[lid] – E’ palese che le Rivoluzioni possono essere buone come possono essere cattive.
Ad esempio la rivoluzione buona è stata quella del 1776 che fece nascere l’America.
Altre non sono state così buone come quella russa del 1917 che ha portato l’Unione Sovietica, il Patto di Varsavia, i gulag e la Guerra Fredda, che sebbene possa essere stata “fredda”, ha comunque provocato la morte di 100 milioni di persone innocenti .
La frase di Indro Montanelli la dice lunga: “Come dissi scherzando a Nilde Iotti quando venne a trovarmi al Giornale, tenevo una vecchia icona di Stalin perché è il comunista che ammiro di più: quello che ha fatto fuori più comunisti.”
Ora le notizie delle migliaia di mercenari diretti a Mosca per prendere il governo da Vladimir Putin sono state a dir poco inquietanti e anche a dir poco sospette perché se qualcuno in Occidente stava esultando che la Wagner stava togliendo le patate dal fuoco per conto di altri, bisogna ammettere che non tutto quello che si vedeva poteva apparire a prima vista vero.
Apparentemente, la crisi è iniziata prima dello scorso fine settimana, quando le unità del gruppo Wagner, erano rimaste impantanate in un campo minato in Ucraina, un campo minato creato dalle forze federali russe. E quando Wagner ha chiesto aiuto per districare i loro combattenti, presumibilmente le forze regolari russe hanno bombardato e lanciato razzi contro Yevgeny Prigozhin e le unità della Wagner.
In questo modo sono state gettate le premesse di un conflitto più ampio tra le truppe mercenaria e il governo di Mosca per il quale stavano combattendo.
Tutto ciò è avvenuto dopo mesi di accuse lanciate avanti secondo cui il Ministero della Difesa russo non stava sostenendo e rifornendo i mercenari di Prigozhin, specialmente durante la sanguinosa battaglia per prendere e tenere la città ucraina di Bakhmut, e l’incidente del campo minato è stato apparentemente l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Di conseguenza, l’ ex ristoratore ha ordinato ai suoi uomini di ritirarsi dalla zona di guerra che è l’Ucraina e dirigersi verso la capitale russa.
Ma la marcia era davvero per sostituire il regime di Putin?
Come ci ha avvertito Winston Churchill , la Russia è “un enigma avvolto in un mistero all’interno di un enigma”.
Aggiungete a ciò la saggia regola del visconte Slim che ci dice che tutti i rapporti iniziali dal campo di battaglia sono sbagliati e che dovremmo scavare più a fondo per trovare la verità.
Aggiungere una frase di Sun Tzu “Nell’operazione militare vittoriosa prima ci si assicura la vittoria e poi si dà battaglia. Nell’operazion emilitare destinata alla sconfitta prima si dà battaglia e poi si cerca la vittoria.”
Vediamo ora perché i conti non tornano.
In primo luogo, c’è la questione dei numeri.
Lo stato attuale delle capacità militari della Federazione Russa conta ancora più di un milione di uomini in uniforme . Per non parlare degli oltre 2 milioni di riservisti, più la Guardia Nazionale di recente creazione, istituita da Putin e a lui direttamente subordinata per essere utilizzata proprio in un’eventualità come un vero colpo di stato.
Il Gruppo Wagner, d’altra parte, può contare su un massimo assoluto di 25.000 combattenti assetati di sangue , molti dei quali ex detenuti rilasciati per diventare berserker di prima linea che potrebbero eseguire missioni negabili per il Cremlino.
I mercenari di Wagner sono malvagi, feroci e leali al loro Capo, ma 25.000 contro oltre un milione, o 3 milioni se tutte le forze federali sono mobilitate mi sembra piuttosto azzardato fare un ragionamento di Golpe? Oppure stiamo ipotizzando che Prigozhin – e tutti i suoi uomini – siano improvvisamente diventati tutti matti e per di più si vogliono suicidare?
In secondo luogo, il linguaggio del presunto Colpo di stato era, diciamo solo molto “strano”?
Se stai ‘marciando per la giustizia’ militarmente nella Capitale, allora è chiaro che stai cercando di effettuare un cambio di regime, la decapitazione della vecchia guardia esistente. Ma le dichiarazioni militanti di Prigozhin non includevano un nome: Putin. I pronunciamenti ufficiali lanciavano invettive al ministro della Difesa e al capo di stato maggiore, Valery Gerasimov. Prigozhin credeva davvero di poter affrontare la potenza dell’esercito russo e Putin sarebbe stato d’accordo? Che avrebbe solo guardato? O c’era un’altra ragione per cui il presidente non è stato preso di mira per nome?
In terzo luogo, perché il capo della Wagner si è improvvisamente dimesso?
Se le forze mercenarie avevano davvero avuto così tanto successo da catturare un centro di comando regionale e attraversare la linea amministrativa dell’Oblast di Mosca in soli 2 giorni – come i media mainstream hanno riportato così senza fiato – perché l’improvviso voltafaccia, e la decisione di ritirarsi?
Se stai vincendo, vinci e basta. Giusto? E se stai vincendo e il “nemico” non ha fatto concessioni, non dovresti davvero voltarti e scappare.
Poi c’è la risposta di Putin al “golpe” e l’ubicazione delle unità Wagner oggi.
Nonostante al mondo fosse stato detto che si trattava di “banditismo” e di “un crimine contro lo Stato”, con i mercenari della Wagner che stavano ancora marciando, Putin ha dichiarato che i membri delle unità che si sarebbero mosse contro Mosca non sarebbero stati perseguiti.
Più che strano, specie detto da l’uomo in questione (Putin) che non si pone problemi ad avere giornalisti assassinati e ufficiali dell’intelligence sleali avvelenati con il polonio.
In altre parole Putin che dice improvvisamente ai golpisti che se ne possono andare liberi? Mah. Non ha senso. Nessun senso.
In quarto luogo. Arriviamo al luogo in cui si trovano i mercenari ribelli di Pregozhin.
Apparentemente i rivoluzionari falliti del gruppo Wagner sono ora tutti in Bielorussia, protetti nientemeno che da Alexander Lukashenko .
Ora la maggior parte delle persone non avrà idea di dove sia la Bielorussia per non parlare del suo Presidente. Ma se si vuole valutare se ciò che abbiamo sentito dall’Europa orientale su questo presunto colpo di stato sia credibile o meno, è essenziale sapere almeno questo: Alexander Lukashenko è un essere umano anche più spietato dell’ex colonnello del KGB Putin.
Un dittatore non ricostruito , governa l’ex Repubblica Sovietica con il pugno di ferro e ha completamente subordinato la nazione ai bisogni e ai desideri del Cremlino.
A questo punto la domanda sorge spontanea: perché il lacchè più leale di Vladimir Putin dovrebbe ospitare e proteggere coloro che hanno cercato di rimuoverlo violentemente?
Quindi che cosa è successo davvero lo scorso fine settimana?
Francamente risulta impossibile attualmente indovinare cosa sia realmente successo.
Tuttavia, se sei un presidente paranoico che si sente minacciato da coloro che ti circondano ma non sei sicuro di chi sia leale e chi sia un potenziale traditore, quale modo migliore per stanare i tuoi nemici nascosti se non chiedere a un fedele subordinato di inscenare un falso colpo di stato e vedere chi decide di partecipare o semplicemente di non fare nulla?
Nel frattempo, valgono solo le parole di Churchill sulla Russia.
Ma soprattutto valgono le notizie come già anticipato da Agenparl che “Wagner potrebbe organizzare un attacco a sorpresa contro l’Ucraina dalla Bielorussia, avverte l’ex capo dell’esercito britannico” nonchè quella di ieri secondo la quale il “Gruppo di mercenari Wagner costruiscono un campo paramilitare in Bielorussia, secondo le immagini satellitari”.