La Carta del docente da 500 euro l’anno – utile per acquistare materiali, testi e corsi per aggiornarsi – va assegnata anche ai precari: a stabilirlo, dopola Corte di Giustizia europea con l’Ordinanza n. 450/2022, sono sempre più giudici del lavoro italiani. A seguito delle sentenze con cui i giudici hanno accolto i ricorsi, il ministero dell’Istruzione e del Merito sta cominciando in questi giorni a fare avere le somme ai primi docenti diretti interessati.
È il caso di un’insegnante precaria che si è vista accreditare nel “borsellino elettronico” – collegandosi con il sito internet https://www.cartadeldocente.istruzione.it/#/ – i 3.500 euro che non gli erano stati dati per una scelta discriminante del legislatore della Legge 107/15, il quale l’aveva privata della Carta del docente per ben sei annualità a partire dal 2016.
“Attualmente l’insegnante –spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, il sindacato che ha patrocinato gratuitamente il ricorso – ha a disposizione 3.476 euro, perché i primi 24 euro sono stati da lei subito utilizzati per l’acquisto di un libro utile alla sua formazione professionale. È una notizia che ci rincuora, perché dà sostanza alla nostra battaglia di giustizia: significa che l’amministrazione pubblica sta dando esecuzione alle prime sentenze, già passate in giudicato, che hanno attribuito il diritto a ricevere il bonus in relazione ai servizi prestati con contratti a termine. Progressivamente – conclude Pacifico – gli oltre 2 mila precari che hanno presentato ricorso con Anief, vincendolo, nelle prossime settimane riceveranno lo stesso trattamento. E a seguire, nei prossimi mesi, toccherà anche agli altri 9 mila che attendono l’esito dell’istanza in Tribunale”.
Anief spiega che i docenti ancora precari hanno ottenuto le credenziali per accedere al sito internet creato ad hoc e poi hanno ricevuto l’accredito delle somme riconosciute nelle sentenze. Gli insegnanti invece diventati nel frattempo immessi in ruolo risultano già registrati nel sito ed hanno ottenuto direttamente l’accredito delle somme. Nei prossimi giorni tutti i docenti iscritti all’Anief con sentenze definitive, per le quali è già decorso il termine di sei mesi utili al passaggio “in giudicato”, riceveranno precise istruzioni per ottenere l’esecuzione dei rispettivi provvedimenti giudiziari. Anief, nel frattempo, consiglia tutti i docenti precari dal 2016 (anche se entrati in ruolo), come pure il personale educativo, a presentare ricorso gratuito in Tribunale per chiedere i 500 euro annuali negati, in modalità singola oppure collettiva.
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