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27 settembre 2023
*Partito il cantiere della nuova GAMeC*
Trasformare il Palazzetto dello Sport di via Pitentino in un museo di arte
moderna e contemporanea, in grado di intercettare i nuovi linguaggi e le
nuove forme dell’arte, senza eseguire demolizioni radicali e con una
visione ambiziosa del futuro culturale della città: parte il grande
cantiere che *il Comune di Bergamo ha voluto per realizzare la nuova GAMeC*,
la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della città, da anni ormai alla
ricerca di una nuova sede che le consenta di adeguarsi, a circa 32 anni
dalla sua nascita, alle esigenze dell’oggi, profondamente diverso rispetto
al lontano 1991.
Prosegue, quindi, *l’ambizioso piano urbanistico* che punta a
rifunzionalizzare il vecchio palasport della città, struttura sportiva che
sarà sostituita dal nuovo Palazzo dello Sport che sorgerà al posto del
Palacreberg e dall’Arena da 6500 posti in fase di costruzione nel nuovo
complesso Chorus Life, che il gruppo COSTIM sta realizzando tra via Serassi
e via Bianzana.
L’intervento ha un costo complessivo intorno ai 18 milioni di euro, di cui
oltre 6,4 milioni provenienti da un finanziamento PNRR – nell’ambito del
bando rigenerazione urbana. Altrettanto importante è la *partecipazione di
Intesa Sanpaolo, con il gruppo bancario a garantire, nell’ambito del
proprio Progetto Cultura, un contributo di 6 milioni di euro in modalità
Art Bonus* per poter convertire il vecchio palazzetto nella nuova Galleria.
*Il progetto*
Per quel che riguarda la struttura, il progetto della GAMeC conferma il
mantenimento della forma dell’impianto sportivo che dimostra però tutto il
suo mezzo secolo di vita. Verranno demolite le tribune e sarà realizzata al
suo interno una grande “lanterna” — che conterrà la parte espositiva —
attraverso la realizzazione di solai intermedi e sfruttando l’altezza
dell’attuale campo di gioco. Oltre a questo nuovo “white cube” e si prevede
anche un ristorante, un bar, un bookshop e tutti i servizi funzionali a un
museo. *La superficie complessiva quasi triplicherà: dagli attuali 2.200
metri quadrati a poco meno di 6.000.*
Confermando e ripulendo dai volumi aggiuntivi il contenitore a pianta
ellittica e mantenendo la posizione dell’ingresso verso piazzale Oberdan,
il progetto trasforma l’attuale avancorpo, ne mantiene il sedime e lo
abbassa in altezza in modo da *costruire un portale che consente allo
spazio pubblico di “fluire” all’interno dell’edificio.* Si crea *così il
foyer del museo*, una vera e propria piazza coperta interna a tutta
altezza, uno spazio aperto, attraente e in armonia con la nuova piazza
esterna, disegnata da sedute, una fontana a giochi d’acqua e dei piccoli
gazebo commerciali.
*L’area espositiva del museo, in verità, inizierà già al piano terreno*: il
foyer a tutta altezza è pensato come uno spazio multifunzionale attrezzato
per esposizioni di opere di grandi dimensioni. Questo spazio ospita inoltre
il bookshop e salette didattiche informali per attrarre il pubblico più
giovane. In posizione opposta all’ingresso sono collocati gli uffici del
museo e uno spazio commerciale che si affaccia verso quello che è destinato
a divenire lo studentato dell’area Montelungo-Colleoni.
*Uno scalone centrale* scava l’ingresso al museo al primo e secondo livello
con la galleria per esposizioni permanenti, ricavata, questa, all’interno
del volume opalino che presenta una serie di pannellature modulari mobili
capaci di creare ambienti più o meno grandi e più o meno illuminati.
*Esposizioni
permanenti e mostre temporanee sono comunque accessibili separatamente* in
modo da non ostacolare l’accesso al museo durante l’allestimento delle
mostre. Scale di sicurezza e ascensori posizionati simmetricamente
completano il sistema di accessibilità e vie di fuga.
All’ultimo piano è stato inoltre ricavato un *volume che ospita un
ristorante panoramico*, accessibile dall’esterno anche quando il museo è
chiuso. Il nuovo volume si affaccia su un ampia terrazza panoramica in
copertura.
Il nuovo museo rappresenterà, quindi, anche un *punto di vista nuovo su
Bergamo*, grazie a questa terrazza panoramica che dà sui tetti della città
ed è la conclusione di questo percorso che si snoda attraverso la memoria
dell’edificio, dentro l’arte, e poi finalmente a vedere la città ed a
godere la bellezza soprattutto di Città Alta.
Il porsi prima alla scala della città rappresenta uno dei punti di forza
del progetto e della sua destinazione, in uno degli ambiti che vedrà nei
prossimi anni una delle trasformazioni più radicali a Bergamo, con i nuovi
interventi previsti sulla caserma Montelungo, destinata a sede
universitaria, e l’allargamento del parco Suardi con l’acquisizione degli
orti di San Tomaso e la riqualificazione dell’ex Canossiane. A queste nuove
trasformazioni si affianca la presenza di un’istituzione culturale tra le
più importanti della città quale la vicina Accademia Carrara.
Interventi vengono previsti anche* nello spazio urbano che circonda* l’edificio
per migliorare l’accesso allo stesso museo. Coinvolgeranno *l’incrocio con
via della Muraine, davanti alla vecchia caserma e, dalla parte opposta, tra
via San Tomaso, Cesare Battisti e Borgo Santa Caterina, con il rifacimento
della pavimentazione per meglio sottolineare la ricucitura delle parti che
li delimitano e definiscono.*
*Il cantiere*
Per poter avviare i lavori, è stato necessario prevedere un’area di
cantiere che limitasse il più possibile i disagi a residenti e zone esterne
al vecchio palazzetto. *Perciò, il Comune ha deciso di mantenere tutti i
posti per residenti disponibili*, da sempre molto significativi per la
zona, sacrificando i pochi posti blu che si trovano in via Pitentino –
anche in ragione di ben due parcheggi convenzionati che affacciano proprio
sulla via – che diventano, per mantenere il saldo positivo, gialli.
Sarà però necessario chiudere al transito la strada che lambisce a sud il
palazzetto – a eccezione di una piccola parte che rimane fruibile per
consentire ingresso e uscita dall’unico cancello che affaccia sulla via – e
occupare una piccola parte del piazzale antistante il palasport. *Il
cantiere è stato aggiudicato dall’impresa Manelli, che ha sede a Monopoli
(BA).*
*I lavori avranno durata di circa 2 anni:* vista la provenienza di fondi
dal PNRR, il termine dei lavori è legato alla scadenza del *marzo 2026*,
come previsto dagli accordi nell’ambito del Piano Nazionale Ripresa e
Resilienza.
*Le dichiarazioni*
*Giorgio Gori*, Sindaco di Bergamo:* “Il progetto di trasformazione
dell’attuale Palazzetto dello Sport concretizza l’ambizione di fare della
GAMeC un punto di riferimento di rilievo internazionale per l’arte moderna
e contemporanea, dotandola di una sede funzionale tanto alle grandi
esposizioni quanto a laboratori, convegni e attività didattiche. Il
progetto si avvale di un rilevante contributo di Intesa Sanpaolo, che ci
preme ringraziare, e si iscrive nella più estesa qualificazione di un
intero quadrante della città. Va quindi letto insieme alla rigenerazione
della caserma Montelungo e dello Stadio, all’ampliamento del Parco Suardi e
all’apertura al pubblico degli Orti di San Tomaso, con la ristrutturazione
del Principe di Napoli e alla realizzazione di un percorso ciclo-pedonale
che dal Sentierone arrivi appunto alla nuova GAMeC e all’Accademia Carrara:
il tutto all’insegna della cultura e del tempo libero, come previsto dal
PGT del 2010. Infine, io credo, che questo sia uno degli interventi
salienti nell’ambito della Capitale Italiana della Cultura 2023, uno degli
aspetti più significativi della legacy dell’anno speciale della nostra
città.”*
*Paolo Maria Vittorio Grandi, *Chief Governance Officer Intesa Sanpaolo: *“Il
sostegno alla nuova GAMeC è la conferma, per Intesa Sanpaolo, del ruolo
speciale ricoperto dalla città di Bergamo nel nostro Gruppo, ed è questo lo
spirito che ci ha visto sostenitori del progetto Bergamo Brescia Capitale
della Cultura 2023. Per la nostra banca lo sviluppo di progetti culturali
come la GAMeC significa favorire la crescita delle persone e della coesione
della comunità e generare ricadute in termini economici e occupazionali.
Riteniamo queste componenti fondanti della nostra funzione di banca.”*
*Francesco Valesini*, Assessore alla riqualificazione urbana Comune di
Bergamo:* “Si avvia, con il cantiere dei prossimi giorni, uno dei più
importanti interventi architettonici e urbanistici della città di questi
ultimi decenni, baricentro di una riqualificazione di ampio respiro che
pone al centro una funzione culturale di primaria importanza, segno, anche
simbolico, del ruolo che si vuole riconoscere alla cultura nei processi di
trasformazione della città stessa. Un percorso durato più di due anni che
ci restituirà anche, ne sono certo, un esempio contemporaneo di grande
qualità architettonica, ancor più accresciuto anche dalla sistemazione
dello spazio aperto antistante, in una nuova e ci auguriamo più vissuta
piazza” *
*Lorenzo Giusti*, Direttore GAMeC:* “L’apertura del cantiere della nuova
GAMeC segna un passaggio fondamentale nel percorso di crescita del museo,
scandito in questi ultimi anni da alcune tappe significative. Penso
all’adozione di nuove strategie per la valorizzazione delle collezioni
pubbliche, il rafforzamento della programmazione estiva con le mostre “site
specific” di importanti artisti internazionali in Palazzo della Ragione, la
crescita progressiva e il successo della Trilogia della Materia, l’apertura
nel 2020 e il consenso della piattaforma digitale Radio GAMeC, la messa a
sistema delle attività didattiche. Tutti traguardi che non sarebbero stati
possibili senza l’impegno del Comune di Bergamo e di Tenaris, e senza la
consistente crescita parallela del numero di aziende intervenute a sostegno
delle attività della Galleria e della rete di prestigiosi musei partner
nazionali e internazionali con cui è stato possibile condividere progetti e
produzioni. Credo che la GAMeC sia oggi un museo maturo, che ha tenuto fede
all’impegno di restare sempre audace – come ci eravamo promessi nel 2018 –
con una solida base di pubblico e con un posizionamento europeo ormai
consolidato, pronto a fare quell’ulteriore salto di scala e di accoglienza
del pubblico che i nuovi spazi potranno favorire.”*
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