
(AGENPARL) – ven 25 agosto 2023 Se non riesci a visualizzare questo messaggio clicca qui
BARDONECCHIA EVITA LA TRAGEDIA PERCHÈ È MODELLO
IN GESTIONE TERRITORIO. IERI SERA, ALTRA EMERGENZA IN VALLI THURAS E ARGENTERA. UNCEM: SOLO INTERVENTI PREVENTIVI DANNO SICUREZZA”Non è stata fortuna. E neanche solo la mano del Santo Patrono a difendere e proteggere Bardonecchia. Senza i corretti interventi preventivi per l’assetto del territorio, l?evento
calamitoso di dodici giorni fa poteva essere una tragedia. Non lo è stata non per fortuna o destino. Non lo è stata grazie
all’organizzazione della macchina di Protezione civile che ha visto tutti, a
partire dalla Sindaca e dall’Amministrazione, con mille volontari, forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, pronti e attivi. La migliore del mondo. Capaci e uniti. Non lo è stata, una tragedia, perché nel
rio del Frejus c?è stata programmazione e gestione. Il Consorzio Forestale, le reti di proprietari fondiari, con il sistema pubblico, da decenni hanno fatto la differenza. È un vero ‘Modello
Bardonecchia’ quello che registriamo e che ha 40 anni di storia, buona storia, buoni interventi e programmazione, con i Comuni
vicini. Con pascoli e boschi ben gestiti, pianificati e certificati,
interventi con briglie, orizzontali e selettive, e scogliere hanno mitigato gli effetti che potevano essere ben peggiori. L’Alta Val di Susa ha altri 60 milioni di euro di interventi pronti,
progettati. Che attendono finanziamenti pubblici. Ci sono 8,5 miliardi in Italia già stanziati e da spendere. Uncem chiede 10 miliardi l’anno per dieci anni, contro il dissesto idrogeologico. Per
investire in prevenzione. La stessa determinante, a evitare altre tragedie, va detto, ieri sera in Valle Thuras e Argentera. Anche qui,
la manutenzione ambientale è stata decisiva. È prioritaria. La
montagna è fragile, ma è anche abitata e gli eventi estremi saranno sempre più frequenti. Dobbiamo esserne consapevoli. Servono nuovo impegno, nuove tecnologie, anche innovazione e moderni sensori
ambientali, altre risorse in un territorio che programma, pianifica, condivide e comunica, realizza a scala sovracomunale, con le Unioni montane, perché le calamità non conoscono i confini
amministrativi dei Comuni. Lo fa seguendo la scienza, con consapevolezza, con la capacità delle comunità di menttere in campo le migliori
iniziative per prevenire, per organizzare, per pianificare,
coinvolgendo tutti i cittadini. Questa è l’ulteriore sfida. Coinvolgere tutti i cittadini, a partire dai più giovani, facendoli pienamente sentire parte di un territorio che in quota e nei paesi è
organizzato e che lavora insieme”.Lo affermano Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, e Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte.
UNCEM – Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani
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