
(AGENPARL) – sab 19 agosto 2023 Dc: Donato, questione tutt’altro che chiusa
Palermo, 19 ago – “Cesa e Rotondi cantano vittoria senza aver compreso il
senso dell’ordinanza del Tribunale di Roma. La questione DC è tutt’altro
che chiusa” lo afferma Francesca Donato, europarlamentare e vice Presidente
nazionale della Democrazia Cristiana. “L’ordinanza del tribunale di Roma –
spiega Donato – ha stabilito che in presenza di più soggetti che si
accreditano quali eredi della Democrazia Cristiana storica, appare
necessario accertare l’effettiva continuità di tali soggetti con la storica
DC, in un ordinario giudizio di merito a cognizione piena. Il rigetto
dunque riguarda solo il provvedimento di urgenza per inibire all’UDC l’uso
del simbolo, non investendo affatto il merito sull’effettivo diritto della
Democrazia Cristiana – che già una sentenza definitiva ha confermato essere
oggi solo quella del Segretario Totò Cuffaro – a riappropriarsene.” La
deputata europea della Dc smentisce poi la circostanza secondo la quale la
richiesta di tutela dello scudocrociato non possa essere invocata dal
Segretario Totò Cuffaro perché non rappresenterebbe la Democrazia Cristiana
storica: la modifica dello statuto del partito avvenuta nell’ultimo
Congresso nazionale ha attribuito al segretario politico questo ruolo, che
prima era in capo al segretario amministrativo. Ciò che risulta
inequivocabilmente è che “l’accertamento della continuità storica con la DC
originaria – presupposto necessario per rivendicare l’uso esclusivo dello
scudo crociato – richiede un giudizio di merito a cognizione piena.
Conseguentemente, quanto divulgato da altri soggetti risulta del tutto
fuorviante e non rispondente a verità”. “Il nostro Segretario nazionale
Cuffaro – continua – non ha voluto alzare ulteriori polveroni sulla vicenda
democristiana, ma è evidente a tutti la differenza tra chi ogni giorno
lavora con successo per riportare i valori della DC nella società e nelle