
(AGENPARL) – gio 25 maggio 2023 *Marco Bellinazzo*, giornalista del Sole 24 ore, è intervenuto su *Radio
Marte* in *Forza Napoli Sempre* condotto da Gianluca Gifuni:* "Questo
scudetto determina un salto di qualità dal punto di vista
economico-finanziario anche se andrà opportunamente monetizzato. Ma già la
tournée in Corea del Sud è un tassello di una strategia che sul piano
commerciale deve portare a valorizzare questo titolo, in cerca di nuovi
sponsor o del miglioramento delle condizioni economiche delle attuali
sponsorizzazioni. Il Napoli si candida ad entrare in una fascia più alta
del calcio europeo e in questo senso il fatto di poter partire come testa
di serie l'anno prossimo in Champions mette il club nelle condizioni
migliori, sia dal punto di vista sportivo che economico, circa la
possibilità di poter fare passi avanti nella competizione, visto che il
passaggio di turno frutta decine di milioni di euro. Come tutte le squadre
europee la pandemia ha determinato la necessità di far fronte a deficit
importanti ed anche il Napoli ha perso tanto e, per la prima volta nel
2022, ha fatto ricorso ad un prestito agevolato. Nelle casse però c'è una
liquidità importante, soprattutto quest'anno con la vittoria dello scudetto
e con i circa 90 mln incassati dalla Champions. Il successo del Napoli è
stato ottenuto in maniera assolutamente unica nel panorama europeo. Cioè
attraverso un rafforzamento sportivo di una squadra che è passato però da
una riduzione importante dei costi, del monte ingaggi, degli ammortamenti,
e questo è unico nel panorama europeo. In questi 20 anni di De Laurentiis a
Napoli progressivamente il perimetro economico della Filmauro si è
concentrato su Napoli e Bari; naturalmente Napoli rappresenta l'asset
principale anche in termini di produzione di fatturato annuale. Quindi
Napoli rappresenta un elemento essenziale del patrimonio di Aurelio De
Laurentiis e del gruppo Filmauro. Credo che il bilancio del Napoli può
essere considerato il migliore d'Italia e tra i migliori d'Europa
soprattutto se consideriamo l'equilibrio contabile e il rapporto
ricavi/costi dopo l'era della pandemia. Il Napoli dovrebbe lavorare di più
per aumentare i ricavi e portarsi ai livelli dei top club. Oggi il parco
calciatori del Napoli si è rivalutato enormemente con la conquista dello
scudetto e con il gioco espresso dalla squadra. Dunque, nel prossimo
calciomercato il Napoli non dovrà fare plusvalenze e potrà contare sulla
cessione dei suoi big che darebbe al club un'ulteriore ricchezza in
portafoglio da poter reinvestire. Ricordiamo che il Napoli è stato preso
dal fallimento con circa 30mln, valore subito ripagato col Napoli in serie
A e che oggi vale moltissimo, forse vicino al miliardo, e questa sarebbe
una plusvalenza pulita per la famiglia De Laurentiis non avendo altre
situazioni debitorie”.*
*Antonio Corbo*, editorialista de “La Repubblica”, è intervenuto su *Radio
Marte* in *Forza Napoli Sempre* condotto da Gianluca Gifuni*: “**Mi sembra
giusto aver attribuito la cittadinanza onoraria a Spalletti che ha unito il
suo nome ad un momento che ha rallegrato e inorgoglito la città. **S**e il
Napoli ha vinto lo scudetto dopo 33 anni vuol dire che quest'anno ha
lavorato bene. Se dopo due anni già allenatore e presidente non si trovano
d'accordo significa che nella macchina c'è un po' di ruggine, delle
incrostazioni, che vanno rimosse. Altrimenti non si spiega uno strappo dopo
lo scudetto. Io credo che la reazione di Spalletti non sia normale. Credo
che nello strappo col presidente, dopo che De Laurentiis ha organizzato
così bene l’ultima campagna acquisti, ha bonificato lo spogliatoio, ha
sbaraccato quella squadra che aveva dei problemi, qualcosa non ha
funzionato. E credo che l'anomalia sia quella di Spalletti che forse non ha
retto allo stress della vittoria. Lo scudetto è un grandissimo stress. I
rapporti sono usurati senza particolari responsabilità. Quindi è giusto che
Spalletti faccia un po' di riposo ed il presidente scelga un altro. Io
credo, invece, che al momento il problema sia l'assenza di Giuntoli perché
non credo che sul mercato ci sia un direttore sportivo capace di comprare o
scovare giocatori con pari successo e bravura. De Laurentiis ha creato una
macchina quasi perfetta che ha vinto lo scudetto ed ha i conti in ordine.
Secondo un servizio di un quotidiano, De Laurentiis, e quindi il Napoli,
sono in una situazione piuttosto agiata economicamente. Per me significa
che il Napoli può lottare anche per il secondo scudetto e per la Champions.
Non andrei sul catastrofismo. Quest'anno Spalletti è stato un allenatore
formidabile e lo dico perché credo che non abbia un carattere facile; è la
sua carriera che ce lo dice. Prenderei un allenatore che nel campionato
italiano si è ben comportato. Bisogna creare un rapporto produttivo tra
presidente e allenatore. Il presidente c'è ed è insostituibile. Quindi
bisogna scegliere un allenatore che sia disposto a lavorare con spirito di
collaborazione e di servizio con De Laurentiis. Cioè che faccia
l'allenatore senza essere un po' reattivo o suscettibile. Un bravo
allenatore che ami il Napoli, lo porti avanti con competenza, che sappia
fare gruppo, e che sia moderno nella preparazione della partita. Bisogna
scegliere quindi una tipologia professionale molto importante, in modo
oculato, non attraverso i nomi. Sarri non è stato solo l'allenatore dei 91
punti ma anche quello che ha perso lo scudetto e che ha stremato i
giocatori. Certo il prestigio professionale di Ancelotti era tale che fece
dimenticare subito Sarri. Ma Ancelotti non fu sostenuto adeguatamente
perché aveva una squadra ingestibile logorata da invidie ed egoismi ed è
stato bravo De Laurentiis a sbaraccarla”*