
(AGENPARL) – ven 22 settembre 2023 In un recente manifesto dal titolo “Programmi non persone”, i “Cattolici
Democratico-Popolari” di Marcianise, nel finale del loro interessante
manifesto pubblico, hanno fatto una doppia citazione. Nel chiamare a
raccolta i cattolici democratici che hanno avuto un ruolo nella storia
della nostra città, auspicavano un ritorno alla politica e ad una
partecipazione diretta alla vita pubblica. Nel fare questo hanno citato
prima *Alcide* *De* *Gasperi*, che nel dopoguerra, quando occorreva
ricostruire l’Italia dalle macerie ed impiantare un’autentica democrazia,
parlò di “mettersi alla stanga”, cioè mettersi al lavoro. L’altra citazione
è quella di *Pericle*, politico, oratore e militare ateniese, che
rivolgendosi ai suoi concittadini sul tema della democrazia disse: “Un uomo
che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma
inutile”. Insomma una chiamata all’impegno concreto, a sostenere e
alimentare un dibattito pubblico nella consapevolezza che se il cittadino
non si occupa della politica, la politica in ogni caso si occuperà di lui
perché farà delle scelte che in qualche modo condizioneranno la sua
esistenza. Un concetto, quello di Pericle, che *Antonio* *Gramsci* aveva
ripreso e approfondito nel suo famoso scritto “Odio gli indifferenti”
quando sosteneva: “Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive
veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è
abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli
indifferenti”. Ecco, senza entrare nello specifico delle cause storiche e
sociologiche che hanno determinato negli ultimi anni la scomparsa del ruolo
attivo dei cittadini all’interno della politica e dei partiti, mi persuade
appieno il pensiero per cui una ripresa del dibattito pubblico sia
assolutamente auspicabile.
Fatta questa premessa, sulla scia di quanto detto, mi preme riportare
all’attenzione della città un tema su cui è necessario un dibattito
pubblico. Parlo del destino dell’area della cosiddetta *ex Gte*. Sulla
vicenda il sottoscritto, nella scorsa consiliatura, ha prodotto alcune
interrogazioni all’allora amministrazione comunale ed una mozione al fine
di indirizzare l’azione amministrativa verso un’ipotesi di acquisizione dei
suddetti terreni nell’intento di realizzarvi un grande parco urbano. Un
polmone verde da mettere a disposizione dei cittadini e realizzato
sull’esempio dei grandi parchi presenti in altre realtà fortemente
antropizzate dedicandolo alle attività all’aperto, allo sport e alla
cultura, anche attraverso il recupero di alcuni edifici peculiari del sito
e la demolizione di altri, con la successiva realizzazione di un’area
multifunzionale.
Conoscere la storia di quei terreni ci aiuta a capirne meglio la
peculiarità. Si potrebbe dire che la moderna attività industriale iniziò
proprio con l’insediamento dell’*Autelco* a Marcianise nell’area a ridosso
Consiglio Comunale di allora decise di acquisire dall’Eca (*Ente Comunale
ettari (97.959 metri quadrati) che fu concesso dal Comune di Marcianise ad
uso gratuito alla multinazionale americana Autelco Mediterranea Satap al
fine di incentivare lo sviluppo industriale e favorire così l’occupazione
locale. Con atto di concessione gratuita del 28 settembre 1960, il Comune
di Marcianise, cedette il suddetto terreno con l’obbligo di impiantarvi uno
stabilimento industriale facendo esplicito riferimento al fatto che il
Comune di Marcianise poteva esercitare, eventualmente interessato, il
diritto di prelazione nel riacquisto dei suddetti terreni. Diritto di
prelazione che il Comune di Marcianise non è stato mai messo in condizione
di esercitare, a quanto siamo riusciti a capire. Per questo motivo in
qualità di consiglieri di minoranza presentammo una mozione nel Consiglio
Comunale del 30 novembre 2021 affinché il Comune esercitasse questo diritto
per realizzare il parco pubblico. La mozione fu bocciata dall’allora
maggioranza. Alcuni dei consiglieri che la bocciarono siedono oggi tra i
banchi della maggioranza.
Nonostante la questione sia, come si può facilmente capire, fondamentale ai
fini dell’impatto ambientale ed urbanistico che avrà sul futuro della
città, né le associazioni, né ciò che resta dei partiti si sono finora
appassionati a questo tema. Eppure i cittadini, solleticati sulla
questione, hanno quasi sempre mostrato interesse affinché quell’area,
opportunamente bonificata, sia messa al servizio delle esigenze di
vivibilità della città: spazi da dedicare alla natura, alla cultura, allo
sport, ecc.
Per tali motivi non si capisce perché la scorsa amministrazione non volle
esercitare il diritto di prelazione. Ora alla guida della città c’è un
nuovo sindaco ed una nuova amministrazione comunale ed è lecito chiedersi:
cosa vogliono farci in quell’area che fu donata dal Comune di Marcianise
all’allora Autelco per far lavorare i marcianisani? C’è all’orizzonte una
nuova speculazione edilizia e commerciale? Sono domande lecite poiché
mettono in luce anche una straordinaria questione etica. Quel terreno,
infatti, fu concesso alla multinazionale dopo averlo acquistato dall’*Eca*
(Ente Comunale di Assistenza), cioè le ex Congregazioni di Carità, le quali
raccoglievano i lasciti di tanti possidenti di Marcianise che avevano
deciso di destinare i loro averi per dare assistenza ai più bisognosi, agli
ultimi diremmo oggi. Ecco quindi arrivati alla domanda delle domande: è
accettabile che questi terreni, che sono stati evidentemente sottopagati
dall’imprenditore che li ha acquisiti dall’ultima proprietà della fabbrica
e che dovevano dare sostegno ai poveri, vengano oggi utilizzati per
arricchire chi già lo è?
Per impedire che ciò accada, oltre ad animare un grande dibattito
pubblico (*come
è accaduto a Caserta per l’area ex Macrico*), che sia quanto più possibile
allargato e partecipato dalle forze politiche ed associative della città, è
necessario che l’amministrazione comunale sospenda ogni decisione in merito
a quell’area. Ci sono strumenti urbanistici, primo fra tutti il Puc, per
evitare che quei terreni diventino uno strumento speculativo a vantaggio di
pochi. C’è la possibilità, se sapremo sfruttare questa occasione, che tutto
ciò si trasformi in una straordinaria opportunità per Marcianise e per i
suoi cittadini.
*Alessandro Tartaglione (già assessore e consigliere comunale)*
*Con preghiera di cortese pubblicazione*