
(AGENPARL) – lun 05 giugno 2023 *COMUNICATO STAMPA*
*Oristano, 5 giugno 2023* – I campi coltivati a riso dell’Oristanese, dove
si concentra quasi il 100% di questo tipo di coltura di tutta la Sardegna,
sono costantemente devastati soprattutto dalla presenza dei fenicotteri,
che nello scavare, calpestare e filtrare i suoli impediscono, nelle
superfici appena seminate, che le piante possano nascere e svilupparsi.
L’allarme arriva da Confagricoltura Oristano impegnata in questi giorni a
raccogliere numerose segnalazioni manifestate dai risicoltori locali
ostaggio di centinaia e centinaia di fenicotteri rosa che, a caccia di
cibo, stanno compromettendo le prossime produzioni di una delle qualità più
pregiate di riso del continente europeo.
“Siamo ben consapevoli dello straordinario ecosistema lagunare e della
biodiversità che caratterizza i territori dell’Oristanese e le sue diverse
zone umide riconosciute come patrimonio internazionale dalla convenzione di
Ramsar. Consci di ciò non vogliamo assolutamente che si crei uno scontro
tra le esigenze dell’uomo e quelle della natura, ma proprio per evitare il
muro contro muro è necessario che le istituzioni regionali prevedano dei
ristori capaci di venire incontro alle perdite economiche subite dagli
agricoltori”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Oristano, Tonino
Sanna, che ha ricordato: “L’avifauna presente è una ricchezza per tutti. Un
di più ambientale che va tutelato dalla collettività e da misure ad hoc
messe in campo dall’Assessorato regionale dell’Agricoltura in
collaborazione con quello della Difesa dell’Ambiente. Non possiamo
pretendere che la buona convivenza tra uomo e natura sia praticata sulle
spalle e soprattutto sul lavoro a perdere degli imprenditori agricoli.
Esempi di interventi pubblici esistono già in Spagna, nel Parco naturale de
l’Albufera (a sud di Valencia nell’area centro orientale della penisola
Iberica), dove le istituzioni regionali si impegnano a coprire
completamente i danni causati dai fenicotteri. Abbiamo quindi le soluzioni
già pronte che possiamo prendere in prestito e adattarle al meglio alle
nostre realtà. Per questo – ha concluso Sanna – chiediamo un intervento
rapido della Regione Sardegna affinché convochi le organizzazioni di
categoria agricola con cui discutere i provvedimenti e le modalità
d’intervento”.