
(AGENPARL) – mar 30 maggio 2023 Comunicato stampa
*Giovani e frodi finanziarie: una ricerca Bicocca rivela le competenze e il
bisogno di formazione*
*Una ricerca di Milano-Bicocca ha indagato sulle conoscenze dei giovani
relative a truffe e frodi finanziarie e sulle loro competenze riguardo le
precauzioni da mettere in atto*
*per effettuare operazioni economiche in rete senza rischi*
Milano, 30 maggio 2023 – Cosa sanno i giovani di truffe e frodi
finanziarie, online e offline? Come si tutelano quando acquistano in rete?
Questi e altri aspetti di un problema sempre più ampio, in particolare dopo
la pandemia, sono stati messi in luce da un recente studio di
Milano-Bicocca, dal titolo *“Navigare nella finanza post Covid-19: le
conoscenze dei giovani su truffe e frodi *“.
La ricerca è stata promossa dall’Osservatorio Nazionale di Educazione
Economico-Finanziaria (ONEEF), diretto dalla prof.ssa *Emanuela
Rinaldi* (Dipartimento
di Scienze Economico-Aziendali e Diritto per l’Economia– DISEADE) con lo
scopo di indagare *le conoscenze dei giovani in relazione alle frodi* e *agli
strumenti per tutelare i propri soldi online e offline*.
Lo studio ha coinvolto un campione di 200 giovani studenti di età compresa
tra i 18 e i 30 anni, che hanno risposto a un* questionario *– costruito
con la collaborazione di Fondazione Deutsche Bank Italia – con domande
chiuse e aperte nella primavera dal 2023. Il campione era composto per il *55
per cento *da* ragazze*. Il *63 per cento* dei partecipanti era studente di
laurea triennale e il* 30 per cento *laureato o con titolo di studio post
laurea. L’età dei partecipanti era costituita per il *65 per cento* di
ragazzi con età compresa tra i 18-24 anni e il 35 per cento con età
compresa 25-30 anni.
Questa indagine aveva come scopo ulteriore *la creazione di strumenti e
percorsi didattici *utili a migliorare le conoscenze dei ragazzi sugli
errori e le truffe più frequenti e anche le loro competenze decisionali,
attraverso degli esercizi di *de-biasing* (azioni formative volte a ridurre
gli effetti dei bias cognitivi in ambito di decisioni economiche).
*Risultati della ricerca*
Per quanto riguarda la sicurezza in rete, la maggioranza dei partecipanti
conosce il *significato del simbolo “lucchetto*”, indicante l’affidabilità
di un sito, mentre il 19,5 per cento risponde di non saperlo e il 13 per
cento risponde in modo non corretto. In modo analogo, 1 giovane su 5 non
conosce *l’obbligo di risarcimento* *da parte della banca*, quando si fa un
acquisto con carta di credito su un sito internet che poi si rivela
fraudolento. Similmente, rispetto alle *credenziali *da fornire alla banca,
1 intervistato su 5 pensa di dover dare tutte le proprie credenziali alla
banca nel caso di perdita del bancomat, e il 25 per cento ammette di non
sapere se è lecito o meno, dare tutte le proprie credenziali alla banca per
bloccare le proprie carte.
Lo studio ha anche investigato la conoscenza dei giovani su una delle nuove
truffe finanziarie, in crescente crescita a livello mondiale: la *Sim-SWAP*.
Si tratta di una particolare truffa informatica che consiste
nell’impossessarsi del numero di cellulare dell’ignaro proprietario allo
scopo di accedere ad una serie di servizi ed informazioni collegati alla
SIM. In questo caso, la quasi maggioranza degli intervistati (*46,6 per
cento*) non la conosce né quindi sa come si svolga.
Per quanto riguarda truffe e frodi subite, per fortuna solo una esigua
minoranza degli intervistati (3,4 per cento) è stata vittima di casi di
phishing, mentre l’8,5 per cento ha subito un furto delle proprie
credenziali personali delle proprie carte (di credito, bancomat, prepagate
…) per acquistare beni e servizi.
Solo il sotto gruppo del campione che è stato vittime di truffe o ha
accettato suggerimenti a investire in qualcosa che in seguito si è rivelata
una truffa (meno del 3 per cento) dimostra di avere una percentuale di
risposte corrette lievemente più alta rispetto al resto del campione: il
che contribuisce a sottolineare la *necessità di educazione finanziaria*,
bisogno riconosciuto dagli stessi giovani.
L’indagine ha esplorato anche le opinioni dei giovani sul *questionario
MiFID, *una serie di domande che gli intermediari che svolgono attività di
consulenza personalizzata devono somministrare periodicamente ai clienti.
Scopo della normativa è quello di tutelare maggiormente l’investitore
contro i rischi insiti nel mercato finanziario. Lo studio ha mostrato che *più
del 75 per cento* del campione non sa di cosa si tratti, e ciò è indicativo
di come la cultura generale sulla normativa sia piuttosto scarsa.
A questo proposito, è stato chiesto ai giovani partecipanti di indicare *quali
argomenti* vorrebbero approfondire di più nei *percorsi di educazione
finanziaria*. I ragazzi si sono divisi in tre gruppi con diverse richieste
di formazione: coloro che vorrebbero imparare a *non sperperare *e a
gestire meglio le proprie emozioni in ambito di spese (33 per cento);
giovani che vorrebbero *maggiori informazioni su come investire* in modo
profittevole, anche tramite il trading e le cryptovalute (25 per cento, in
prevalenza maschi) e infine, una quota che vorrebbe avere *nozioni base di
economia domestica* quando si va a vivere da soli (costi di affitto,
bollette, come gestire le spese per risparmiare, 20 per cento).
«Lo sforzo istituzionale per promuovere l’aumento delle competenze
finanziarie dei giovani, – afferma *Emanuela Rinaldi*, coordinatrice della
ricerca – deve essere accompagnato da politiche volte a migliorare il tasso
di occupazione giovanile e *a fornire strumenti di welfare* che tutelino e
migliorino la qualità della vita dei giovani, specialmente dove il costo
medio della vita – si pensi al tema degli affitti delle camere per studenti
a Milano – è particolarmente alto»
I risultati della prima fase della ricerca verranno presentati oggi
pomeriggio *30 maggio *alle* ore 14.30* nel workshop *“Rischi, truffe,
frodi nei servizi bancari: strumenti per tutelare il proprio benessere
finanziario
<https://www.unimib.it/eventi/rischi-truffe-frodi-nei-servizi-bancari-strumenti-tutelare-proprio-benessere-finanziario>*”
(Aula U6-24, c/o Università di Milano-Bicocca, iscrizione online) .
Nell’ambito del convegno saranno proposti agli studenti anche esercizi e
strumenti per difendere i propri soldi.
Il convegno è organizzato dall’Università degli studi di Milano-Bicocca
coinvolgendo anche EDUFIN Milano e divulgatori della Segreteria Tecnica
dell’Arbitro Bancario e Finanziario /ABF presso la Sede di Milano della* Banca
d’Italia* e *Fondazione Deutsche Bank Italia.*
«Le frodi danneggiano allo stesso tempo i clienti e le banche. –
precisa *Cristian
Bassi*, Responsabile Anti Financial Crime & Compliance Italy di *Deutsche
Bank* e tra i relatori del convegno – Negli ultimi anni gli istituti
finanziari hanno rafforzato gli *strumenti* a loro disposizione per *prevenire
le frodi* e il corretto disegno dei prodotti. È tuttavia necessario che
cresca la fiducia dei clienti negli intermediari, affinchè gli investimenti
in formazione e informazione su rischi di frode siano davvero efficaci.»
Milano di *Banca d’Italia*, aggiunge: «Anche la Sede di Milano della Banca
d’Italia è impegnata nella promozione dell'educazione finanziaria con
particolare attenzione ai contenuti attinenti agli strumenti di pagamento e
alle truffe in rete, tra l’altro nell’ambito dell’offerta di *percorsi per
le competenze trasversali* e per l’orientamento. La divulgazione dei