
(AGENPARL) – mer 19 luglio 2023 Associazione Nazionale Anziani e Pensionati
Sardegna
Cagliari, 19 LUGLIO 2023
Comunicato Stampa
TRUFFE E ANZIANI – Anche in Sardegna al via la 5° edizione
della Campagna nazionale contro le truffe agli anziani promossa da
ANAP Confartigianato. Paola Montis (Presidente ANAP
CONFARTIGIANATO SARDEGNA): “State in guardia, segnalate e
denunciate: fondamentale riscoprire i rapporti di buon vicinato”.
Associazione a disposizione delle Istituzioni e di tutti quanti vogliano
fare informazione e prevenzione.
—
Per gli anziani della Sardegna il pericolo di truffe, raggiri, furti e rapine si
materializza soprattutto d’estate quando aumentano i tentativi da parte dei
truffatori che si spacciano per finti ispettori della previdenza, finti esattori del gas
o dell’acqua, finti poliziotti, finti passanti gentili che portano i sacchetti della
spesa, finti amici del figlio oppure automobilisti a cui pare essere stato rotto lo
specchietto, fortunati che trovano collane d’oro per terra, esecutori testamentari in
cerca di eredi. La fantasia, e la “professionalità”, non mancano ai malintenzionati
che prendono di mira in particolare le persone più deboli e fragili, meno abituate
al sospetto verso il prossimo. L’arma migliore per difendersi consiste nel
conoscere i trucchi usati dai malintenzionati e le situazioni a rischio.
E’ proprio questo l’obiettivo della Campagna nazionale contro le truffe
agli anziani, giunta quest’anno alla quinta edizione, promossa da ANAP,
Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato, insieme con
il Ministero dell’Interno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione
Centrale della Polizia Criminale, con il contributo della Polizia di Stato,
dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. La Campagna, che si avvale
anche del supporto del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della
Polizia Criminale, punta a sensibilizzare la popolazione anziana sul tema della
sicurezza, fornendo informazioni e consigli utili per difendersi dai malintenzionati
e per prevenire i reati.
“”Più sicuri insieme” è lo slogan della nostra Campagna – afferma la
Presidente di ANAP Confartigianato Sardegna, Paola Montis – perché i
peggiori nemici delle persone anziane sono la solitudine e il senso di isolamento
che li espone ai fenomeni di criminalità. Ci proponiamo, alle Istituzioni e alle
altre Organizzazioni, per fare informazione su questo tema, attraverso assemblee,
spazi sul nostro giornale e vademecum in cui, con un linguaggio facilmente
comprensibile, spieghiamo quali sono i rischi e com’è possibile evitarli»,
Confartigianato Imprese Sardegna
Associazione Nazionale Anziani e Pensionati
Sardegna
“Il problema della sicurezza è centrale – continua la Presidente – se si
considera che in Italia gli over 65 rappresentano il 23% del totale della
popolazione, una quota destinata a salire rapidamente e che impone di
intensificare attenzione ed impegno nei confronti dei soggetti più vulnerabili.
Significa che bisogna stare in guardia, ma anche affidarsi con fiducia a chi può
difenderci”.
Per questo la Campagna prevede l’alleanza con le Forze dell’Ordine in
un’azione comune per difendere i cittadini, soprattutto in vista soprattutto dei mesi
estivi durante i quali si moltiplicano i rischi per gli anziani che rimangono soli.
La campagna prevede la distribuzione, in tutta la Sardegna, così come sta
avvenendo nel resto d’Italia, di vademecum e depliant che contengono poche
semplici regole per difendersi dai rischi di truffe, raggiri, furti e rapine in casa, per
strada, sui mezzi di trasporto, nei luoghi pubblici, ma anche utilizzando Internet.
Dai prossimi giorni, il materiale informativo verrà distribuito nel corso di
convegni e incontri organizzati a livello regionale e provinciale da Anap
Confartigianato, in accordo con le Prefetture, le Questure e i Comandi
Provinciali, e che vedranno anche la partecipazione di rappresentanti delle Forze
dell’Ordine, delle autorità locali e di psicologi.
“I peggiori nemici delle persone anziane sono la solitudine e il senso di
isolamento che li espone ai fenomeni di criminalità – prosegue la Montis -per
questo è necessario che loro non si vergognino a denunciare queste situazioni,
come spesso accade perché le truffe vengono fatte a ogni livello, anche a
professionisti, imprenditori, facendo leva sulle fragilità, fattore che impedisce di
ragionare correttamente. Bisogna stare in guardia perché gli imbroglioni di
mestiere sono abilissimi, impudenti e sanno giocare su delicati meccanismi
psicologici”. “Il consiglio – prosegue – è sempre quello di rivolgersi con fiducia
alle Forze di Polizia (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza)
per segnalare atteggiamenti sospetti e per denunciare situazioni di pericolo,
utilizzando il Numero Unico 112 in caso di emergenza”
Ecco alcuni semplici consigli per attuare gli accorgimenti antitruffa.
La prima regola per affrontare queste situazioni è quella di rivolgersi sempre
alle Forze dell’Ordine per segnalare atteggiamenti sospetti e denunciare situazioni
di pericolo. Poi, ci sono alcuni consigli da seguire sia a casa che nei luoghi
pubblici. In banca o alla posta, per esempio, è preferibile ritirare solo il denaro
necessario, non andare negli orari di punta e assicurarsi che nessuno veda il codice
pin quando viene digitato. In autobus, invece, mai tenere il portafoglio nelle
tasche esterne. Quando si è in macchina e qualcuno contesta un danno bisogna
chiamare subito i vigli. In casa mai aprire agli sconosciuti: tutte le aziende di luce,
gas o telefonia, infatti, preannunciano il loro arrivo tramite avvisi condominiali. I
truffatori in genere vestono in modo elegante e hanno modi gentili: è necessario
avere il giusto atteggiamento di diffidenza anche se conoscono nomi, cognomi o
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fingono di conoscere familiari e amici. Su internet, infine, mai scrivere
informazioni personali o dati bancari.
Nel contempo, i familiari, anche se lontani, possono dare un sostegno
concreto ai loro cari per difendersi dai raggiri, utilizzando strumenti di
comunicazione – i telefoni hanno di solito dei tasti rapidi per la chiamata ai
numeri preferiti –, di telemedicina o di videosorveglianza. Un potente mezzo per
difendersi dalle truffe è anche la riscoperta della prossimità, dei legami all’interno
dei quartieri. Nei piccoli centri, la conoscenza reciproca permette di intercettare
più facilmente eventuali persone sospette; in città questo diventa molto più
difficile.
“Riscoprire le relazioni di vicinato è importante – conclude la Presidente –
come sono importanti le soluzioni di housing e i quartieri intergenerazionali a
misura di anziano. Nelle prime edizioni della campagna, le persone ci dicevano
che quando vedevano qualcosa di sospetto chiudevano le finestre e si facevano i
fatti propri. Ora hanno imparato che, chiamando il 112, non fanno un favore solo
al vicino, ma anche a sé stessi”
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