
(AGENPARL) – lun 26 giugno 2023 CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – «Rischiamo di penalizzare il piccolo commercio
impoverendo, di fatto, l'economia locale. Mentre i lungimiranti puntano
sulla rigenerazione urbana, l’insediamento di un centro commerciale fuori
dall’abitato è una scelta anacronistica, che non ha più ragione di esistere
e che mina le basi delle nostre città e dei nostri borghi. Vale anche per
Castiglione della Pescaia» Confesercenti e Ascom Confcommercio intervengono
sulla variante al regolamento urbanistico dell’area ex Paoletti via del
Padule a Castiglione della Pescaia.
Le due associazioni di categoria che rappresentano gli esercenti hanno
infatti presentato alcune osservazioni in Comune.
Tra le contestazioni che le due associazioni hanno fatto a nome dei propri
soci, e più in generale del tessuto commerciale locale, c'è che la
necessità di decongestionare il centro storico sia attuata «con la
delocalizzazione di funzioni commerciali in area più periferica. Questo
obiettivo, se raggiunto, in realtà, penalizzerebbe il piccolo commercio,
ecosistema importante dell’economia locale».
«Le piccole imprese del commercio al dettaglio sono fondamentali per la
località, fanno parte del tessuto sociale e contribuiscono direttamente
alla prosperità, all’inclusione e al benessere dei cittadini, residenti e
non residenti, alla vita culturale locale e al patrimonio del paese, mentre
il potenziale deterioramento del commercio locale contribuisce al degrado
sociale, economico e fisico del centro urbano» proseguono i direttori di
Confesercenti e Confcommercio *Andrea Biondi* e *Gabriella Orlando*.
«L’insediamento di nuovi negozi di vicinato e medie superfici di vendita in
area decentrata e periferica – aggiungono il presidente Confcommercio *Giulio
Gennari *e il presidente di Confesercenti *Giovanni Caso* – non potrà
essere a saldo zero per il tessuto commerciale locale, che ha sino ad ora
garantito servizi adeguati ai cittadini residenti, residenti che, negli
anni, sono progressivamente diminuiti».
Secondo Confcommercio e Confesercenti, se da un lato la rigenerazione
urbana dell'area ex Paoletti è lodevole e da apprezzare specie nella parte
che prevede la realizzazione di un parco verde, parchi pubblici, strade e
piste ciclabili, a preoccupare i rappresentanti degli esercenti è «che
l’insediamento commerciale previsto dal Piano attuativo possa rappresentare
l’embrione, la prima pietra, per la realizzazione di un polo attrattivo di
servizi di pubblica utilità, compresi pubblici esercizi, negozi di vicinato
e medie superfici di vendita alimentari e non alimentari, andando a
delocalizzare il commercio rispetto al centro cittadino, e viste le ampie
metrature a disposizione per la totalità dei lotti, divenire
indirettamente, attraverso stralci successivi, il terzo centro commerciale
della città di Grosseto».
Per questo la richiesta al Comune al sindaco, Elena Nappi, è di una
«revisione delle destinazioni urbanistiche per quanto riguarda alcuni lotti
dell'ex Paoletti quelli in cui dovrebbero sorgere i nuovi insediamenti
commerciali».