(AGENPARL) – mar 13 giugno 2023 Overview del Rapporto e sintesi dei risultati
Alberto Antonietti
Vice Presidente Assoconsult – Area Innovazione e Digitalizzazione
http://www.assoconsult.org
AGENDA
I. Riepilogo del Primo Rapporto Innovazione
II. Premesse alla base del Secondo Rapporto Innovazione
III. Sintesi delle principali evidenze
IV. Conclusioni
L’ANNO SCORSO ABBIAMO INIZIATO UNA SERIE DI STUDI CIRCA
LO STATO DELL’INNOVAZIONE IN ITALIA
❑ L’anno scorso Assoconsult ha pubblicato un primo studio dedicato
all’Innovazione in Italia, con l’obiettivo di inserirsi all’interno del
dibattito sul tema con un proprio punto di vista.
❑ Nella realizzazione dello studio, Assoconsult ha collaborato con il
Centro Studi di Confindustria (CSC) il quale, in collaborazione con
ISTAT, ha contribuito a definire i temi oggetto dello studio e ha
coordinato le attività di ricerca.
❑ Il report, che ha avuto un ottimo riscontro sulla stampa, è stato utilizzato
dai Soci Assoconsult nei meeting di posizionamento con i clienti, ed ha
contribuito a rafforzare le relazioni con Confindustria, le altre
associazioni di categoria e le Istituzioni.
IL SETTORE PRODUTTIVO ITALIANO È «IN MOVIMENTO»: 53% DELLE
IMPRESE ITALIANE È IMPEGNATO IN PROGETTI DI INNOVAZIONE
Finanza
Utilities
Altra
manifattura
in Italy
Commercio
all’ingrosso
Imprese
innovatrici
SETTORE
Chimica
e derivati
Servizi ICT Meccanica,
elettronica
DIMENSIONE
Grandi
Medie
Imprese
non innovatrici
Piccole
TERRITORIO
Nord-est
Nord-ovest
Centro
Fonte: ISTAT, Censimento permanente sulle imprese condotto nel 2019 e riferito agli investimenti in innovazione
nel triennio 2016-2018
Isole
IL MIX DEGLI INVESTIMENTI INNOVATIVI NON È BILANCIATO:
PREVALGONO QUELLI SU ASSET TANGIBILI
Le diverse leve di investimento innovativo
(% su totale imprese innovatrici)
Asset tangibili
Licenze
e software
Formazione
del personale
❑ L’input innovativo di gran lunga più
utilizzato dalle imprese italiane è quello
dell’investimento in asset tangibili, cioè
macchinari, attrezzature, hardware
❑ Gli investimenti intangibili sono
mediamente realizzati da meno della
metà delle imprese
❑ Abbiamo usato queste 4 leve di
investimento innovativo per definire la
complessità di investimento delle
aziende, suddividendole in 4 cluster
(vedi prossima slide)
Fonte: ISTAT, Censimento permanente sulle imprese condotto nel 2019 e riferito agli investimenti in innovazione nel triennio 2016-2018
LE IMPRESE INNOVATRICI SI CARATTERIZZANO IN MEDIA PER
UNA SCARSA COMPLESSITÀ DELLE STRATEGIE INNOVATIVE
LEVE DI INNOVAZIONE
GRADO DI COMPLESSITÀ DELLE STRATEGIE INNOVATIVE
Imprese che attivano 1 delle
4 leve di investimento
Innovatore 1
Imprese che attivano 2 delle
4 leve di investimento
Innovatore 2
Imprese che attivano 3 delle
4 leve di investimento
Innovatore 3
Imprese che attivano 4 delle
4 leve di investimento
Innovatore 4
❑ Asset tangibili
❑ Licenze e software
Il 73% delle
aziende
innovatrici
presenta strategie
innovative poco
complesse
❑ Ricerca e Sviluppo
❑ Formazione del
personale
Fonte: ISTAT, Censimento permanente sulle imprese condotto nel 2019 e riferito agli investimenti in innovazione nel triennio 2016-2018
UN MAGGIOR NUMERO DI INNOVATORI E’ RIUSCITO AD
AUMENTARE IL FATTURATO NONOSTANTE LA PANDEMIA
Incidenza delle aziende che dichiarano di aver
aumentato il fatturato nel trimestre giugno-settembre
2020 vs stesso trimestre del 2019
Differenziale di incidenza per le diverse categorie di innovatori
(delta rispetto ai non innovatori)
(% sul totale imprese)
15,9%
10,6%
Innovatore 1
Non Innovatori
Innovatore 2
Innovatore 3
Innovatore 4
Innovatori
Fonte: ISTAT, Indagine sugli effetti del Covid-19, anno 2020 (sul periodo giugno-settembre 2020)
AGENDA
I. Riepilogo del Primo Rapporto Innovazione
II. Premesse alla base del Secondo Rapporto Innovazione
III. Sintesi delle principali evidenze
IV. Conclusioni
ABBIAMO DECISO DI PROSEGUIRE IL PERCORSO INTRAPRESO CON UN
SECONDO RAPPORTO
Obbiettivi del nuovo rapporto
Focus
❑ Produrre un report verticale e focalizzato su un settore chiave
dell’economia italiana
❑ Settore della
meccanica
❑ Approfondire il tema della sostenibilità, ormai indissolubilmente
legato all’innovazione
❑ Tema della
sostenibilità
❑ Investigare come le aziende percepiscono le società di
consulenza nel contesto dell’innovazione e della sostenibilità
❑ Fornire indicazioni concrete per orientare le aziende verso
percorsi efficaci di innovazione e sostenibilità
❑ Contribuire al dibattito sulle policy di implementazione
dell’innovazione e della sostenibilità con i Policy Maker
ABBIAMO SCELTO LA MECCANICA PERCHÉ SETTORE CHIAVE PER
L’ECONOMIA E ALLO STESSO TEMPO È UNO DEI PIÙ INNOVATIVI
Perché la Meccanica?
Pilastro dell’economia italiana e cuore della
manifattura italiana
❑ Rappresenta il 50% del Valore Aggiunto del
settore manifatturiero (il 8,5% dell’intera
economia).
❑ Conta oltre 1,6 milioni di addetti (secondo in
Europa dopo la sola Germania).
❑ Esporta beni per oltre 240 miliardi (47% del totale
export).
Espressione di innovazione e alta tecnologia
trasversale a tutti i comparti
❑ L’82% della produzione di alta tecnologia
proviene dalla meccanica.
❑ L’80% della produzione della meccanica è di alta
tecnologia.
❑ Innovare nella meccanica ha un impatto di
trasmissione delle conoscenze da monte a valle.
Fonte: elaborazioni Federmeccanica su dati ISTAT. Dati riferiti al 2021.
ABBIAMO DECISO DI FOCALIZZARCI SUL BINOMIO
INNOVAZIONE – SOSTENIBILITÀ
Perché la Sostenibilità?
Competitività /
differenziazione
Purpose
Regulation
Sostenibilità
economica
responsabilizzazione
dell’azienda nei confronti dei
suoi stakeholder e
dell’ambiente
maggior vicinanza ai
bisogni della domanda
(finale o intermedia), sempre
più sensibile ai temi di
sostenibilità
vincoli normativi per ridurre
l’impatto della produzione
e dei consumi
sull’ambiente (es. obbligo
redazione Bilancio di
Sostenibilità entro il 2024)
resilienza/efficienza
derivante dalla transizione
energetica
I CEO si ritengono direttamente
responsabili dell’impatto della loro
azienda sull’ambiente (83%) e
sulle comunità locali (91%).
Il 68% dei CEO identifica i
consumatori come la forza
principale che guida la loro attuale
agenda ESG.
Il 52% dei CEO vede i Governi
come gli stakeholder più influenti
in ambito sostenibilità nei prossimi
5 anni.
Il 49% dei CEO hanno già iniziato
la transizione verso modelli di
business basati sull’economia
circolare.
Fonte: (1) United Nations Global Compact Report 2023 (Accenture CEO Study)
ABBIAMO DEFINITO UN FRAMEWORK TEORICO CHE IDENTIFICASSE I
PILASTRI DELL’INNOVAZIONE APPLICATA ALLA SOSTENIBILITÀ
INNOVAZIONE
Operations
Prodotto/
Servizi
Supply-chain
(Asset Produttivi,
processi, IT,
ecc.)
Distribuzione
Marketing &
Sales
Servizi post
vendita
ECONOMIA CIRCOLARE
TRANSIZIONE ENERGETICA
SOCIAL & GOVERNANCE
SOSTENIBILITÀ
LA COLLABORAZIONE CON ANIMA CI HA PERMESSO DI ARRICCHIRE
IL RAPPORTO DI EVIDENZE QUANTI-QUALITATIVE
Abbiamo collaborato con ANIMA, federazione delle 34 associazioni della meccanica varia
Chi è ANIMA
Il processo di ricerca
❑ Parte di Confindustria, rappresenta le aziende della
meccanica varia.
❑ La Federazione è organizzata in 6 macrosettori e conta
più di 1.000 aziende associate, produttrici di impianti,
macchinari e componentistica varia:
▪ Edilizia e infrastrutture
▪ Movimentazione e logistica
▪ Produzione alimentare
Questionario ad-hoc rivolto
alle 1.000 imprese
rappresentate da ANIMA
Focus Group con i
rappresentanti di ciascun
macro settore di ANIMA
▪ Produzione di energia
▪ Produzione industriale
▪ Sicurezza e ambiente
Fonte: ANIMA Confindustria
I risultati emersi dai questionari e focus group sono stati
analizzati con il supporto del Centro Studi Confindustria
AGENDA
I. Riepilogo del Primo Rapporto Innovazione
II. Premesse alla base del Secondo Rapporto Innovazione
III. Sintesi delle principali evidenze
IV. Conclusioni
LE IMPRESE CONSIDERANO L’INNOVAZIONE FONDAMENTALE PER LE
PROPRIE STRATEGIE
Dai Focus Group
Il profilo degli investimenti innovativi delle imprese
(% di fatturato dedicata a investimenti innovativi)
2021/2022
L’innovazione è fondamentale per la
competitività rispetto alla concorrenza,
soprattutto quella delle economie
emergenti.
2023/2024
Alberto Bertaglia, Kiwitron
❑ Circa il 66% delle imprese ha
investito in innovazione tra l’1% e il
4% del proprio fatturato nel biennio
2021/2022.
❑ Per il biennio 2023/24 ci si aspetta un
aumento della quota di imprese che
investirà tra il 2% e il 4%.
1,1% – 2%
2% – 4%
Non Saprei
Fonte: elaborazione CSC e t33 su risposte al questionario sottoposto alle aziende di ANIMA.
L’INNOVAZIONE È CHIAVE SOPRATTUTTO PER IL SUO IMPATTO SULLA
CRESCITA DEL FATTURATO
L’impatto dell’innovazione su Fatturato e Costi
(% di imprese che hanno indicato l’impatto atteso dell’innovazione sulla crescita del fatturato e
sulla riduzione dei costi nel periodo 2023/2024)
Riduzione costi
Inferiore a 2,4%
Da 2,5% a 4,9%
Da 5% a 9,9%
Da 10% a 19,9%
Da 20% a 39,9%
40% o più
Crescita fatturato
7% 7%
❑ La quota più rilevante di imprese (29%)
si aspetta un impatto sulla crescita del
fatturato nell’ordine di grandezza tra il
+10% e il +20%.
❑ L’impatto sulla riduzione costi è nella
maggior parte dei casi inferiore al 10%,
con una concentrazione di imprese
(36%) che si aspettano nel biennio
2023/24 un impatto sui Costi fra il -2,5%
e il -5%.
Fonte: elaborazione CSC e t33 su risposte al questionario sottoposto alle aziende di ANIMA.
LE IMPRESE SI STANNO MUOVENDO SEMPRE DI PIÙ VERSO LA PARTE
‘SOFT’ DEI PROCESSI INNOVATIVI
Le principali leve dell’innovazione
Dai Focus Group
(Giudizio sull’importanza di ciascuna leva, scala 0-100 con somma totale=100)
2021/2022
2023/2024
William Gradi, Prophos Chemicals
Assume un ruolo chiave investire in capitale
umano, necessario per favorire i processi
innovativi e garantire la sostenibilità
sociale, attraverso una maggiore
partecipazione e conseguente soddisfazione
delle persone.
❑ I macchinari/attrezzature/hardware e
la R&S sono state le principali leve di
innovazione per quanto riguarda il
biennio 2021/2022
❑ Per il 2023/2024 cresce l’importanza
delle leve “soft”, in particolare quella
relativa alla formazione del personale.
Macchinari,
attrezzature
e hardware
Licenze
e software
Training e Formazione
del personale
Fonte: elaborazione CSC e t33 su risposte al questionario sottoposto alle aziende di ANIMA.
SOSTENIBILITÀ DRIVER FONDAMENTALE NELL’INNOVAZIONE SULLA
MAGGIOR PARTE DEGLI AMBITI DI INVESTIMENTO
Lo sviluppo di iniziative in ambito di sostenibilità nelle aziende
Dai Focus Group
(% di imprese che hanno indicato sia l’ambito sia la modalità d’investimento in innovazioni sostenibili)
Aziende che non dichiarano
iniziative in ambito sostenibilità
Aziende con iniziative in ambito
sostenibilità
La sostenibilità deve essere intesa
innanzitutto in senso ambientale, con
ricadute sulla scelta di tecnologie e materiali
più favorevoli all’ambiente, ma anche in
senso più ampio rispetto al quadro di
riferimento ESG.
William Gradi, Prophos Chemicals
Sviluppo nuovi prodotti e/o servizi
Operations
(es. produzione magazzino, etc.)
Supply Chain
(es. approvigionamenti, etc.)
Marketing e Vendite
(es. attività commerciale etc.)
Distribuzione
(es. logistica)
Servizi post vendita
In queste aree oltre il 50%
delle imprese è attiva in
progettualità legate alla
sostenibilità
Fonte: elaborazione CSC e t33 su risposte al questionario sottoposto alle aziende di ANIMA.
SOSTENIBILITÀ PROMOSSA SOPRATTUTTO DALLA DIREZIONE
AZIENDALE
Driver della sostenibilità
(% di imprese che hanno indicato molto/abbastanza o poco/per niente)
Molto / abbastanza
Direzione aziendale
Poco / per niente
Clienti industriali
Istituzioni Governative
/ normative italiane o estere
Investitori
Filiera dei fornitori
❑ La sostenibilità è promossa
soprattutto attraverso la direzione
aziendale, seguita dai clienti industriali.
❑ Minore è invece il ruolo degli
investitori, delle istituzioni
governative, dei fornitori e dei
consumatori.
Consumatori e cittadini 6%
Fonte: elaborazione CSC e t33 su risposte al questionario sottoposto alle aziende di ANIMA.
LA MAGGIOR PARTE DELLE IMPRESE NON HA ANCORA UN SISTEMA DI
GOVERNANCE E DI MONITORAGGIO BEN STRUTTURATO
Aree di monitoraggio della sostenibilità
(% di imprese che hanno indicato molto/abbastanza o poco/per niente)
Molto / abbastanza
Poco / per niente
Adempimenti normativi
Solo 1 azienda su 5 ha una persona o una
funzione dedicata alla sostenibilità
Consumo energetico
Quasi la metà delle aziende dichiarano di
non avere un sistema di monitoraggio
della sostenibilità
Target o obiettivi ESG
Mobilità dei dipendenti
Fonte: elaborazione CSC e t33 su risposte al questionario sottoposto alle aziende di ANIMA.
OLTRE LA METÀ DELLE AZIENDE SI AVVALGONO DELLA CONSULENZA,
IL CUI SUPPORTO È UTILE IN TUTTI GLI AMBITI LEGATI ALL’INNOVAZIONE
Rilevanza delle società di consulenza nei diversi ambiti
(% di imprese che hanno indicato utili le società di consulenza)
Indispensabile / utile
56,5%
più della metà delle
imprese ha coinvolto
una società di
consulenza nella
realizzazione di progetti
di innovazione
Poco utile / irrilevante
Conformità a regolamenti e standard
89,1%
Orientamento su fondi pubblici, bandi e agevolazioni
89,1%
Incremento cybersecurity
76,3%
Programmi strutturati in ambito sostenibilità
74,6%
Analisi di mercato
67,2%
Strategia
65,4%
Migliorare l’impatto ambientale
63,6%
Soluzioni tecnologiche
63,7%
Razionalizzazione materiali, materie prime ed energia
61,8%
Cultura aziendale dell’innovazione
60,0%
Selezione personale competente
58,2%
Sviluppo e commercializzazione nuovi prodotti
Qualità di prodotti/ servizi
Fonte: elaborazione CSC e t33 su risposte al questionario sottoposto alle aziende di ANIMA.
In questi ambiti >70%
delle imprese ritiene
indispensabile o utile
il supporto delle
società di consulenza
50,9%
45,4%
AGENDA
I. Riepilogo del Primo Rapporto Innovazione
II. Premesse alla base del Secondo Rapporto Innovazione
III. Sintesi delle principali evidenze
IV. Conclusioni
NEGLI ULTIMI 25 ANNI, L’ ITALIA È CRESCIUTA MENO DEI SUOI PEERS A
CAUSA DEL MANCATO CONTRIBUTO DELLA PRODUTTIVITÀ
Contributi alla crescita del PIL per le principali economie (1995-2021)
Capitale & Lavoro
Germania
Italia
Produttività
Francia
Crescita PIL media
(1995-2021)
Fonte: elaborazione Accenture su base dati OECD, IMF e Istat
IL GAP DI PRODUTTIVITÀ MATURATO COSTA ALL’ITALIA OLTRE 300
MILIARDI DI MANCATA PRODUZIONE (18% DEL PIL)
Quale sarebbe il PIL se l’Italia avesse eguagliato la crescita di produttività degli altri Paesi europei negli ultimi 25 anni?
(€ Mld)
2.109
1.782
❑ Il rapporto debito/PIL scenderebbe al
❑ Il PIL pro capite sarebbe più
sostenibile (€36 k vs. attuali €30 k)
❑ Le entrate tributarie aumenterebbero
di circa €100 miliardi
1995-2021
produttività
multifattoriale
PIL 2021 effettivo
PIL 2021 simulato
Costo della
mancata produttività
Media contributo TFP1
delle principali economie europee
1. TFP = Total Factor Productivity. Misura della produttività calcolata sottraendo al tasso di crescita dell’output quello dei fattori produttivi Capitale e Lavoro.
Fonte: elaborazione Accenture su base dati OECD, IMF e Istat
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