
(AGENPARL) – ven 09 giugno 2023 Servizio Comunicazione e informazione
Stefano Contu
UNIONE Responsabile Ufficio Stampa
Bergamo, 9 giugno 2023
COMUNICATO STAMPA
Ennesimo allarme di ADICONSUM: “agenti” in giro per la provincia
Aria di vacanze, tempo di truffe
Ecco il pacchetto turistico ventennale
Già diversi malcapitati si sono rivolti all’associazione di via Carnovali
E adesso anche la truffa del “pacchetto turistico”. Fantomatici agenti di altrettanto fantomatica agenzia di
viaggi di Vigonza, in provincia di Padova, stanno girando la provincia di Bergamo per vendere un contratto
per viaggi che potrebbero realizzarsi anche nei prossimi anni….
“Si sono rivolti alla nostra Associazione persone che hanno sottoscritto un contratto definito “pacchetto
turistico”, che prevede degli sconti anche del 40% sui futuri viaggi da organizzare nei prossimi anni,
addirittura venti anni. Ci chiediamo con quali garanzie sull’aspettativa di vita delle persone. Forse svolgono il
loro lavoro avvalendosi della sfera di cristallo! Ma ci si chiede anche con quali certezze questa struttura è in
grado di garantire quanto promesso e per così lungo tempo! Mi vien da dire che si sta semplicemente
vendendo fumo!”. Mina Busi, presidente di ADICONSUM Bergamo, presenta così la nuova frontiera del
raggiro.
“Da quello che abbiamo appreso gli incaricati stanno girando nella nostra provincia, quindi invitiamo le
persone a non lasciarsi coinvolgere in questa avventura che comporta un esborso di oltre 5000€, senza avere
nessuna certezza che si realizzi quanto viene promesso”.
Il contratto riporta impropriamente la dicitura “pacchetto turistico”, ma non prevede l’acquisto di
pacchetti turisti definiti, come previsto dal Codice del Consumo, bensì una sorta di sottoscrizione col
diritto di usufruire di sconti su non specificati servizi. Si legge nel contratto che “detto pacchetto turistico
conferisce all’acquirente il diritto di usufruire… in villaggi, residence, hotel…”, senza che venga specificato di
quale servizio si possa usufruire (soggiorni, viaggi, trasporti, noleggio mezzi, visite guidate,…). Si starebbe
stipulando di fatto un contratto per futuri servizi, quindi la dicitura “pacchetto turistico” è impropria.
Il Codice del Turismo, Decreto Legislativo 23 maggio 2011, n. 79, prevede all’art. 36, la destinazione,
durata, data d’inizio e conclusione, qualora sia previsto un soggiorno frazionato, durata del medesimo con
relative date di inizio e fine; il prezzo del pacchetto turistico, modalità della sua revisione, diritti e tasse sui
servizi di atterraggio, sbarco ed imbarco nei porti ed aeroporti e gli altri oneri posti a carico del turista;
mezzi, caratteristiche e tipologie di trasporto, data, ora, luogo della partenza e del ritorno, tipo di posto
assegnato. Tutti elementi fondamentali che nel contratto mancano. Così come anche le informazioni sulla
facoltà per il viaggiatore di recedere dal contratto in qualunque momento, prima dell’inizio del pacchetto,
dietro pagamento di adeguate spese di recesso, o, se previste, delle spese di recesso standard richieste
dall’organizzatore ai sensi dell’articolo 41, comma 1. Sono previsti, inoltre, obblighi informativi prima
della conclusione del contratto.
“Tali informazioni – conclude Busi – non sono state certamente fornite ai malcapitati, ed era previsto solo
successivamente, come riportato sul contratto stesso, un appuntamento nel quale sarebbe stato illustrato il
catalogo con le relative possibilità di soggiorno. Quindi bisogna avvalersi del loro supporto, i cui prezzi
potrebbero anche essere prima gonfiati e poi scontati. Se qualcuno è stato coinvolto lo invitiamo a rivolgersi
alle nostre strutture”.