(AGENPARL) - Roma, 5 Luglio 2023(AGENPARL) – mer 05 luglio 2023 SEGRETERIE TERRITORIALI – AZIENDALI – RSU GIOVANNI XXIII
“A.O.U. “POLICLINICO – GIOVANNI XXIII”
Bari, lì 28 giugno ’23
Al Sig. Prefetto della Città di Bari
Al sig. Sindaco della Città di Bari
E, p.c.
Al dott. Michele Emiliano, Presidente della G.R. della Puglia
Al dott. Rocco Palese Assessore alle Politiche della salute
Al dott. Giovanni Migliore Direttore Generale A.O.U. Policlinico –
Giovanni XXIII
Alla dott.ssa Rosa Porfido, Direttore Sanitario A.O.U. Policlinico
Giovanni XXIII
Al Prof. Alessandro Dell’Erba, Direttore U.O. Gestione del Rischio
Clinico – A.O.U. Policlinico – Giovanni XXIII
Ai Sigg. Direttori delle UU.OO. A.O.U. Policlinico – Giovanni
XXIII
Ai Lavoratori dell’A.O.U. Policlinico – Giovanni XXIII
Oggetto: Esposto: Sicurezza delle cure nell’Azienda Ospedaliera
Universitaria Policlinico – Giovanni XXIII
Illustri,
segnaliamo alla V/attenzione, la precaria e insostenibile condizione in
cui oggigiorno si trova l’A.O.U. Policlinico – Giovanni XXIII°, a nostro avviso
incapace di garantire in ogni sua articolazione funzionale ai cittadini utenti
prestazioni sanitarie in sicurezza.
È quotidiana la segnalazione formale e circoscritta alla direzione
sanitaria dell’A.O.U., a cura anche dei direttori delle UU.OO di puntuali
disservizi che minano significativamente la qualità delle cure erogate agli
utenti.
Laconica è la ripetuta “litania” cui ricorre la Direzione Strategica
dell’A.O.U. che a fronte delle segnalazioni di ripetuti disservizi che incidono
sulla qualità delle prestazioni sanitarie, si dichiara impotente a trovare
soluzioni risolutive. “Arrangiatevi!”: la risposta più usata dal “management
aziendale” confinato nella sua impotenza ad assumere il ruolo di
organizzazione e coordinamento delle attività amministrative e sanitarie
proprie che, per ordinamento, devono imperativamente essere improntata
a criteri di qualità e soprattutto di sicurezza.
La causa predominante dei disservizi quotidiani è la documentata
carenza numerica del personale sanitario, primi tra tutti Infermieri,
Ostetriche, Tecnici Sanitari, e figure di supporto dell’assistenza (OSS e
ausiliari), cui si aggiunge una indefinita collocazione funzionale del
personale non sempre coerente con il profilo professionale di riferimento e
l’alta percentuale di personale con prescrizioni lavorative
Accade che in tutte le UU.OO. si ha difficoltà concreta nell’attuare atti
e prestazioni sanitarie conformi alle procedure stabilite dall’ordinamento.
Viepiù che l’ignaro utente/cliente non viene correttamente informato
delle evidenti carenze organizzative della struttura e della mancata
possibilità di attuazione delle procedure cliniche che l’ordinamento impone
per rispondere al suo bisogno di salute e dei rischi cui potenzialmente è
assoggettato.
Abbiamo documentato alla direzione Strategica dell’A.O.U., con
numerose dettagliate note, (ci siamo abituati a non ricevere risposta), diverse
situazioni in cui le prestazioni sanitarie sono “arrangiate” non potendo essere
eseguite nel rispetto delle norme sulla sicurezza delle cure.
Esemplificando e in breve sintesi, facciamo rilevare sommessamente
– Nella U.O. di Nefrologia e Dialisi per i servizi interni ed esterni,
(ordinari, in urgenza e domiciliari) che eroga e per la sua dimensione
organizzativa dispone di un numero di personale Infermieristico e
di supporto fortemente al disotto della soglia minima di dotazione
organica prevista dalla legge, dalle delibere di G.R. e dai protocolli
operativi definiti per la disciplina da accordi regionali e dal
regolamento nazionale e regionale sulla dotazione di accreditamento
sanitario.
– Nella U.O. Medicina d’Urgenza è da mesi che si rileva una situazione
di “overcrowding”, accompagnato dalla carenza di posti letto per lo
smistamento in aree dedicate dei cittadini ospitati, che sta
determinando per gli utenti e per il personale una evidente e
misurabile situazione di elevato rischio.
– Nella U.O. di Ostetricia e Ginecologia Infermieri e Ostetriche confusi
nei ruoli tra il reparto di degenza, la sala parto e il quartiere
operatorio senza garanzia di presenza delle Ostetriche nei percorsi
nascita dedicati. Nell’unità di degenza il turno notte è privo di
Ostetriche. Attività di sala operatoria frenetica in urgenza con una
insostenibile carenza di Operatori Socio Sanitari e quindi di
erogazione alle ricoverate dei servizi domestico alberghiere.
– Nella U.O. di Radiodiagnostica, Cardiologia Universitaria e altre
UU.OO. sono completamente disattese nell’attuazione pratica le
norme igienico sanitarie prescritte per l’esecuzione negli ambienti
diagnostici delle prestazioni sanitarie L’esiguità del personale di
supporto (Operatori Socio Sanitari) costringe a sommarie e fugaci
azioni di santificazione ambientale mai in linea con le prescrizioni
standard di legge che sono imprescindibili per garantire la
sicurezza delle cure ed evitare l’insorgenza di infezioni ospedaliere.
Vi è più che i Medici responsabili sottraggono alle unità di degenza
il personale OSS aggravando oltremisura il rischio di deficitarie
condizioni igieniche.
– Nella U.O. di Urologia Universitaria per formale dichiarazione del
responsabile Prof. Ditonno. Omissis … è compromessa l’attività
assistenziale e le tempistiche nella preparazione dei candidati ai
trapianti di rene …
– La U.O. di medicina d’urgenza del P.O. “Pediatrico” spesso teatro di
episodi di violenza non dispone di Infermieri e OSS a sufficienza per
garantire i turni nelle 24 ore;
– La U.O. di Urologia del P.O. pediatrico viene chiusa
temporaneamente interrompendo significativamente un pubblico
servizio per l’utenza più fragile;
– Nelle Sale Operatorie diventa una impresa garantire la correttezza
delle procedure;
– Nella U.O. di Neurologia ridotti i posti letto per il periodo delle ferie
– I pazienti ospiti della Stroke Unit con 12 P.L. (alta intensità di cure)
contrariamente a tutta letteratura sulla sua dotazione organica,
assistiti da 2 Infermieri e un OSS per turno.
– Nella U.O. di Medicina Interna Universitaria “G. Bacelli” ….
– Nelle UU.OO. di Chirurgia …
– Nell’Unità di Pediatria Ospedaliera del P.O. Giovanni XXIII° …
– E altre …1
Insomma, la situazione è diventata insostenibile e sta mettendo a
durissima prova il personale, mai come oggi sottoposto a stress psicofisico
con costrizione a lavoro straordinario programmato, anche in continuità con
l’orario di servizio e a deroghe sistematiche ai limiti di attività in regime di
chiamata in pronta disponibilità.
È da irresponsabili, avere conoscenza di quanto accade e girare la testa
dall’altra parte!
Altresì ai lavoratori sono negati i diritti contrattuali sui congedi a vario
titolo ed in particolare alla legittima fruizione di un congruo periodo di ferie
estive che contrattualmente sono un diritto irrinunciabile con la garanzia di
fruizione nell’arco temporale 1 giugno – 30 settembre di 15 giorni consecutivi.
Neppure le sostituzioni per maternità e per malattie, mai interdette
dalla delibera di G.R. sul contenimento della spesa, come anche le
stabilizzazioni del rapporto di lavoro per i contratti a termine previsti dalla
legge vengono attuate.
Si aggiunga la mancata applicazione di una parte considerevole del
contratto di lavoro, in vigenza da oltre un anno e la sistematica concreta
mancata applicazione degli accordi sottoscritti per gli istituti contrattuali
vigenti (mensa, quote economiche di produttività ecc.)
Insomma, l’A.O.U. Policlinico – Pediatrico è un’azienda sanitaria alla
deriva sotto tutti i punti di vista, con manager muti e fantasmi adoperati per
altre egocentriche rappresentanze.
A fronte di quanto su esplicitato per linee generali,
esemplificazione di alcune situazioni descrittive di alcune delle tante UU.OO.
la direzione strategica dell’A.O.U. evita qualsiasi forma di confronto con le
rappresentanze sindacali, anche quelle in obbligo contrattuale, preferendo
un insistito arrogante silenzio.
Si è certi che Direttori delle UU.OO. A.O.U. Policlinico – Giovanni XXIII
vorranno esprimere le loro valutazioni e considerazioni su quanto
rappresentato dalla scrivente ed unirsi alle scriventi OO.SS. nel pretendere
modelli e dotazioni organiche di personale sufficiente a garantire la
sicurezza delle cure erogate.
Con la presente, atteso la situazione descritta, abbiamo riportato per
senso di responsabilità esempi per linee generali delle criticità in cui versa
l’A.O.U. al fine di evitare allarmi e sfiducia nei cittadini per le cure loro
erogate e chiediamo alle SS.LL., per gli ambiti di competenza/responsabilità
e autorità che rivestite, in ambito sanitario un incontro ove poter esplicitare
“de viso” i dettagli delle situazioni inenarrabili descrittive della gravità della
situazione rappresentata.
Preavvertiamo che in difetto saremo costretti a confrontarci con la
stampa allestendo una conferenza stampa e una iniziativa di mobilitazione
dei dipendenti a sostegno della sicurezza delle cure ai cittadini e della dignità
contrattuale e professionale dei lavoratori dell’A.O.U. Policlinico – Giovanni
XXIII°
FP CGIL – CISL FP – UIL FPL –
FIALS – NURSIND – RSU