
(AGENPARL) – mer 30 agosto 2023 Gentile collega,
di seguito e in allegato il comunicato della Filcams Cgil Pescara
relativo alla conferenza di presentazione, svoltasi questa mattina,
della campagna “Mettiamo il Turismo Sottosopra”.
Sperando la notizia possa risultare di vostro interesse, saluto
cordialmente.
Paolo Di Sabatino
Responsabile Area Comunicazione Cgil Pescara
Al via la campagna “Mettiamo il Turismo Sottosopra”
_La battaglia della Filcams Cgil Pescara per i lavoratori stagionali del
settore turismo_
Al via la campagna di informazione della Filcams Cgil Pescara dedicata
ai lavoratori stagionali del turismo.
Questa mattina si è tenuta, nei pressi del fiume Saline a Montesilvano,
la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa (ideata dalla
Filcams Cgil Nazionale). “Mettiamo il turismo sottosopra”.
Al termine della conferenza tutti impegnati per la prima giornata di
volantinaggio per informare gli addetti del settore che operano nel
nostro territorio.
Nel pomeriggio, alle ore 17 sarà presidiata la spiaggia libera di
Pescara a fianco dello stabilimento La Lampara. Domani, giovedì 31
agosto, prevista una nuova giornata di distribuzione del materiale
informativo a Pescara (ore 10 spiaggia libera di Pescara tra lo
stabilimento Aurora e lo stabilimento Sabbia d’Oro, ore 17 di fronte
alla nave di Cascella). Venerdì si chiuderà l’iniziativa, con la
presenza alle 10 sulla spiaggia libera di Pescara, di fianco lo
stabilimento 186 e alle 17 sulla spiaggia libera di Montesilvano vicino
il fiume Saline.
“E’ assolutamente necessario sensibilizzare e coinvolgere gli addetti,
informali per metterli in condizione di ottenere i loro diritti – ha
detto in conferenza stampa il segretario generale della Filcams Pescara
Davide Urbano – siamo qui per questo. Per fare questo bisogna approdare
ad una nuova normalità, ad un lavoro nuovo e ad un nuovo modello di
filiera sostenibile e responsabile. Solo così si può arrivare ad un
lavoro regolare e dignitoso. Gli ultimi dati diffusi dall’Ispettorato
Nazionale del Lavoro parlano chiaro: da controlli a campione delle
aziende controllate nel turismo e nei pubblici esercizi, una media del
76% è risultata irregolare, con punte del 78% al Nord e 95% a Sud, con
il 26% degli addetti trovati a garantire prestazione lavorativa
totalmente in nero. Questa situazione va a danno dei tanti imprenditori
onesti del settore, che subiscono la concorrenza sleale di chi utilizza
pratiche scorrette per abbattere i costi.
Continuando con i dati del settore, il 40% è precario e il 60% è a tempo
parziale involontario, con retribuzioni notevolmente più basse rispetto
a qualsiasi altro settore economico e produttivo del nostro paese e con
l’80% dei lavoratori inquadrato a livelli inferiori rispetto a quelli
stabiliti dalla contrattazione nazionale.
C’è da chiarire un aspetto fondamentale: i lavoratori del turismo non
dicono no al lavoro, ma dicono no alla precarietà, all’illegalità e allo
sfruttamento – continua Davide Urbano – la precarietà nel turismo non
permette di investire nel proprio futuro e nella propria
professionalità. L’attuale governo non la combatte, ma, paradossalmente,
la incentiva con provvedimenti, come l’estensione dell’uso dei voucher,
che vanno a minare ancora di più la stabilità.
C’è infine un ulteriore problema che investe il nostro territorio.
Invece di dare continuità alla stagione turistica, dove sempre più
famiglie, a causa dell’aumento dei prezzi nei mesi estivi centrali,
decidono di spostare le loro vacanze in mesi come maggio e settembre,
non vengono fatti investimenti strategici di lungo termine. Come si può
pensare di essere attrattivi se il servizio di salvamento in spiaggia
copre solo il periodo che va dal primo giungo al 3 settembre? Se una
famiglia decidesse di villeggiare nei mesi di maggio e di settembre
avendo la tranquillità di una bagno in sicurezza dei propri figli,
sicuramente sceglierebbe altre regioni dove quella sicurezza é
garantita”.