(AGENPARL) - Roma, 19 Settembre 2023(AGENPARL) – mar 19 settembre 2023 Roma 19 Settembre 2023
Piano dimensionamento scolastico. Pantuso (Uil Scuola Rua Lazio): “Rischia
di azzerare il diritto all’istruzione nei piccoli Comuni”.
“Nel prossimo anno scolastico si perderanno nel Lazio 37 direzioni e
complessivamente nel triennio (24/25-25/26-26/27), ben 53. Questo vuol dire
37 Dirigenti scolastici in meno e altrettanti Direttori dei servizi
generali e amministrativi, nonché possibili ulteriori posti di personale
docente e amministrativo. E’ questo lo scenario emerso durante l’incontro
tra sindacati e assessorato regionale alla scuola sul tema del
dimensionamento scolastico”. Lo dice Saverio Pantuso, Segretario generale
della Uil Scuola Rua del Lazio.
“Il piano di dimensionamento scolastico – spiega Pantuso – sta generando
incertezza perché rischia di penalizzare l’offerta formativa e di
mortificare le aree interne delle province laziali. Il criterio meramente
numerico che ci ha comunicato l’assessorato limiterà anche il numero delle
autonomie scolastiche, dando così luogo a istituti caratterizzati da
un’eccessiva popolazione studentesca e dalla frammentazione delle scuole in
numerosi plessi, dispersi sul territorio, più di quanto avviene già oggi.
Esiste quindi il rischio concreto che molti Comuni non avranno più un
presidio scolastico, vero ultimo baluardo della presenza della scuola
statale”.
“La misura – prosegue il sindacalista – oltre ad acuire la dispersione
scolastica e il degrado culturale, penalizzerà la formazione e costringerà
studenti e famiglie a spostarsi altrove. Abbiamo chiesto di non dare
seguito al decreto anche alla luce del mancato accordo in sede di
Conferenza Unificata Stato Regioni, che è un chiaro indice delle difficoltà
che incontrano i governi locali nell’applicazione della norma”.
“In tutta la regione gli istituti sovradimensionati sono 171, con un range
di alunni che oscilla dalle 1200 alle circa 2000 unità – aggiunge Pantuso
– Ben 140 ricadono nel territorio di Roma Capitale il più delle volte
queste scuole sono situate in contesti disagiati e ultraperiferici”.
“Le organizzazioni sindacali hanno infine chiesto – conclude Pantuso – di
ricevere la bozza di proposta sulle linee guida auspicando di veder accolte
le proprie richieste, a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori e al fine
di garantire il diritto allo studio alle bambine e ai bambini, alle
studentesse e agli studenti di tutto il Lazio”.
