

La notizia non è nuova: avevamo già parlato in estate della possibilità di ripristinare le targhe di prima iscrizione per i veicoli storici, successivamente reimmatricolati con le nuove targhe. Ora il provvedimento è legge, in seguito alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 225 del 26 settembre 2023. Le disposizioni sono entrate in vigore il giorno della pubblicazione ma sono applicabili a decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla predetta data ossia a partire dal prossimo 25 novembre.
Finalmente e grazie!”, ha commentato così Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell’Automobile Club d’Italia, il Decreto attuativo – emanato dal Ministro Matteo Salvini – che ha reso concreto il desiderio di decine di migliaia di collezionisti di riportare interamente allo stato originario le loro automobili.
“Una grande conquista e un’importante tutela – sottolinea il Presidente ACI – per il patrimonio storico automobilistico italiano: il più rilevante al mondo”.
“A nome di tutti i collezionisti e appassionati di auto storiche d’Italia dico grazie al Ministro Salvini – dichiara Sticchi Damiani – un grande grazie al suo impulso e alla sua attenzione, che hanno permesso di superare gli ultimi intoppi burocratici affinché le nostre vetture storiche potessero raggiungere la completa originalità di un tempo, come già accade nel resto del Mondo, contribuendo, peraltro, a tutelarne il valore”.
“Con questo Decreto – evidenzia il Presidente dell’ACI – si conclude un percorso iniziato più di cinque anni fa di intensa collaborazione istituzionale, tra la MCTC, il Poligrafico dello Stato e ACI. Un lavoro comune, fatto di studi progettazione e test, con investimenti da parte del Poligrafico dello Stato, grazie al quale sono state create le condizioni per arrivare a questo punto”.
“Un ringraziamento particolare, infine, al Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami, per il particolare impegno profuso verso il raggiungimento di questo importante risultato”.
Da anni, l’ACI sollecitava la possibilità di ripristinare le targhe di prima iscrizione per i veicoli storici successivamente reimmatricolati con le nuove targhe, e la Legge di Bilancio del 30 dicembre 2020 ne aveva previsto la possibilità.
Le targhe per autoveicoli, motocicli e macchine agricole, saranno tutte realizzate direttamente dal Poligrafico Zecca dello Stato, da quelle quadrate a quelle orizzontali con l’indicazione della Provincia in arancione.
Occorre sottolineare che, contrariamente a quanto sostenuto in maniera erronea da alcuni organi di stampa, per i veicoli già immatricolati per i quali il proprietario desidera ottenere la targa originale, non vi è assolutamente alcuna necessità di presentare il Certificato di Rilevanza Storica. Lo si evince chiaramente leggendo il testo del
Decreto Attuativo che all’art. 3 (veicoli radiati) indica tra i documenti da fornire per l’espletamento della pratica il CRS; idem l’art. 5 (veicoli di origine sconosciuta); mentre l’art. 4 (veicoli d’interesse storico e collezionistico circolanti a seguito di reimmatricolazione, cioè quelli che nel tempo sono stati ritargati perdendo la targa di
prima immatricolazione) non fa alcun cenno a questo documento.