
(AGENPARL) – lun 07 agosto 2023 Dall’intelligenza artificiale alle frontiere della
ricerca, il Festival della Comunicazione 2023
mette al centro scienza e innovazione
La 10° edizione del Festival della Comunicazione, dal 7 al 10 settembre a Camogli,
vedrà assieme Università di Genova, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Istituto
Italiano di Tecnologia di Genova e i grandi protagonisti del mondo scientifico per
discutere di nuove scoperte, di tecnologie emergenti e di impatti culturali.
Come possiamo convivere con le macchine intelligenti? Cosa dobbiamo aspettarci dalle prossime evoluzioni
dell’intelligenza artificiale? E che cosa raccontano – e implicano – le ultime novità scientifiche a proposito del
nostro passato e della nostra storia genetica? L’edizione 2023 del Festival della Comunicazione di Camogli,
dedicata al tema della Memoria, sarà anche un viaggio tra ricerca e tecnologia, votato alla scoperta del nuovo
e soprattutto a capire come le innovazioni e le scoperte di cui tanto si parla conducano a interpretazioni e
sfumature altrettanto nuove del concetto stesso di memoria, tra biologia e digitale, dalla dimensione dello
spazio aperto a quella della nostra natura umana.
Da giovedì 7 a domenica 10 settembre, la quattro giorni ideata da Umberto Eco insieme agli attuali direttori
Danco Singer e Rosangela Bonsignorio è giunta quest’anno alla sua decima edizione e raccoglie l’eccellenza
della ricerca scientifico-tecnologica italiana, con un folto programma dedicato all’innovazione messo a punto
in collaborazione con Università di Genova (UniGe), Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e Istituto
Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, partner del Festival che porteranno a Camogli grandi personalità del
panorama italiano.
Tra gli incontri più attesi c’è quello con Sahra Talamo, che ha lavorato dieci anni al Max Planck Institute con
il premio Nobel Svante Pääbo e ora dirige a Bologna un laboratorio specializzato in datazioni al carbonio-14,
che porterà una lectio dedicata al “memorabile orologio della preistoria” e alle ultime ricerche scientifiche
sull’interazione tra noi e i Neandertaliani. Guido Barbujani, genetista dell’università di Ferrara, prosegue
anche in questa edizione gli incontri del filone pluriennale Homo sapiens trattando di sostituzioni etniche e
di che cosa significhi essere una specie migrante. E poi la lectio di Nello Cristianini, professore di intelligenza
artificiale all’università britanninca di Bath, incentrata sul “convivere con le macchine intelligenti” in un
momento storico in cui è diventato possibile delegare a questi sitemi automatizzati anche i processi
decisionali. Su un tema affine, il direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova Giorgio
Metta sarà in dialogo con il poeta Guido Catalano a proposito di “Umanesimo high tech”, per sottolineare
come il campo umanistico e quello tecnico-scientifico stiano convergendo proprio attraverso le più recenti
applicazioni dell’intelligenza artificiale. Ancora, Maurizio Ferraris discuterà su quanto la memoria sia naturale
e quanto invece artificiale, con riflessioni che suonano ancora più fondamentali nell’epoca di ChatGPT.
Il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi racconterà “storie sconosciute di un mare quasi scomparso”,
e in dialogo con la professoressa di fisica e climatologia all’università di Torino Elisa Palazzi affronterà lo
spinoso tema dei “falsari del clima”. Dario Bressanini racconterà il suo manuale di autodifesa alimentare,
Silvia Ferrara e Giorgio Vallortigara dialogheranno sul tema dei simboli e il ruolo che hanno avuto
nell’evoluzione umana, Alberto Diaspro si concentrerà sul microscopio artificiale, mentre “È tutto calcolato,
a piccole dosi” farà da spunto al duo Lorenzo Baglioni – Piergiorgio Odifreddi, coppia ormai immancabile al
Festival della Comunicazione. Licia Troisi e Luca Perri dialogheranno di “fantasie di scienza”, tra scienza e
fantascienza, mentre l’eredità di Margherita Hack per la divulgazione scientifica (a dieci anni dalla scomparsa)
sarà il cuore della discussione tra Caterina Boccato, Federico Taddia e Walter Riva.
L’Università di Genova e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare declineranno e approfondiranno con una serie
di incontri ad hoc il tema del Festival 2023 – “Memoria” – nelle diverse accezioni che possono fare riferimento
alla tecnologia e all’intelligenza artificiale, alle scienze della Terra, alle arti e ai saperi, con particolare
attenzione alle sperimentazioni legate all’Open Science e alla condivisione degli avanzamenti scientifici nei
confronti del pubblico. Si parlerà di memoria tecnologica del futuro con Michela Spagnolo, Lorenzo De
Michieli, Marco Faimali, Davide Giglio e Andrea Pagnin, di memorie della pietra con Clario Di Fabio e Aurora
Cagnana, di memorie della terra con Fabrizio Benente, Francesco Faccini e Fabio Negrino, di memorie del
mare con Giorgio Bavestrello, Marco Giovine e Stefano Schiaparelli, di memoria dell’informazione e open
data con Febrizio Benente, Mauro Taiuti e Stefano Schiaparelli (con un intervento del rettore dell’università
di Genova Federico Delfino) e di memorie del suono con Raffaele Mellace. Ancora, Alessio Caminata
racconterà come preservare i dati di un esperimento scientifico che volge al termine, portando l’esempio di
Borexino, un esperimento di fisica delle particelle nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Stefano Davini
condurrà alla scoperta dell’universo oscuro con l’esperimento Euclid, Stefania Farinon si concentrerà
sull’eccellenza genovese dei magneti superconduttori, Lea Di Noto e Luca Marsicano sulla ricerca di materia
oscura leggera e pesante, ed Enrico Robutti sulle prospettive della fisica degli acceleratori. Marco Faimali,
Francesca Garaventa, Ale Bavo, FiloQ, Raffaele Rabaudengo e Maria Pina Usai condurranno il pubblico sulle
tracce sonore dall’Antropocene, mentre Caterina Boccato, Giorgio Chiarelli, Fabrizio Benente, e Eliana
Ruffoni discuteranno di come comunicare la scienza oggi.
Innovazione, tecnologia e scienza diventano protagoniste anche delle attività intorno al festival, con escursioni
e laboratori dedicati. Per gli appassionati di tecnologia di tutte le età, il laboratorio Elettronica in passeggiata
in collaborazione con il DITEN, Dipartimento di Ingegneria Navale, Elettrica, Elettronica e delle
Telecomunicazioni dell’Università di Genova, indagherà le innovazioni dell’elettronica moderna dove la
sinergia tra l’uomo e la macchina è sempre più imprescindibile. Esperti del settore, autori di prestigiose
ricerche scientifiche e giovani studenti appassionati ci guideranno alla scoperta dei nuovi traguardi
dell’Intelligenza Artificiale: pelli artificiali che reagiscono al tatto, bracci motorizzati – “rover” – che esplorano
lo spazio circostante, l’elettronica applicata agli effetti speciali di una chitarra per concerti rock, droni che
portano il caffè, sistemi meccatronici per la diagnosi clinica automatizzata, oppure per inseguire una pallina in
uno scambio di tennis o per fare atterrare un drone con precisione.
Il programma di trekking includerà poi uno dei più panoramici itinerari della zona sul sentiero delle BoccheFalciara, con il racconto dedicato ancora una volta a Margherita Hack, in una passeggiata lunga 100 anni.
Federico Taddia – amico, collaboratore e biografo della scienziata più spettinata di tutta la galassia – con l’ex
direttore del Parco di Portofino Alberto Girani accompagna grandi e piccini in un emozionante e coinvolgente
viaggio alla scoperta delle tante vite di Margherita Hack: astrofisica, ricercatrice, atleta, ciclista, gattara,
militante, attrice e scrittrice.
Il programma dettagliato del Festival con i singoli eventi, le date, gli orari e le location è disponibile su
festivalcomunicazione.it. Tutti gli eventi del Festival della Comunicazione sono gratuiti fino a esaurimento
posti. Per una parte degli appuntamenti è richiesta la prenotazione, e le prenotazioni si aprono lunedì 28
agosto alle ore 12:00.
Tutte le iniziative sono gratuite
e aperte al pubblico fino a esaurimento posti
Informazioni: http://www.festivalcomunicazione.it