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(AGENPARL) – ven 14 luglio 2023 COMUNICATO STAMPA
14 LUGLIO 2023
MANODOPERA: IL 55% DELLE IMPRESE PADOVANE
NON TROVERÀ I LAVORATORI DI CUI HA BISOGNO
In un contesto di piena occupazione, mancano i lavoratori. Un tema che si lega a doppio filo con
quello dell’immigrazione da governare, come evidenziato dal Presidente di Confapi Padova Carlo
Valerio. L’allarme non è nuovo, ma assume proporzioni sempre più rilevanti nel territorio padovano
e veneto. Fabbrica Padova, centro studi di Confapi, ha incrociato i dati più significativi messi a
disposizione da Veneto Lavoro e Unioncamere-ANPAL (Sistema Informativo Excelsior), fotografando
nei numeri una situazione che sempre più imprenditori lamentano. Eccoli:
Nei primi cinque mesi del 2023 il mercato del lavoro veneto ha fatto registrare un
incremento di 64.400 posti di lavoro dipendente. Si tratta del miglior risultato degli ultimi
cinque anni per il periodo gennaio-maggio.
Anche la domanda di lavoro risulta la più sostenuta dal 2019 a oggi, con 281.400 assunzioni
complessive, in crescita del +2% rispetto all’analogo periodo del 2022 e il rafforzamento
della domanda di lavoro è più marcato per gli stranieri (+8%).
Saldo positivo ma contenuto a Padova, dove i primi cinque mesi dell’anno hanno fatto
registrare 5.700 posizioni di lavoro in più rispetto allo stesso periodo del 2022.
Nel trimestre luglio-agosto-settembre le imprese padovane hanno previsto entrate per
23.360 figure professionali.
Numero che sale a 141.560 allargando la prospettiva al Veneto, in cui il 18% delle imprese
dichiara di aver previsto assunzioni.
E, tuttavia, siamo sempre lì: nel 55,3% dei casi le imprese padovane non riusciranno a
inserire nel proprio organico le figure di cui hanno bisogno, una difficoltà denunciata, sia
pure con percentuali diverse, pressoché in ogni settore.
La difficoltà a reperire le figure richieste sale al 62,2% se l’azienda cerca dirigenti e
professioni con elevata specializzazione e tecnici.
Scende al 45,7% per impiegati, e per professioni commerciali e nei servizi.
Risale a un drammatico 68,3% per operai specializzati e conduttori di impianti e macchine.
Ma anche per le professioni non qualificate il problema esiste, perché nel 41,2% dei casi le
imprese lamentano la difficoltà nel reperire personale generico.
Diego Zilio