
(AGENPARL) – gio 25 maggio 2023 COMUNICATO STAMPA – Mantova, 25 maggio 2023
SAN CAMILLO, RACCOLTI 120MILA EURO
Contributo di 80mila euro dalla Fondazione Cariplo, altri fondi da
privati e aziende per la ristrutturazione della chiesetta del Poma.
Affidata la progettazione esecutiva dell’intervento di recupero
Un contributo di 80mila euro dalla Fondazione Cariplo. È questa la tappa decisiva
della campagna di raccolta fondi Salviamo San Camillo, portata avanti da Asst
Mantova per ristrutturare la chiesetta che si trova nel complesso ospedaliero di
Mantova. L’azienda ha infatti recentemente vinto un bando che le ha permesso di
ottenere questo importante tassello. Il 27 aprile è stata inoltre affidata la
progettazione esecutiva dell’intervento di recupero.
La campagna è partita l’estate scorsa, puntando sulla collaborazione fra il mondo
economico e i privati per restituire alla popolazione uno dei punti di riferimento
religiosi più significativi, luogo in cui per decenni si sono svolte numerose cerimonie.
Agli 80mila euro Fondazione Cariplo bisogna aggiungere circa 40mila euro, ricavati
grazie alla solidarietà di aziende mantovane e privati.
Da sottolineare la partecipazione generosa del mondo dell’arte, che ha portato alla
donazione di 14 opere, vendute il 20 maggio in un’asta benefica. Fra gli artisti più
popolari autori dei quadri, Sandro Negri e Giovanni Lamberti, in arte Le Rond. La
stessa Casa d’aste Estense ha sostenuto l’iniziativa, rinunciando alle commissioni
sia a carico di Asst che degli aggiudicatari dei quadri.
“Una bella testimonianza di vicinanza della comunità mantovana all’ospedale e
una delle sue chiese, che tanti ricordano soprattutto per i battesimi di numerosi
bimbi nati in corsia – commenta Mara Azzi, direttore generale di Asst Mantova – e
un esempio di lavoro di squadra all’interno dell’azienda, che ci ha permesso di
raggiungere un risultato entusiasmante”.
Marzia Monelli, commissaria CCB Fondazione Cariplo, aggiunge: “La chiesetta di
San Camillo ha un significato particolare per la nostra comunità mantovana. Con
particolare emozione rappresento quindi oggi la Fondazione Cariplo, che non è
rimasta insensibile all’appello lanciato da ASST Mantova. Ricordo anche che la
figura di San Camillo ha un forte legame con Mantova. Al tempo della peste ha
portato le sue idee ‘rivoluzionarie’ sull’assistenza ai malati”.
La raccolta fondi continua con le modalità indicate sul sito di Asst Mantova, nella
sezione dedicata alla campagna. Anche la cappellania dell’ospedale si è impegnata
a fondo per portare avanti la causa, come spiega il cappellano don Stefano
Menegollo: “Ho riscontrato un grande affetto dei mantovani verso questa chiesa,
in tanti chiedono quando verrà riaperta. Abbiamo ricevuto molte donazioni da
singoli cittadini, tutte importantissime”.
LA CHIESA DI SAN CAMILLO
La chiesa si trova nei pressi del parcheggio di Strada Lago Paiolo, accanto alla
postazione di AAT 118. È chiusa dal 2012, a causa del suo stato di degrado, al quale
ha contribuito in modo significativo il sisma. L’intervento di ristrutturazione, per un
valore complessivo di oltre 200mila euro, consiste nel restauro degli intonaci e delle
superfici pittoriche, nella messa in sicurezza, nel rimaneggiamento del manto di
copertura, nel ripristino delle lesioni murarie, nell’adeguamento impiantistico.
Il progetto della chiesa risale al 1926. Prevedeva la costruzione del tempio e degli
spazi accessori collegati – casa dei cappellani, camere mortuarie e locali per autopsie
– un complesso edilizio autonomo, coerentemente con l’impostazione a padiglioni
dell’intera area ospedaliera. L’architettura romantica s’ispira a modelli nordici di
astrazione medioevale. Aula unica, un grande arco immette nel presbiterio,
sopraelevato rispetto all’assemblea per mezzo di una gradinata.
Questi edifici vennero da subito dati in gestione ai padri camilliani. L’oratorio fu quindi
dedicato a San Camillo de Lellis, fondatore della congregazione. Nelle pagine de Il
Nuovo Ospedale Civico di Mantova, pubblicazione stampata in occasione
dell’inaugurazione, avvenuta il 28 ottobre 1928, si legge: “La chiesa, di elegante
architettura, è aperta anche al pubblico per la messa nelle domeniche ed altre
festività religiose. La camera mortuaria comprende la sala delle autopsie, il gabinetto
necroscopico e la sala di riconoscimento e di deposito”.
Elena Miglioli