
(AGENPARL) – mer 27 settembre 2023 [image: image.png]
*NASCE IL “CENTER FOR CIRCULAR ECONOMY IN COFFEE”, *
*PRIMA PIATTAFORMA COLLABORATIVA GLOBALE *
*PER LA TRANSIZIONE CIRCOLARE NEL SETTORE DEL CAFFÈ.*
*L’annuncio e l’apertura alle adesioni alla World of Coffee Conference.*
*Bangalore, India – 27* *settembre* *2023* – Ieri, durante la World Coffee
Conference (WCC 2023) promossa da International Coffee Organization (ICO) e
organizzata in collaborazione con il Governo Indiano e il Coffee Board a
Bangalore, in India, è stata annunciata la nascita del *Center for Circular
Economy in Coffee*: la prima piattaforma precompetitiva globale che
mira ad *accelerare
la transizione sostenibile nella filiera del caffè*, valorizzando i propri
principi, sostenendo l’innovazione e sviluppando le buone pratiche
dell’*economia
circolare *in questa industria a livello globale.
Il Centro è promosso e supportato da una rete globale di *partner*:*
Fondazione Giuseppe Pericle Lavazza, Politecnico di Torino, Università
degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo* in Italia,* International
Coffee Organization (ICO), International Trade Centre (ITC) e United Nation
Industrial Development Organization (UNIDO*).
Istituito a Torino, in Italia, da un’idea della Fondazione Lavazza, il
Centro è aperto alle adesioni di tutti gli attori della filiera del
caffè: *comunità
locali di* *produttori*, affinché abbiano accesso a un network globale di
conoscenze e abbiano la possibilità di implementare progetti pilota di
economia circolare; *torrefattori*, che beneficiano della collaborazione
derivante dalla creazione di una rete scientifica di esperti del settore,
proponendo nuove iniziative e ispirandosi ai progetti condivisi nel
Centro; *associazioni,
istituzioni*, *partner strategici* saranno invitati a sostenere nuove
iniziative che contribuiranno ad accelerare l’economia circolare nel
settore del caffè; *centri di ricerca e mondo accademico,* per diffondere
la conoscenza e proporre soluzioni innovative.
La World Coffee Conference (WCC 2023), organizzata da ICO, è l’evento
globale più ampio al mondo dedicato al caffè che ogni quattro anni riunisce
produttori, le principali industrie e decisori del settore provenienti da
oltre cento paesi. La WCC rappresenta un forum unico nel suo genere capace
di agevolare il dialogo tra i governi, il settore privato, i partner per lo
sviluppo, la società civile e tutti gli stakeholder del settore del caffè
per far fronte comune alle sfide attuali, grazie alla cooperazione
internazionale, e per promuovere opportunità socio-economiche. Per la prima
volta in Asia, dal 25 al 27 settembre 2023, WCC 2023 pone al centro la
circolarità con il titolo *“Sustainability through circular economy and
regenerative agriculture”.*
Ieri, in particolare i rappresentanti di Fondazione Lavazza, ITC e UNIDO
hanno illustrato la mission del Centro che, attraverso un approccio
collaborativo, mira a migliorare la sostenibilità ambientale, sociale,
culturale ed economica del sistema caffè e a sostenerne gli attori
condividendo know-how e mobilitando risorse per l’implementazione di
soluzioni circolari.
*DICHIARAZIONI*
*Mario Cerutti*, *Segretario della Fondazione Lavazza e Head of
Institutional Relations & Sustainability del Gruppo Lavazza*: “*Dall’esigenza
di accelerare sul passaggio all’economia circolare, nella nostra Fondazione
è maturata l’idea di declinare nella circolarità il nostro approccio
collaborativo multistakeholder, che ci caratterizza dal nostro anno di
fondazione, il 2004: se da un lato l’impegno concreto del singolo attore
della filiera è indispensabile, solo con l’unione delle forze di tutti gli
attori dell’industria del caffè possiamo dare una decisa accelerata verso
la realizzazione della transizione circolare. Innovazione e collaborazione
sono le parole chiave che guidano la nostra strategia”. Questo nuovo Centro
rappresenta una valida area precompetitiva che potenzialmente può generare
un impatto inferiore sull’ambiente, migliorando il reddito dei coltivatori
di caffè e altri stakeholder: un ottimo motivo per tutti gli operatori
della filiera di unirsi al gruppo e partecipare attivamente”.*
*Silvia Barbero Professore Associato al Politecnico di Torino, Dipartimento
di Architettura e Design–DAD, co-fondatore e direttore di Sys – Systemic
Design Lab, e membro del Comitato Scientifico del Center for Circular
Economy in Coffee.*
“Per il Politecnico di Torino, il Centro rappresenta il riconoscimento di
anni di ricerca nel settore del caffè e dimostra il nostro forte impegno
nella collaborazione con vari enti del panorama globale. Il contributo
dell’Università a questa iniziativa si estenderà oltre la ricerca e la
co-creazione di conoscenza, focalizzandosi anche sull’implementazione di
progetti con l’istituzione di un network inclusivo capace di coinvolgere
attivamente tutti gli stakeholder nella filiera del caffè. Per raggiungere
quest’obiettivo, è essenziale arrivare ad una conoscenza olistica di questo
sistema, noto per l’elevata complessità dei processi e, soprattutto, delle
relazioni tra i numerosi attori coinvolti”.
*Rinaldo Rava, Vice Presidente di UNISG e membro del Consiglio di
Amministrazione del Center for Circular Economy in Coffee* di nuova
istituzione: “Circular Economy for Food è un tema chiave per la nostra
Università. Siamo felici di poter contribuire a questo importante progetto
di un partner strategico di lunga data dell’Università, quale è la
Fondazione Lavazza, per divulgare la nostra visione sistemica e olistica
alle Scienze Gastronomiche”.
*Franco Fassio, Professore di Design Sistemico e Circular Economy for Food
presso UNISG e membro del Comitato Scientifico del **Center for Circular
Economy in Coffee*: “Questo cambio di paradigma economico, politico e
culturale richiede un modello collaborativo capace di oltrepassare il
concetto di linearità e di abbracciare una visione sistemica e circolare.
Il Center for Circular Economy in Coffee rappresenta l’occasione di
condividere l’economia della conoscenza e di supportare lo sviluppo
sostenibile consolidando un linguaggio comune”.
*Vanu?sia Nogueira, Executive Director ICO:*“L’innovazione è fondamentale
per migliorare la qualità, ridurre i rischi e trasformare la filiera del
caffè, dal chicco alla tazza e oltre, in un sistema redditizio e
sostenibile, capace di far fronte alla domanda crescente, preservando al
contempo le risorse naturali e garantendo la prosperità di milioni di
coltivatori di caffè e lavoratori del settore. In occasione della 5° WCC,
la comunità del caffè si è riunita per condividere e apprendere nuovi
strumenti e approcci per accelerare il progresso nel settore del caffè,
facendo leva sul supporto privato e pubblico per generare nuove soluzioni e
risorse. Il Center for Circular Economy in Coffee è un esempio perfetto di
come l’ICO può mobilizzare i partner locali e globali a sostegno
dell’intera comunità del caffè: promuovere soluzioni di economia circolare
contribuirà ad assicurare forniture globali di caffè, rispondendo
contemporaneamente alla domanda di caffè sostenibile e trasformando i
rifiuti in nuove opportunità di lavoro e reddito, facendo fronte alle
tematiche ambientali che riguardano il settore”.
*UNIDO* crede fermamente che le partnership tra pubblico e privato possano
favorire l’integrazione della filiera del caffè, soprattutto promuovendo
soluzioni innovative per l’implementazione del Programma di Sviluppo 2023.
Nell’ambito del Centro, UNIDO porterà il suo contributo mediante
l’innovazione, il design industriale, la tecnologia e la trasmissione di
conoscenza. L’obiettivo è quello di ampliare le prassi circolari tramite un
approccio collaborativo multistakeholder. Il settore globale del caffè,
insieme ai partner per lo sviluppo, ha l’occasione unica di investire
strategicamente nella circolarità, garantendo produttività per l’industria,
redditività per i coltivatori e sostenibilità globale.
*Hernan Manson, Head Inclusive Agribusiness Systems, dell’International
Trade Centre:*
“L’economia circolare è un modello di sostenibilità. In pratica, integra i
principi fondamentali che noi dell’ITC stiamo promuovendo, tra cui catene
del valore sostenibili e inclusive, accesso al mercato, digitalizzazione e