
(AGENPARL) – mer 07 giugno 2023 Sicurezza alimentare, Rota (Fai-Cisl): "Diritto al cibo e lavoro di
qualità, due facce della stessa medaglia"
Ufficio stampa FAI-CISL, 7 giugno 2023 –
"Curare la sicurezza dei prodotti, garantire l’igiene nei processi
produttivi, monitorare le filiere per prevenire le contaminazioni
nocive: sono tre obiettivi fondamentali che ogni Paese deve
perseguire costantemente per tutelare la salute pubblica e favorire
l’accesso per tutti al cibo di qualità, un diritto umano
fondamentale, eppure violato in molte parti del mondo e per diverse
fasce sociali, in particolare in questa complessa fase storica, in
cui le tensioni internazionali e le impennate inflazionistiche stanno
mettendo a dura prova imprese e consumatori".
Così il Segretario generale della Fai-Cisl Onofrio Rota commenta sul
quotidiano online Interris la ricorrenza di oggi della Giornata
mondiale per la sicurezza alimentare, istituita dall’Assemblea
Generale delle Nazioni Unite nel 2018.
"Una ricorrenza – scrive il leader della Federazione agroalimentare
della Cisl – che ci ricorda che la produzione e il consumo di cibo
sicuro hanno benefici per le persone, per l’economia, per
l’ambiente, tutte tematiche strettamente connesse tra loro, che
invitano anche il sindacato ad operare affinché il raggiungimento di
questi obiettivi passi per il miglioramento delle condizioni di
lavoro: perché diritto al cibo sano e lavoro di qualità, a ben
vedere, sono due facce di una stessa medaglia".
"Abbiamo dalla nostra parte diversi strumenti, anzitutto quelli
della rappresentanza e della buona contrattazione – afferma Rota
– che rimangono leve essenziali per innalzare l’asticella dei
redditi, delle tutele, della produttività, della formazione e di
conseguenza delle competenze dei lavoratori, nonché per incalzare le
imprese sulla loro responsabilità sociale e allargare il perimetro
della partecipazione dei dipendenti alle scelte strategiche delle
aziende. Ma anche sul piano culturale il sindacato può e deve fare
molto, divulgando le buone pratiche con cui si riduce lo spreco del
cibo e delle risorse naturali, formando i consumatori su come
orientare il mercato verso produzioni etiche e sostenibili,
accorciando le filiere agroalimentari per innalzare la catena del
valore in tutto il percorso produttivo e distributivo".
"La sfida – afferma in conclusione Rota – è produrre meglio e di
più con sempre meno sprechi, meno energia, meno acqua, e garantire
a ciascuno il diritto alla salute e al cibo, che non è soltanto
nutrimento ma anche cultura, identità, relazione con l’altro".
L'intervento completo su interris.it