[lid] L’anno scolastico che inizia necessita, più che di auguri retorici, di fatti.
Da qualsiasi punto di vista analizziamo la realtà scolastica, emerge con chiarezza che la stessa non è oggetto di una attenzione e di scelte che sarebbero dovute ad un ambito decisivo per la formazione dei giovani e per lo stesso avvenire sociale ed economico del nostro Paese.
I nostri insegnanti sono tra i meno retribuiti a livello europeo, indice del considerare l’insegnamento alla stregua di un “lavoretto” e non di un’attività professionale che richiede elevata competenza e responsabilità sociale.
Gli studenti di tutto il Paese sono molto spesso ospitati in edifici scolastici vetusti.
Perdipiù la competenza degli stessi è rimasta in capo alle Province alle quali, nel frattempo, dopo la riforma istituzionale sono state ridotte al lumicino risorse e personale.
Quindi, da parte mia, è dovuto accompagnare gli auguri – alle ragazze e ragazzi che continuano o iniziano un nuovo percorso scolastico importante non solo per l’apprendimento ma anche nel mettersi alla prova nel costruire relazioni positive con gli altri, agli insegnanti e tutto il personale scolastico che è chiamato ad esercitare una grande responsabilità in condizioni spesso complicate, alle stesse famiglie che sono parte essenziale del percorso educativo – con la concretezza che è dovuta a chi esercita un ruolo istituzionale.
La concretezza è quella di una Provincia che ha destinato grandissima parte delle proprie (poche) risorse disponibili, nell’elevare la sicurezza e la accessibilità delle scuole con interventi di miglioramento sismico, realizzazione di nuove aule e palestre nei poli scolastici di Rimini e negli edifici scolastici presenti nei Comuni di Morciano, Novafeltria e Riccione. Sappiamo che questi interventi hanno creato e creano disagi nell’immediato a studenti, insegnanti, operatori scolastici e famiglie ma siamo altrettanto consapevoli come questi lavori siano necessari per elevare la qualità e dunque la vivibilità degli edifici scolastici da parte dei nostri ragazzi.
Nel dettaglio, tra lavori ultimati, altri in corso e quelli aggiudicati, l’Ente Provincia di Rimini allo stato attuale mette sul piatto 28,5 milioni di euro per le sue scuole superiori. Gli interventi riguardano il liceo Einstein primo e secondo stralcio (4,5 milioni di euro, in gran parte con finanziamento PNRR), il Savioli Volta Fellini (2,75 milioni di euro), la palestra Valgimigli (900mila euro), l’Alberti (oltre 6 milioni di euro da PNRR), le nuove aule per gli istituti al polo della Colonnella (5,65 milioni di euro da PNRR), il Valturio (3,35 milioni di euro da PNRR anche per la palestra), la palestra al polo scolastico di Novafeltria (3,5 milioni di euro da PNRR), le facciate agli istituti Molari e Gobetti (1 milione di euro) e i lavori all’ex Inpdap (500 mila euro).
Un grande impegno che assorbe la maggioranza delle risorse dell’Ente provinciale, ma, dobbiamo esserne consapevoli, non sarà mai del tutto sufficiente in assenza di una politica complessiva dello Stato italiano che inizi a considerare la scuola un investimento nel futuro e non una spesa a cui vengono assegnate risorse marginali, peraltro transitando da enti incautamente depotenziati.