire sino al
centrocampo l’avversario, in modo da non concedergli spazio”*