[lid] – ‘Sono in contatto regolare con il presidente Aleksandar Vucic. Sono pronto per incontrare. Siamo preoccupati per le crescenti tensioni in Kosovo’, afferma Jens Stoltenberg.
Martedì il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha dichiarato di essere disposto a incontrare il presidente serbo Aleksandar Vucic per disinnescare le tensioni in Kosovo.
Stoltenberg ha fatto le osservazioni durante una conferenza stampa prima dell’inizio del vertice NATO di due giorni a Vilnius, capitale della Lituania.
“Sono in contatto regolare con il presidente Aleksandar Vucic. Sono pronto a incontrarmi. Siamo preoccupati per le crescenti tensioni in Kosovo. Esortiamo le parti a ridurre l’escalation e ad astenersi dall’intraprendere qualsiasi azione che possa aumentare ulteriormente le tensioni nella regione”, Stoltenberg ha detto.
I leader dell’alleanza militare di 31 membri si stanno incontrando per discutere della guerra in Ucraina, dell’adesione della Svezia alla NATO e dei passi per rafforzare la difesa e la deterrenza del blocco.
Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha dichiarato la scorsa settimana in una conferenza stampa che chiederà un incontro urgente con Stoltenberg e solleciterà il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a discutere la situazione in Kosovo.
Vucic vuole informare Stoltenberg su cosa può fare la Serbia per allentare le tensioni, ha aggiunto Vucic.
Dopo le elezioni di aprile nel nord del Kosovo, l’UE ha affermato che la bassa affluenza alle urne tra i serbi non ha fornito ai comuni soluzioni politiche a lungo termine.
I serbi di etnia protestano contro l’elezione dei sindaci albanesi dalla fine di maggio.
Il 30 maggio, la NATO ha deciso di inviare altre 700 truppe alla Kosovo Force (KFOR), la missione di mantenimento della pace guidata dall’alleanza in Kosovo, dopo che 30 dei suoi soldati sono rimasti feriti durante i disordini. Un contingente di truppe turche era tra i rinforzi.
Il Kosovo e la Serbia devono raggiungere un accordo definitivo e risolvere le loro controversie per procedere con la loro integrazione nell’UE.
Quando Pristina ha dichiarato la sua indipendenza 15 anni fa, la maggior parte degli Stati membri delle Nazioni Unite, inclusi Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania e Türkiye, l’hanno riconosciuta come un paese separato dalla Serbia, ma Belgrado continua a considerarla come suo territorio.