
(AGENPARL) – mer 20 settembre 2023 CITTÀ DI FABRIANO
AMAT
con il contributo di
REGIONE MARCHE
MINISTERO DELLA CULTURA
FABRIANO
TEATRO GENTILE
stagione 2023.24
PROGRAMMA
11 OTTOBRE
[residenza di allestimento]
CHIARA FRANCINI
FORTE E CHIARA
FRANCESCO LEINERI
MICHELE PANELLA
ALESSANDRO FEDERICO
[prima nazionale]
18 NOVEMBRE
ANNA DE FRANCESCHI
MICHELE MORI
MARCO ZOPPELLO
ROMEO E GIULIETTA
L’AMORE È SALTIMBANCO
MARCO ZOPPELLO
5 E 6 DICEMBRE
MAX GIUSTI
IL MARCHESE DEL GRILLO
MARIO MONICELLI
GIANNI CLEMENTI, MASSIMO ROMEO PIPARO
EMANUELE FRIELLO
in collaborazione con
Assessorato alla Cultura Regione Marche
[prima regionale]
21 GENNAIO
[residenza di riallestimento]
GLAUCO MAURI, ROBERTO STURNO
INTERNO BERNHARD
IL RIFORMATORE DEL MONDO
MINETTI
Ritratto di un artista da vecchio
THOMAS BERNHARD
ANDREA BARACCO
2 FEBBRAIO
PAOLO CALABRESI
e altri 6 attori
PERFETTI SCONOSCIUTI
PAOLO GENOVESE
28 FEBBRAIO
EDOARDO BARBONE, FERDINANDO BRUNI
MAURO LAMANTIA, VALENTINO MANNIAS
EDIPO RE
UNA FAVOLA NERA
FERDINANDO BRUNI, FRANCESCO FRONGIA
9 MARZO
[residenza di riallestimento]
ARTURO BRACHETTI
SOLO
THE LEGEND OF
QUICK – CHANGE
19 MARZO
ETTORE BASSI
TRAPPOLA PER TOPI
AGATHA CHRISTIE
GIORGIO GALLIONE
FUORI ABBONAMENTO
14 DICEMBRE
BALLETTO TEATRO DELL’OPERA
NAZIONALE DELLA ROMANIA
LO SCHIACCIANOCI
con il patrocinio del
Ministero della Cultura Rumena
COMUNICATO STAMPA
Il Teatro Gentile di Fabriano torna ad aprire le sue porte a una nuova stagione 2023/24 nata dalla rinnovata collaborazione tra il Comune di Fabriano e l’AMAT e realizzata con il contributo della Regione Marche e del MiC. Nove spettacoli, di cui uno fuori abbonamento, offrono la possibilità di vivere piacevoli momenti di evasione e “invasione” che scuotono mente e cuore. Il Gentile conferma ancora una volta la sua vocazione di luogo dedicato alla creazione artistica ospitando ben tre residenze di riallestimento e allestimento con una prima nazionale, preziose occasioni per la città che ospita le compagnie per periodi più lunghi, favorendo un maggiore indotto economico e culturale.
“Il programma che presentiamo per la seconda stagione di Prosa 2023/24 veramente di alta qualità, ritengo possa essere stimolante ed attrattivo – sottolinea l’Assessore alla Bellezza e alla Cultura della Città di Fabriano Maura Nataloni. – Il teatro riveste un’importante funzione culturale. La cultura deve essere pensata anche come un insieme di idee, che accrescono e migliorano la coesione ed il benessere sociale. La rigenerazione delle comunità e delle città passa sempre di più dalla capacità di introdurre idee che diventano progetti. Il teatro rappresenta pertanto non solo un luogo di divertimento, ma anche un’occasione culturale. Proponiamo anche ai giovani di avvicinarsi al teatro, espressione culturale intramontabile, per conoscere una esperienza partecipativa e formativa diversa da quella multimediale a cui si rivolgono quotidianamente.”
La stagione del Teatro Gentile si impreziosisce il 14 dicembre di un grande classico delle feste, Lo Schiaccianoci coreografia di Marius Petipa danzata dagli eccellenti ballerini del Balletto Teatro dell’Opera Nazionale della Romania, proposto fuori abbonamento e realizzato con il patrocinio del Ministero della Cultura Rumena.
mercoledì
11 OTTOBRE
[residenza di allestimento]
FORTE E CHIARA
di e con Chiara Francini
musiche originali eseguite dal vivo da Francesco Leineri
collaborazione artistica Michele Panella
regia Alessandro Federico
produzione Pierfranceso Pisani e Isabella Borettini per Infinito Teatro
in collaborazione con Argot Produzioni
con il contributo di Regione Toscana
[prima nazionale]
Forte e Chiara è un memoir, un racconto umano vivo e rivoluzionario.
Un one woman show in cui Chiara Francini ripercorre la sua vita, unica eppure così simile a quella di tanti altri.
Con il sarcasmo e l’ironia tagliente che la contraddistinguono, Chiara si racconta attraverso la musica, vicende personali e pubbliche, dicendo sempre la verità, senza far sconti a nessuno, in primis a se stessa.
sabato
18 NOVEMBRE
ROMEO E GIULIETTA
L’AMORE È SALTIMBANCO
soggetto originale e regia Marco Zoppello
con Anna De Franceschi, Michele Mori e Marco Zoppello
scenografia Alberto Nonnato
costumi Antonia Munaretti
maschere Roberto Maria Macchi
duelli Giorgio Sgaravatto
consulenza musicale Veronica Canale
produzione StivalaccioTeatro / Teatro Stabile del Veneto
spettacolo vincitore del contest #Socialive di Agis
in collaborazione con Facebook
con il patrocinio di Agis
1574. Venezia in subbuglio. Per calli e fondamenta circola la novella: Enrico III di Valois, diretto a Parigi per essere incoronato Re di Francia, passerà una notte nella Serenissima. Un onore immenso per il Doge e per la città lagunare. Giulio Pasquati e Girolamo Salimbeni, coppia di ciarlatani saltimbanco dai trascorsi burrascosi, vengono incaricati di dare spettacolo in onore del principe. Mica una storia qualunque, certo che no, la più grande storia d’amore che sia mai stata scritta: Romeo e Giulietta. Due ore di tempo per prepararsi ad andare in scena, provare lo spettacolo ma, soprattutto: dove trovare la “Giulietta” giusta, casta e pura, da far ammirare al principe Enrico? Ed ecco comparire nel campiello la procace Veronica Franco, poetessa e “honorata cortigiana” della Repubblica, disposta a cimentarsi nell’improbabile parte dell’illibata giovinetta. Si assiste dunque a una prova aperta, alla maniera dei comici del Sogno di una notte di mezza estate, dove la celeberrima storia del Bardo prende forma e si deforma nel mescolarsi di trame, dialetti, canti, improvvisazioni, suoni, duelli e pantomime. Shakespeare diventa materia viva nel quale “immergere le mani”, per portare sul palco, attraverso il teatro popolare, le grandi passioni dell’uomo, le gelosie “otelliane”, i pregiudizi da “mercante”, “tempeste” e naufragi, in una danza tra la vita e la morte, coltelli e veleni.
martedì, mercoledì
5, 6 DICEMBRE
IL MARCHESE DEL GRILLO
commedia musicale di Gianni Clementi e Massimo Romeo Piparo
dal film di Mario Monicelli
scritto con Benvenuti, De Bernardi, Pinelli, Zapponi
con Max Giusti
musiche originali composte da Emanuele Friello
regia Massimo Romeo Piparo
produzione Il Sistina
in collaborazione con
Assessorato alla Cultura Regione Marche
[prima regionale]
Un omaggio a Roma e alla romanità, nonché alla tradizione gloriosa della commedia all’italiana che riporta sulla scena e all’affetto del pubblico uno dei personaggi più amati e radicati nella storia della Città Eterna, il Marchese Onofrio del Grillo, nobile carismatico, irrimediabilmente ozioso e dispettoso, impudico e sfrontato che farà sorridere e riflettere con la sua maschera dolce amara. Lo spettacolo, tratto dal celebre film del 1981 con Alberto Sordi, campione di incassi e di risate, narra la vicenda ispirata a una figura storica realmente esistita.
Sono orgoglioso di far parte di questo straordinario allestimento di Massimo Romeo Piparo e sono orgoglioso di essere romano, un romano che ama il mondo, che ama viverlo e che ama scoprirlo.
Interpretare il Marchese Onofrio del Grillo è una sensazione intensa e bellissima, è come sentirsi avvolti dentro un mantello fatto di Roma, delle nostre piazze, dei nostri vicoli, della nostra gente. Max Giusti
Il Marchese del Grillo illumina Roma in un momento molto particolare della propria storia contemporanea. La schietta filosofia di vita di Onofrio del Grillo pervade l’intera commedia di rimandi attualissimi e tremendamente affini con la realtà a cui tutti i romani devono quotidianamente fare fronte. Lo spettacolo giusto al momento giusto e nel luogo giusto, che trascinerà il pubblico in fragorose risate e amare riflessioni in un perfetto mix tragicomico scandito da battute e aforismi indimenticabili. Massimo Romeo Piparo
FUORI ABBONAMENTO
giovedì
14 DICEMBRE
LO SCHIACCIANOCI
musiche Pëtr Il´i? ?ajkovskij
coreografie Marius Petipa
corpo di ballo Balletto Teatro dell’Opera Nazionale della Romania
con il patrocinio del
Ministero della Cultura Rumena
Amore, sogno e fantasia per uno dei balletti più affascinanti della storia della danza classica, Lo schiaccianoci è lo spettacolo più rappresentato nel mondo durante le festività natalizie. Le scenografie incantate del Balletto Teatro dell’Opera Nazionale della Romania, rendono partecipe lo spettatore della stessa fiaba di Hoffmann. Per le sue caratteristiche di favola a lieto fine e per la vicenda pervasa da un’atmosfera fatata di festa, Lo schiaccianoci è diventato un balletto che ammalia i bambini e incanta i grandi, una fiaba di dolciumi, soldatini, albero di Natale, fiocchi di neve e fiori che danzano, topi cattivi, prodigi, principe azzurro e fatina. La conclusione è segnata dallo squisito Valzer dei Fiori, dopo il quale Clara si ritroverà nella sua poltrona con il suo schiaccianoci in grembo, felice di questo sogno di Natale.
domenica
21 GENNAIO
[residenza di riallestimento]
INTERNO BERNHARD
IL RIFORMATORE DEL MONDO
MINETTI
Ritratto di un artista
da vecchio
di Thomas Bernhard
con Glauco Mauri, Roberto Sturno
e con Stefania Micheli, Federico Brugnone
Giuliano Bruzzese, Pietro Bovi
regia Andrea Baracco
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
musiche Giacomo Vezzani, Vanja Sturno
luci Umile Vainieri
produzione Compagnia Mauri Sturno
Glauco Mauri e Roberto Sturno, tra i più longevi gruppi teatrali italiani, dopo aver rappresentato nelle molte stagioni ormai trascorse, a partire dal 1981 anno di fondazione della compagnia, le vette del teatro di ogni tempo spaziando dai grandi classici ai contemporanei, affrontano per la prima volta Thomas Bernhard. Tutte le volte che ho letto un romanzo, un racconto, un testo di teatro, o anche soltanto osservato una sua foto, con quella sua figura slanciata e fasciata in un abito nero, Thomas Bernhard, mi ha dato sempre la sensazione di essere qualcuno da cui è meglio stare alla larga. Bernhard è di pessimo umore, mi ritrovo a pensare, è un osso duro, e non fa nulla per nasconderlo. […] Quello che c’è di sensazionale nella sua scrittura è che i suoi personaggi, di sicuro quelli presenti nel progetto Interno Bernhard, Minetti e Il Riformatore del Mondo, non sembrano affatto allontanarsi da questo. […] Tra i più iconici nella drammaturgia della seconda metà del ‘900, Minetti e il Riformatore, non fanno assolutamente nulla per essere amati. […] “Ogni viaggio è un vero martirio, con tutta la fatica che mi sobbarco forse ci vorrebbe un posticino ben soleggiato, ma io odio il sole. Un posto all’ombra, ma odio anche l’ombra. E poi mi annoio terribilmente, al mare mi viene mal di stomaco, le grandi città non le sopporto, in campagna è tutto così monotono. Quando sono a Parigi non so cosa darei per essere a Londra, se sono a Londra vorrei essere in Sicilia”. Queste parole ce le lancia addosso come pietre il protagonista de Il Riformatore del Mondo. […] Il titolo Interno Bernhard, nasce dalla certezza che sia Minetti, sia Il Riformatore, pur nelle loro sostanziali differenze, abitino un luogo, che è da sempre lo stesso, e che va oltre il tempo della lettura o dell’aprirsi e del chiudersi di un qualche sipario. Se qualcuno li cercasse li può trovare lì, e nonostante la loro riconosciuta misantropia, o forse proprio facendo leva su essa, non avrebbero alcuna difficoltà ad aprire la porta, ad invitarti dentro e segnalarti una poltrona su cui sedere, il rischio è che poi i due personaggi bernhardiani, ti intrappolino così a fondo dentro la rete del loro fluviale pensiero da non lasciarti più andare via. Andrea Baracco
venerdì
2 FEBBRAIO
PERFETTI SCONOSCIUTI
uno spettacolo di Paolo Genovese
con Paolo Calabresi e altri 6 attori
scene Luigi Ferrigno
costumi Grazia Materia
luci Fabrizio Lucci
produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo
co-produzione Fondazione Teatro della Toscana e Lotus Production
Paolo Genovese firma la sua prima regia teatrale portando in scena l’adattamento di Perfetti Sconosciuti.
Una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento, che porterà quattro coppie di amici a confrontarsi e a scoprire di essere “perfetti sconosciuti”. Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata ed una segreta. Un tempo quella segreta era ben protetta nell’archivio della nostra memoria, oggi nelle nostre sim. Cosa succederebbe se quella minuscola schedina si mettesse a parlare? Durante una cena, un gruppo di amici decide di fare un gioco della verità mettendo i propri cellulari sul tavolo, condividendo tra loro messaggi e telefonate. Metteranno così a conoscenza l’un l’altro i propri segreti più profondi.
mercoledì
28 FEBBRAIO
EDIPO RE
UNA FAVOLA NERA
uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia
con Edoardo Barbone, Ferdinando Bruni
Mauro Lamantia, Valentino Mannias
costumi Antonio Marras
realizzati da Elena Rossi e Ortensia Mazzei
maschere Elena Rossi
luci Nando Frigerio
suono Giuseppe Marzoli
si ringrazia Tonino Serra per la decorazione del mantello di Edipo
produzione Teatro dell’Elfo
Un viaggio visionario e musicale in compagnia di Edipo, “colui che sogna i sogni profondi”. Dopo gli spettacoli dedicati a Lewis Carroll ed Edgar Allan Poe, Ferdinando Bruni e Francesco Frongia continuano la loro ricerca di segni perturbanti, questa volta aiutati dalla genialità di Antonio Marras, che firma i costumi-scultura.
Il nostro viaggio verso Tebe è un viaggio attraverso uno delle leggende più note che ci arrivano dal mondo remoto, eppure vicinissimo, della civiltà greca, Edipo re. Una vicenda che ha l’andamento di una favola, con tanto di principe/bambino abbandonato sui monti da un pastore che aveva ricevuto da due genitori snaturati l’ordine di farlo morire, con l’uccisione di un mostro da parte del bambino, diventato nel frattempo impavido cavaliere, con il premio di una bella regina in sposa e di una corona di re. Come tutto questo vada a finire, come il ‘vissero felici e contenti’ si ribalti in catastrofe è cosa piuttosto nota ed è fonte di ispirazione per innumerevoli variazioni che, dal capolavoro di Sofocle, arrivano fino al secolo appena concluso, passando per Seneca, Dryden e Lee, Thomas Mann, Hoffmansthal, Cocteau, Berkoff. Ed è quello che vogliamo raccontare nel nostro spettacolo, coniugando la tragedia con la fiaba. Una fiaba nera, intendiamoci, una macchina infernale (come la chiama Cocteau), un meccanismo inarrestabile in cui ogni verso, ogni parola si fanno irti e frementi di dolorosa ironia e ambiguità.
[…] Anche se la tragedia ci arriva da un mondo lontano, anche se le sue storie prendono ispirazione da narrazioni ancora più remote, è difficile immaginare qualcosa di più adatto alla nostra epoca di questa forma d’arte che descrive la transizione tra un vecchio mondo che sta scomparendo e un nuovo mondo di cui ancora sappiamo molto poco. Ferdinando Bruni e Francesco Frongia
sabato
9 MARZO
[residenza di riallestimento]
SOLO
THE LEGEND OF
QUICK – CHANGE
di e con Arturo Brachetti
associated director edizione 2016-17 David Ottone (Yllana Company)
associated director edizioni successive, consulenza creativa e testi Stefano Genovese
l’ombra Kevin Michael Moore
musiche originali Fabio Valdemarin
costumi Zaira de Vincentiis
scenografia Rinaldo Rinaldi
light designer Valerio Tiberi
video artist e visual design Riccardo Antonino, Robin Studio srl
in collaborazione con gli studenti di Ingegneria del Cinema
e dei Mezzi di Comunicazione – Politecnico di Torino
motion designer Stefano Polli
coreografie Jennifer Caodaglio
musical editing Marco ‘Cipo’ Calliari
assistente alla regia Luca Bono
assistente costumista Marianna Carbone
consulenti effetti speciali e illusionismo Paul Kieve, Paolo Carta
scenotecnica Officine Contesto di Alan Zinchi
realizzazione costumi The One
sculture in gommapiuma Maurizio Crocco
parrucche Mario Audello
cappelli Massimiliano Amicucci
effetti speciali MACH.ME di Picca Vittorio
Amedeo di Capua, Mattia Boschi
realizzazione accessori Carlo Bono
casa in miniatura Matteo Piedi, Zero Studio
gonfiabili Nasoallinsu srl
collaborazione artistica Sand Painting Paolo Carta, Simona Gandola
produzione Arte Brachetti srl
booking Showbees e Monica Savaresi
Famoso e acclamato in tutto il mondo, Brachetti è il grande Maestro internazionale del quick-change, quel trasformismo che lui stesso ha riportato in auge, reinventandolo in chiave contemporanea. La sua carriera comincia a Parigi negli anni Ottanta dove esordisce e diventa per anni l’attrazione di punta del Paradis Latin. Da qui in poi la sua carriera è inarrestabile, in un crescendo continuo che lo ha affermato come uno degli artisti italiani più noti a livello internazionale. Dopo innumerevoli stagioni trionfali in Europa torna sui palcoscenici europei nel suo coinvolgente one man show Solo. The Legend of quick-change, un vero e proprio assolo del grande artista dove apre le porte della sua casa fatta di ricordi e fantasie conducendo lo spettatore in mondi straordinari con il solo limite della fantasia. Ma in Solo Brachetti propone anche un viaggio nella sua storia artistica, attraverso le altre affascinanti discipline in cui eccelle: grandi classici come le ombre cinesi, il mimo e la chapeaugraphie, e sorprendenti novità come la poetica sand painting e il magnetico raggio laser.
martedì
19 MARZO
TRAPPOLA PER TOPI
di Agatha Christie
traduzione e adattamento Edoardo Erba
con Ettore Bassi
e con Claudia Campagnola, Dario Merlini
Stefano Annoni, Maria Lauria, Marco Casazza
Tommaso Cardarelli, Raffaella Anzalone
regia Giorgio Gallione
scene Luigi Ferrigno
costumi Francesca Marsella
musiche Paolo Silvestri
luci Antonio Molinaro
produzione La Pirandelliana