
(AGENPARL) – sab 16 settembre 2023 Cinghiali: Cia, si può e si deve fare di più per abbattimento
Gli ultimi incidenti stradali a Marconia e Metaponto (sono stati più di 300
in un anno) e la presenza in Parchi e quartieri di Potenza testimoniano che
lo sforzo compiuto con i 3mila cinghiali abbattuti in Basilicata, con la
tecnica della girata e dell’appostamento fisso, nel primo semestre del 2023,
non è sufficiente. Così Cia-Agricoltori Basilicata che pur dando atto agli
assessori Agricoltura Galella ed Ambiente Latronico di aver intesificato le
attività di caccia e prelievo degli ungulati sottolinea la necessità di un
Piano straordinario di abbattimento come proposto nella recente Assemblea
Regionale.Cia ha chiesto tempestività e celerità nelle azioni da mettere in
campo per ridurre i danni sempre più ingenti a colture, produzioni, aziende
agricole e zootecniche, cittadini. Si tratta di recuperare il ritardo
accumulato nell’attuazione di misure che dovevano essere realizzate già da
molti mesi.Gli importi annuali dei danni all’agricoltura sono oscillati negli
ultimi anni tra 14,6 e 18,7 milioni di euro, con una media annuale pari a
oltre 17 milioni di euro. Solo in Basilicata tra 2 e 2,5 milioni di euro
l’anno a cui aggiungere i danni provocati da incidenti
automobilistici. Rispetto
al piano di previsione di abbattimento di 80mila capi in tre anni lo scorso
anno ne sono stati abbattuti poco più di 8mila nelle cinque Atc. Secondo i
dati più aggiornati, nello scorso anno il risarcimento per danni alle
colture agricole da ungulati ha raggiunto 1,250 milioni di euro. Tra le
azioni strategiche individuate: il corrispettivo ai cacciatori che dovrebbe
consentire di allargare la platea degli esecutori materiali degli
abbattimenti attraverso l’assegnazione di un congruo ristoro per le spese
sostenute; la fornitura di «chiusini» agli agricoltori con incentivo per
l’installazione e la gestione; la predisposizione di un servizio di
raccolta dei cinghiali abbattuti; la collaborazione con il Servizio
Veterinario fondamentale per un efficiente monitoraggi sanitario; la
dislocazione di un numero congruo di celle refrigeranti; attività
logistiche di raccolta delle carcasse; attivazione di un centro di
lavorazione delle carne di cinghiale. Per Cia si può e si deve fare di più.