
[lid] Bande rivali o singoli che si affrontano, giovani ragazzi italiani, moldavi e il gruppetto immancabile di albanesi, che seminano terrore dispensando botte da orbi a chiunque a torto o ragione si trovi sulla loro strada. Il modus operandi sempre lo stesso, prima puntano una potenziale vittima, una donna un ubriaco, un giovane o un gruppo di giovani qualunque, poi cominciano a fare i bulli e provocare e se per paura qualcuno si scusa, giù botte da orbi lo stesso. La prima aggressione in un locale, non si sa se sia sempre lo stesso, poi si allontanano dal posto e continuano fuori per le vie della città, dove potrebbero coinvolgere anche persone ignare che disgraziatamente si trovano a transitare in quel momento. Le denunce? La gente ha paura anche a guardare, due settimane fa l’ennesima aggressione avvenuta sempre nella stessa zona a danno di un ragazzo italiano che è stato percosso violentemente da albanesi, sempre lo stesso gruppo. Le cure al pronto soccorso dell’Ospedale di Pantalla. Tutto tace, denunce? La paura prevale sulla legge o l’ordine pubblico. L’isola felice di Bastia è diventata la cova di bande di balordi. Sarà il momento di chiedersi se il ripetersi ricorrente, periodico di certi eventi non sia diventato questione Ordine Pubblico e sicurezza? Una volta per tutte la questione deve essere affrontata. Bisogna bloccare sul nascere certi comportamenti, e agire in modo incisivo. Un giovane è già morto.
PRECEDENTI NOTI DENUNCIATI
FILIPPO AMMAZZATO DA BRANCO ALBANESI: PRIMA LO PESTANO POI LO INVESTONO DUE VOLTE CON L’AUTO
I carabinieri di Bastia Umbra, hanno fermato 3 giovani sospettati di essere gli autori del pestaggio che ha portato al decesso di Filippo Limini. I ragazzi tutti di origine albanese sono stati condotti in caserma per l’interrogatorio di rito. I reati contestati sarebbero quelli di rissa aggravata e omicidio preterintenzionale. Stando a quanto emerso, il giovane alla guida dell’auto (19 anni) non è lo stesso che ha sferrato il violento pugno che ha buttato a terra Filippo Limini, pochi istanti prima che venisse investito. Un altro ragazzo italiano sacrificato sull’altare dell’integrazione.
Andare a ballare con gli amici e non tornare a casa vivi.
E’ successo a Bastia Umbra in un noto locale protagonista suo malgrado di azioni violente da parte di albanesi come si afferma nei verbali di denuncia dei carabinieri . Secondo i racconti dei coetanei che accompagnavano Filippo, un gruppo di ragazzi spoletini, sia venuto alle mani con alcuni coetanei di origine albanese residenti in Umbria. Filippo Limini, 24 anni, il più delicato e debole del gruppo non si sa bene per quali futili motivi si è ritrovato al centro della lite, consumatasi in due momenti distinti fuori dal locale. L’ultimo scontro, vicino al palazzetto, Filippo Limini cade a terra i calci e pugni, gli albanesi, saliti a bordo di un’Opel Corsa nera, lo investono due volte prima in retromarcia e poi mentre si allontanano dal luogo della rissa. Il ragazzo muore.
A Bastia Umbra, in provincia di Perugia: un 24enne di Spoleto è morto dopo esser stato prima pestato a sangue e poi investito due volte dall’auto della comitiva rivale, nei pressi di un locale vicino al Palasport Giontella. Il preludio in un locale
I due gruppi di ragazzi, per motivi ancora da accertare, si sono affrontati in un parcheggio alle 3 del mattino di Ferragosto. Ad avere la peggio è stato il 24enne che, ancora a terra per i calci e i pugni ricevuti, è stato investito da un’auto in fuga. Una lite che si è articolata in due momenti diversi e che ha visto coinvolti due gruppi di giovani uno proveniente da Spoleto e un altro non si ancora da dove, forse albanesi residenti a Bastia.
Bastia Umbra, 29enne massacrato di botte per vendetta. Era stato arrestato per un pestaggio in un locale
Domenica 4 Giugno 2023,
Colpito ripetutamente fino a lasciarlo esanime per poi fuggire. Un albanese di 29 anni è in Rianimazione all’ospedale Santa Maria della misericordia di Perugia, vittima di un pestaggio da parte di un gruppo di quattro o cinque persone. La violenza cominciata all’una e trenta della notte tra venerdì e sabato in via del Lavoro, non lontano dall’Umbriafiere.
Sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Assisi a seguito di una segnalazione per rissa pervenuta al numero 112. Pestaggio per vendetta? Di certo c’è che il 29enne a ottobre era stato arrestato per aver pestato un ragazzo in un locale, non è la prima volta che accade.
La dinamica dell’aggressione non è ancora ben chiara. Sembra, stando a quanto raccontano testimoni oculari che aggressori e aggredito si conoscessero. C’è persino chi ha raccontato di aver udito ad un certo punto un botto che avrebbe ricondotto ad un colpo d’arma da fuoco sparato in aria. Saranno i carabinieri di Assisi insieme alla procura di Perugia a fare chiarezza rispetto ad un episodio di una gravità inaudita che ha spedito un ragazzo in rianimazione.
Questo fa seguito ad un altro precedente inquietante avvenuto lo scorso luglio davanti ad un locale in via Roma. Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini coordinate dalla Procura di Perugia, tre ragazzi, dopo aver parlato brevemente con un giovane moldavo all’interno del locale, lo hanno invitato ad uscire e, senza alcun apparente motivo, lo hanno colpito con calci e pugni per poi scappare a bordo di un’auto. I tre son già ben noti alle forze dell’ordine con precedenti per percosse, danneggiamento, ricettazione, lesioni, rissa e minacce a pubblico ufficiale. In autunno sono scattati i primi due arresti, un 24enne italiano e proprio il 29enne albanese finito in Rianimazione nella notte tra venerdì e sabato. Un terzo aggressore è, un ventiquattrenne albanese, da poco giunto in Italia è stato subito portato in carcere a Capanne.
Intanto i gestori del locale cittadino nelle cui vicinanze è avvenuto il pestaggio di venerdì notte, tengono a precisare «come quanto accaduto nella notte in orario di chiusura alle ore 1.30 circa, si è verificato nei pressi della rotatoria di Via del Lavoro e non nella zona antistante il locale.