
[lid] Apprendiamo dalla stampa chietitoday le dichiarazioni del vicesindaco di Casoli in merito all’incontro da Lei organizzato insieme al WWF. È ovvio che abbiamo sollevato la mancanza degli attori principali al convegno organizzato proprio dal vicesindaco, ma forse non si è accorta della mancanza dei suoi sostenitori visto che di Casoli c’erano due persone e una signora di Palombaro amica della sua concittadina vittima di attacco da lupo, che si è congratulata con noi per aver ricordato la vicenda. Gli allevatori presenti, non erano solo di Frosinone, ma una rappresentanza di tre regioni, Abruzzo, Lazio e Molise, stanchi di sopportare aggressioni da lupi al loro bestiame in monticazione nelle aree ricomprese nei parchi. Un convegno organizzato ad hoc, di venerdì mattina quando il mondo agricole è alle prese con i lavori quotidiani contemporaneamente al mercato cittadino e i relatori erano tutti del WWF compreso il moderatore, totalmente assente la rappresentanza del mondo agricolo di Casoli e dintorni. Noi come rappresentanza per essere presenti ci siamo dovuti organizzare per tempo per ritagliare qualche ora dai nostri impegni. Vogliamo ricordare al vicesindaco che sul territorio di Casoli non ci vivono i relatori il WWF, ma i suoi cittadini da Lei rappresentanti conduttori di aziende agricole, cercatori di funghi e tartufi, allevatori e cittadini comuni che la sera hanno paura di uscire di casa per colpa dei lupi che bivaccano nelle vicinanze del lago di Serenella. Qualche allevatore ha alzato la voce dopo aver ascoltato per più di due ore le opere di convincimento sugli attacchi dei lupi. Gli allevatori in alpeggio sono anni che alimentano i lupi con i loro capi di bestiame e non ci sono cani da guardiania o recinzioni che possono ridurre la predazione, perché le azioni di caccia di questi predatori le modificano adattandosi alle circostanze. Abbiamo trovato furi luogo un convegno a sostegno di un predatore che a Vasto ha aggredito più di undici persone e altre sul territorio provinciale di Chieti, è semplicemente vergognoso da parte dell’amministrazione di Casoli senza avere rispetto per le vittime aggredite dai Lupi. Comunque, abbiamo ripreso tutto e metteremo tutto online, atto a smentire le accuse del vicesindaco filo WWF a discapito dei suoi cittadini e soprattutto sorda a quello che gli allevatori hanno rappresentato in sala. Chiudo con una considerazione che dovrebbe far riflettere le istituzioni: i lupi in Italia secondo noi sotto stimati, ma se ci atteniamo ai numeri divulgati in convegno, occorre oltre 300 tonnellate di carne all’anno e se tutti gli allevatori cittadini adottassero le precazioni del WWF cosa mangeranno i lupi? I caprioli sono quasi finiti, i cervi sono una preda difficile e i cinghiali spesso mettono in fuga i lupi. A questo punto non rimangono che gli ovini.
Cara vicesindaca, la invito alla meditazione, prima di fare dichiarazioni senza senso.
Il Cospa Abruzzo Dino Rossi.