
(AGENPARL) – SASSARI mer 07 giugno 2023
Evoluzione e nuove frontiere nella donazione di organi.
I trattamenti intensivi intrapresi perché ritenuti indicati dovrebbero essere sospesi ogni qualvolta la situazione clinica renda inappropriata la loro prosecuzione o se abbia una mancata risposta alla terapia.
È necessario che ci siano percorsi unitari e linee di indirizzo compartecipate, individuate all’interno dell’azienda e dei reparti di rianimazione. Ogni singolo processo di esistenza necessita di un approccio standardizzato condiviso con l’equipe, con i familiari e, se necessario, con referenti esterni.
La possibilità di donare gli organi e i tessuti dopo la morte, a scopo di trapianto terapeutico, dovrebbe essere offerta a tutti come parte integrante del fine vita in Terapia Intensiva. Una donazione di organi e tessuti non ha valore soltanto nel grande beneficio verso il soggetto ricevente, ma anche nel rispetto della capacità di autodeterminazione del donatore e nella restituzione di senso ai familiari nel momento della perdita del loro caro.
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Fonte/Source: https://www.uniss.it/uniss-comunica/eventi/la-limitazione-dei-trattamenti-e-le-cure-del-fine-vita-terapia-intensiva