
[lid] Il Canada ha rinviato senza spiegazioni la sua tanto pubblicizzata missione commerciale in India, ma i primi ministri dei due paesi si sono scontrati al recente vertice del G20 sulle proteste separatiste sikh.
Sul sito web commerciale del governo federale canadese, il ministro del Commercio internazionale Mary Ng aveva pubblicizzato il viaggio, previsto per il 9 ottobre, come importante nella sua strategia di espansione del commercio nella regione dell’Indo-Pacifico. Nella parte superiore del sito web c’è un messaggio conciso: “Questo evento è rinviato”, si legge venerdì, senza alcuna spiegazione.
Le relazioni tra i due paesi sono tese da tempo, come dimostra lo scambio tra il primo ministro canadese Justin Trudeau e il suo omologo indiano, Narendra Modi, al vertice del G20 lo scorso fine settimana a Nuova Delhi.
Prima di partire per il vertice, Trudeau ha detto che avrebbe espresso le preoccupazioni sull’interferenza dell’India in Canada. L’India è stata critica nei confronti delle proteste dei sikh canadesi in Canada che vogliono prendere il controllo del territorio del Punjab in India per formare un proprio stato.
Modi ha preso da parte Trudeau al vertice e lo ha rimproverato per le proteste separatiste sikh, mentre Trudeau ha affermato che la libertà di parola in Canada garantisce manifestazioni pacifiche.
Ma la disputa è latente già da tempo. L’inviato dell’India in Canada ha detto due settimane fa che Ottawa aveva rinviato i colloqui commerciali, anche se l’annuncio del Canada è avvenuto solo venerdì.
L’India sostiene da tempo che i Sikh in Canada, che hanno sostenuto l’indipendenza dello stato del Punjab, hanno minato la sicurezza nazionale di Nuova Delhi.
Mentre la parte indiana della missione commerciale è sospesa, la visita del Canada in sei destinazioni, tra cui Vietnam e Cina, è ancora in agenda per ottobre.