
(AGENPARL) – ven 14 luglio 2023 Nando Orsi, opinionista Sky ed ex portiere, è intervenuto nel corso della trasmissioneForza Napoli Sempre, condotta da Dario Sarnataro, in onda suRadio Marte:“Con Mauro Meluso abbiamo esordito insieme in serie A, un Lazio-Avellino dell’83 dove lui ha fatto due gol. Lo conosco e l’ho conosciuto da ragazzo; è una persona per bene. L’ho anche visto nel suo percorso da ds e lui è un direttore di campo nel senso che i giocatori li ha sempre osservati per poi scegliere. Meluso ha cominciato dal basso ed ora è arrivato in alto e mi sembra che la scelta del Napoli sia in linea con quella fatta otto anni fa con Giuntoli quando lo prese, sconosciuto, dal Carpi per poi farlo crescere. Il percorso di Meluso, però, è differente da quello di Giuntoli. Mauro è più esperto se consideriamo 8 anni fa come era Giuntoli.Con Meret e Gollini il Napoli ha sistemato molto bene il reparto porieti. Meret ha dimostrato di meritare la titolarità ed ha fatto un campionato meraviglioso. Gollini è arrivato con grande entusiasmo e nelle partite che ha giocato ha dimostrato di avere grande sicurezza.Zielinski tra Napoli, Lazio e Arabia? Il polacco si gioca le carte dell’ultimo anno per andare via a scadenza o rinnovare e poi si tratta di un calciatore molto forte. Stiamo parlando di un giocatore che potrebbe essere titolare in squadre molto importanti del panorama europeo. Quindi se rimane è un valore aggiunto. L’importante è capire come rimane, con quale contratto e d’altra parte lui si sta giocando la partita dell’ultimo contratto importante. Quindi non so se rinnoverà o se giocherà ad un anno dalla scadenza”
L’avvocatoDario Canoviè intervenuto a”Marte Sport Live – tiro al bersaglio”, condotto da Francesco Marciano suRadio Marte:“Il calcio sotto scacco degli arabi? Non ci sono possibilità per darsi una regolata, questo significa un altro campionato che ha potere, un Paese che ha soldi illimitati e che addirittura sta portando giocatori via dalla Premier, siamo messi male. Cominciamo a vedere un grande giocatore come Milinkovic-Savic che può ancora tranquillamente dire la sua, potrebbe giocare in Premier; eppure, decide di andare in Arabia Saudita, leggo di Zaniolo e, mio giudizio personale, farebbe pure bene ad andarci, non ho mai creduto in lui, se c’è qualcuno così ricco disposto a dargli tutti questi soldi meglio che ci vada. Ad ogni modo, se penso anche che Zielinski può andare lì invece di misurarsi in altri club, diventa difficile per tutti competere con gli arabi. Di giorno in giorno saranno i calciatori a decidere di non giocare più veramente, perché in quel campionato si fanno solo le figurine Panini. Il calcio italiano degli anni Ottanta-Novanta invece era il numero uno al mondo, ricordo che in Argentina tutti volevano venire a giocare in Serie A, oggi non è più così. Mi auguro solo una cosa: qualche volta non tutti i mali vengono per nuocere, spero che questo porti le squadre italiane ad investire sul calcio giovanile, sono ancora convinto ci siano giovani di talento perché non hanno la possibilità di mostrare le loro doti. Ci sono squadre come l’Atalanta, l’Empoli, l’Inter, la Roma, che hanno tratto frutti più che ottimi dal settore giovanile, la Lega Calcio e la Federazione hanno fatto troppo poco. Ieri ho visto il nuovo campo di allenamento del Psg, una cosa meravigliosa. Lì non possono non crescere i giovani. I sobborghi di Parigi sono un po’ come lo erano le favelas brasiliane, se attrezzi un centro di allenamento come quello del Psg, investi sul futuro della società e, volendo, togli dalla strada molti ragazzi. L’Atalanta manda in giro per la Lombardia dei pullman per portare i bambini dalla scuola all’allenamento e poi a casa e dico di più: se non raggiungono risultati nella didattica, non li fanno più giocare.Osimhen? Non credo che il Psg voglia spendere 200 milioni, certo se dovesse partire Mbappè il club avrà bisogno di sostituirlo e a quel punto potrebbe anche avvicinarsi a quella cifra.Mauro Meluso? Un mese fa mi chiesero un consiglio come ds al Napoli. Io indicai il suo nome, mi fa molto piacere perché lo ritengo uno dei ds più seri, competenti e perbene del calcio italiano. Lo conosco da tanti anni, ho la fortuna di essergli amico. Per me esistevano due candidati ideali per il Napoli: uno era proprio Meluso, l’altro era Tare, ma per via del suo carattere “spigoloso” forse avrebbe avuto qualche frizione di troppo con il presidente De Laurentiis…”.