
(AGENPARL) – gio 06 luglio 2023 Luca Marchetti, giornalista di Sky Sport, è intervenuto a Forza Napoli Sempre, condotto da Gianluca Gifuni, su Radio Marte: “Credo che il Napoli non debba aver paura di nessuno, nemmeno del City. È vero che mancano Giuntoli, Spalletti e Kim, ma la rosa a disposizione di Garcia è identica all’anno scorso. Bisogna sostituire un solo giocatore, Kim, ma rimane un’ossatura, una consapevolezza e una grande qualità. Il presidente ha manifestato l’intenzione di non cedere Osimhen e ci sono dei contatti in essere per trattenerlo, Kvara non và via, c’è la volontà di rinforzare e puntellare una rosa che lo scorso anno è stata straordinaria. Certo bisognerà capire quali saranno le idee nuove di Garcia, che tipo di cambiamenti verranno fatti. Ma il Napoli, per me, parte per difendere il titolo nel miglior modo possibile. Ad oggi le concorrenti più importanti del Napoli sono la Lazio e l’Inter che sta costruendo una squadra con velocità ed un’idea ben precisa. Le altre forse sono un po’ in ritardo ma siamo appena al 6 di luglio. Credo che il ruolo di direttore sportivo sia un ruolo importantissimo e si lavora di gruppo con lo scouting. Micheli secondo me è un ottimo dirigente, ha dimostrato durante la sua carriera di avere delle ottime conoscenze calcistiche, degli ottimi rapporti in tutto il mondo e quindi non sarei preoccupato, a prescindere. Il ruolo del direttore non si limita al mercato ma è anche quello di gestire società, squadra, rapporti, allenatore, insomma un ruolo molto complicato. La questione Osimhen potrebbe molto dipendere da Mbappé, soprattutto dopo le dichiarazioni del presidente del PSG che gli ha detto prendere o lasciare, quella è la porta. E per sostituire Mbappé è chiaro che il PSG penserebbe ad Osimhen. Al momento credo non si sia mosso nulla. Per un’eventuale sostituzione del nigeriano io ritengo che sia presto ma anche che il Napoli sia pronto a prescindere. Comunque, secondo me, il sostituto di Osimhen non sarà paragonabile all’attaccante del Napoli. Poi, storicamente, il Napoli ha dimostrato che ogni volta che è andato via un attaccante ne ha preso uno migliore. Quindi le soluzioni si trovano. La cosa importante è non pensare di reinvestire tutti i soldi guadagnati dalla vendita di Osimhen per acquistare il nuovo attaccante, altrimenti ti tieni Osimhen. Bisognerà trovare il nuovo Osimhen”.
Gigi Cagni, allenatore, è intervenuto a Forza Napoli Sempre, condotto da Gianluca Gifuni, su Radio Marte: “Tatticamente innovazione nel calcio non ce n’è mai stata. L’innovazione c’è stata sotto l’aspetto mentale e fisico. Gli atleti sono diventati più intensi ed il calcio ha acquisito più ritmo. Aumentando la velocità, però, la tecnica dei singoli calciatori è diminuita. Secondo me il problema è che la tattica sia diventata una scienza ed i giocatori siano diventati degli automi senza fantasia. Cioè hanno trasformato la tattica nella cosa più importante e sembra che senza la tattica non si possa più giocare. Per me, invece, prima hai bisogno di giocatori bravi tecnicamente e poi arriva la tattica. La tattica ha limitato il talento dei calciatori. Io ricordo Insigne, che ho visto da ragazzo, alla fine gli hanno tolto quelle che erano le sue qualità negli ultimi 30 metri. Con il calcio che è diventato molto più atletico la fase difensiva la devono fare tutti i giocatori. Quindi se fai un sistema di gioco come il 4-3-3 e puoi contare su giocatori che hanno gamba per poter fare i 50 metri, glieli fai fare perché così vinci. Il Napoli l’anno scorso ha massacrato tutti sulle fasce laterali e Osimhen ha potuto fare quello che ha fatto. Il 4-3-3 è unico, non ci sono differenze tra quello che applica un allenatore rispetto ad un altro. O vai sulle fasce laterali e crossi o vieni all’interno, con giocatori di qualità, e scambi tirando da fuori. In questo Napoli le ali sono importantissime e fortificano anche l’attaccante che, magari, è già forte di suo. Devi avere un attaccante che quantomeno sia bravo nei 16 metri. Poi se è bravo anche nei 50 metri, come Osimhen, allora hai l’attaccante più forte che oggi c’è in Europa”.
Enrico Fedele è intervenuto a Marte Sport Live, condotta da Emanuela Castelli, su Radio Marte: “Calendario del Napoli? Il Napoli ha le prime dieci partite abbordabili, un inizio e una fine campionato che si adattano ad un ruolo di primo piano. L’unica cosa che un po’ mi preoccupa è che vedo il Napoli ancora un po’ in ritardo anche se c’è già un’ossatura consolidata. Si attende di capire il futuro di Osimhen: se Mbappe lascerà il PSG, potrebbe arrivare un’offerta importante per il bomber nigeriano proprio da parte dei francesi. Con Osimhen il Napoli si candida alla vittoria del campionato: le altre si stanno, ad oggi, indebolendo. Bisogna tenere d’occhio l’Inter, che ha una buona rosa.
Kilman all’altezza di Kim? Penso che i 40 milioni richiesti dal Wolverhampton siano troppi, nonostante sia un buon centrale di difesa. Kilman o Le Normand? Lo spagnolo mi sembra maggiormente votato all’impostazione. Lozano e Politano, chi dovrebbe trattenere il Napoli? Lozano costa tanto: ha un ingaggio di circa 4 milioni annuali, inoltre non è continuo, alterna partite in cui fa la differenza a partite in cui sembra rilassarsi. Politano garantisce maggiore copertura sulla fascia. Molto dipende dai risvolti dell’affare Osimhen, che chiariranno le necessità dell’attacco azzurro. Garcia? L’allenatore ha avuto grande entusiasmo nell’esperienza romana, poi si è un po’ adagiato in esperienze vissute in un calcio non di primissimo piano. Ora deve ritrovare quella ferocia agonistica che pure gli appartiene. Raccogliere l’eredità di Spalletti non è facile, per lui come non lo sarebbe stato per nessuno, perché se non vinci il campionato parte della piazza penserà che con Spalletti il Napoli l’avrebbe vinto. Il gioco di Garcia, storicamente, è più di attesa e ripartenza rispetto a quello del tecnico di Certaldo. Maxime Lopez nel centrocampo del Napoli? È un giocatore poco fisico, per me i centrocampisti dovrebbero essere dotati di una fisicità imponente, che in un campionato lungo come quello italiano fa la differenza. I 7 milioni offerti ad Osimhen avrebbero potuto essere offerti a Kim? No, Kim è un giocatore indispensabile, come Lobotka, mentre Osimhen è un giocatore determinante: per me il Napoli fa bene a provare a trattenere il bomber, che fa la differenza. Napoli senza un nuovo DS ufficiale? Questa è una questione seria: per gestire una squadra di calcio c’è bisogno di artigiani, che creano la base dei successi della proprietà. Gli umori dello spogliatoio, i malumori, il profumo dell’erba solo chi c’è stato dentro può capire e conoscere, cosa fondamentale per risolvere eventuali problemi. Ognuno deve avere il proprio ruolo”.
Francesco De Core, direttore de “Il Mattino”, è intervenuto a Marte Sport Live, condotta da Emanuela Castelli, su Radio Marte: “La Coppa d’Africa creerà un pericolo per il percorso del Napoli? Impossibile immaginare adesso le priorità rispetto al calendario: bisogna capire come ci arriveranno le varie squadre. Piuttosto è da augurarsi che il Napoli faccia una buona partenza, confermandosi subito al livello dello scorso anno. Il gioco di Garcia è meno spettacolare di quello di Spalletti, anche se i giocatori di qualità del Napoli resta e si continueranno a vedere nelle cose in campo. Dicembre di fuoco per gli azzurri? Le trasferte di Champions a ridosso di big match sono senz’altro un tema ma, come ha detto Garcia, il Napoli ha il vantaggio di giocare in casa 5 partite su 6 dopo gli incontri della massima competizione europea.
Arrivare in fondo alla Champions è uno degli obiettivi dichiarati da De Laurentiis, obiettivo abbordabile lo scorso anno, quando poi il Napoli è uscito anzitempo e per gli episodi che conosciamo. L’addio di Giuntoli non deve preoccupare: il Napoli ha uno staff di primo livello, e saprà reagire alla partenza del direttore sportivo. Non sappiamo se il patron del Napoli lo sostituirà oppure no. Al momento è Micheli ad occuparsi del mercato, è da anni un punto di riferimento per il calciomercato del Napoli. Lozano, Politano, Zielinski, chi trattenere? A me piace molto Zielinski. Se per Lozano arriveranno offerte, le prenderei in considerazione. Politano si è adattato bene alle richieste di Spalletti, anche se tra alti e bassi. Anche il polacco non è continuo ma ha grande classe: è seguito dalla Lazio ma l’affare non è semplice. Il mercato italiano è afflitto dalle problematiche che conosciamo: non circolano tanti soldi.
È fondamentale che il Napoli si doti di due squadre, ovvero di ‘seconde linee’ che siano all’altezza, se vuole restare competitivo su tutti i fronti”.