[lid] – Quando la Russia annuncia la sospensione dell’accordo sul grano, “rompe gli accordi” con Türkiye, le Nazioni Unite, “non con noi”, afferma il presidente ucraino.
Il presidente ucraino vuole continuare l’attuazione dell’accordo sul grano del Mar Nero senza la Russia.
“Dopo aver ricevuto il segnale ufficiale della Russia, (sulla sospensione dell’accordo sui cereali) ho incaricato il nostro ministero degli Esteri di preparare i nostri segnali ufficiali alle Nazioni Unite e a Türkiye in modo che io, il presidente dell’Ucraina, possa ricevere una risposta sulla loro disponibilità a continuare il nostro iniziativa”, ha detto Zelenskyy ai giornalisti africani in un’intervista, ha detto il suo portavoce Serhii Nykyforov su Facebook.
Nykyforov ha inoltre citato Zelenskyy dicendo che l’accordo sul grano è composto da due accordi.
“Avevamo due accordi: (uno tra) l’Ucraina, la Turchia e l’ONU, (e) un altro accordo (tra) la Russia, la Turchia e l’ONU. Pertanto, quando la Russia dice che si sta fermando, sta rompendo i suoi accordi con Il segretario generale delle Nazioni Unite (Antonio) Guterres e il presidente (turco) (Recep Tayyip) Erdogan. Non con noi. Non avevamo accordi con loro (Russia)”, ha detto Zelenskyy.
Ha detto che “tutto deve essere fatto” in modo che il corridoio del grano possa essere utilizzato.
“Non abbiamo paura. Siamo stati contattati da compagnie che possiedono navi. Hanno detto che sono pronti, se l’Ucraina li lascia andare e Türkiye continua a lasciarli andare, allora tutti sono pronti a continuare a fornire grano”, ha aggiunto.
In precedenza, il Cremlino ha annunciato che la Russia ha sospeso la sua partecipazione all’Iniziativa per i cereali del Mar Nero, che sarebbe scaduta lunedì.
L’accordo, firmato inizialmente nel luglio dello scorso anno a Istanbul da Türkiye, Onu, Russia e Ucraina, mirava a riprendere le esportazioni di grano dai porti ucraini. Queste esportazioni erano state interrotte a seguito della guerra russo-ucraina iniziata nel febbraio 2022.
Il 18 maggio l’accordo è stato prorogato per altri 60 giorni, garantendo la continuazione delle esportazioni di grano ai sensi dell’accordo.