[lid] – Inflazione vischiosa, rialzi dei tassi di interesse, prospettive economiche imprevedibili provocano licenziamenti in Europa.
Inflazione vischiosa, rialzi dei tassi di interesse e prospettive economiche imprevedibili stanno spingendo sempre più aziende a licenziare dipendenti in Europa.
I tagli di posti di lavoro stanno aumentando vertiginosamente nel continente, in particolare con le recenti decisioni delle società di telecomunicazioni.
I licenziamenti stanno colpendo quasi tutti i settori in Europa, tecnologia, manifatturiero e automobilistico in particolare.
Vodafone ha annunciato la scorsa settimana che licenzierà 11.000 dipendenti nei prossimi tre anni per ridurre i costi e accelerare la crescita.
L’azienda che ha 104.000 dipendenti in tutto il mondo, ha annunciato a marzo che intende licenziare 1.000 dipendenti in Italia e altri 1.300 in Germania.
BT, un’azienda che vuole anche tagliare i costi, prevede di licenziare da 40.000 a 55.000 dipendenti entro il 2030.
Il numero totale dei suoi dipendenti scenderà da 130.000 a 75.000-90.000 a partire dal 2030.
Anche il produttore svedese di apparecchiature per le telecomunicazioni Ericsson ridurrà di 8.500 dipendenti in tutto il mondo, mentre il produttore svizzero di accessori per computer Logitech ha annunciato a marzo di licenziare 300 persone.
Nokia ha in programma di licenziare 208 dipendenti.
#Volvo, #Peugeot, #Citroen, #Fiat, #Jeep, #Alfa Romeo e #Maserati sono tra le aziende che prevedono di licenziare i propri dipendenti.
La svedese Volvo ha in programma di riorganizzare le sue operazioni di produzione di autobus e licenziare 1.600 dipendenti.