
(AGENPARL) – mer 09 agosto 2023 Festa della trebbiatura a Marsiconuovo
A Marsiconuovo in contrada Capo d’Acqua, per iniziativa della
Cia-Agricoltori Val d’Agri e Slow Food Val d’Agri, si è ripetuta la “Festa
della trebbiatura e dei grani antichi”. Quella della trebbiatura è una
festa che affonda le sue radici nella storia, l’appuntamento che più di
ogni altro segna la stagione estiva rievocando le tradizioni, i mestieri e
i sapori di una volta. La rievocazione storica della mietitura e della
trebbiatura si è svolta con gli strumenti e utensili più antichi e con
quelli moderni. Un viaggio nel tempo alla riscoperta di una tradizione
millenaria che la civiltà della macchine ha fatto scomparire liberando gli
uomini dal lavoro manuale e allo stesso tempo allontanandoli per sempre dal
quel senso di comunità che occasioni come la mietitura o la vendemmia
riuscivano a far emergere. Dunque un momento molto atteso da tutta la
comunità e che ha previsto tante attività pensate per celebrare e far
conoscere agli adulti e ai bambini il mondo contadino e le sue tradizioni.
Durante la festa è stato organizzato un laboratorio specifico per i bambini
ai quali trasmettere la “memoria della fattoria”.
*Celebrare le tradizioni e i prodotti della terra – sottolinea Giovanna
Perruolo, direttrice Cia Potenza – risponde a molti obiettivi. In primo
luogo la valorizzazione della nostra identità. Qualcosa che siamo abituati
a dare per scontato ma che invece va difeso ogni giorno, soprattutto in
tempi come questi, quando contro le tipicità locali è in atto un attacco
senza precedenti da parte di potenti lobby sovranazionali specie sul grano
e i cereali. Noi non permetteremo che l’immensa ricchezza creata dalla
diversità dei nostri territori venga sacrificata agli interessi economici
di qualche multinazionale: continueremo a lottare, anche attraverso questi
appuntamenti, per proteggere e mantenere vive le nostre tradizioni e i
nostri prodotti tipici come stiamo facendo con la strenua difesa del grano
lucano e italiano» Specie le varietà dei grani antichi lucani va difesa e
tutelata. *Ci sono sementi antichi conservate nella “Banca dei semi antichi
della Basilicata – Franco Sassone”, per conto dell’Alsia e nella Banca del
Germoplasma dell’Istituto di Bioscienze e delle BioRisorse del Consiglio
Nazionale delle Ricerche (CNR IBBR) di Bari.
Oltre alla conservazione ex situ presso le banche del germoplasma, l’Alsia
ha avviato già da alcuni anni una conservazione in situ coinvolgendo
diverse decine di agricoltori custodi selezionati in varie aree
cerealicole. L’attività di valorizzazione non si è fermata alla
coltivazione, ma è proseguita con la trasformazione delle cariossidi in
farina che attualmente avviene in piccoli mulini in una microfiliera della
farina di carosella lucana che coinvolge già diverse decine di imprese,
tutte affiancate da Alsia che ne cura l’assistenza tecnica e la consulenza.
Privo
di virus.www.avast.com