(AGENPARL) – mar 02 maggio 2023 COMUNICATO STAMPA
Nel 2022 sono stati oltre 700 i nuovi casi di carcinoma della mammella curati presso la Breast unit del Policlinico
Un nuovo sistema di radiografia per la Chirurgia Senologica grazie a una gara di solidarietà
Sheila Chiusolo: “quando ricevi il dono della guarigione devi ringraziare mettendoti a servizio di chi ancora si ammala e vive la sua personale battaglia, grazie alla Sanità pubblica”. Carmela Mastroianni: “La nostra associazione ha incontrato tanta solidarietà e sono molte le persone che, con il loro contributo, hanno manifestato vicinanza e partecipazione nei confronti dei progetti che ci poniamo”.
Modena, martedì 2 maggio 2023 – È giunta in dirittura d’arrivo la gara di solidarietà cominciata ad ottobre scorso, su iniziativa di Modena Aiutiamoci e del Cesto di Ciliege o.d.v per raccogliere i fondi necessari all’acquisto di un Sistema per radiografia su campione organico e inorganico per la Chirurgia Oncologica Senologica dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena. Grazie alla generosità di molti manca davvero poco a raggiungere l’obiettivo. La campagna avrà il momento culminante nella cena di “Primavera Donna” di venerdì 5 maggio, già sold-out e consentirà di acquisire il sistema XPERT® 40, un apparecchio diagnostico a cabinet schermato che viene utilizzato per esami radiologici di campioni organici e inorganici. Il sistema utilizza una sorgente radiogena di alta energia e un software di acquisizione e analisi delle Immagini.
“Desidero ringraziare Modena Aiutiamoci, il Cesto di Ciliege e tutti i donatori e i sostenitori della campagna per la loro sensibilità – ha affermato il dottor Claudio Vagnini, Direttore Generale dell’AOU di Modena – la sanità pubblica è impegnata al massimo per assicurare a tutti l’accesso alle migliori terapie possibili. Solo grazie al sopporto della cittadinanza, però, possiamo offrire qualcosa in più e quindi la generosità di molti può aiutare tutti. Grazie.”
“Questa apparecchiatura – ha spiegato il prof. Giovanni Tazzioli, Direttore della Chirurgia Oncologica e Senologica – consente di analizzare il campione prelevato direttamente in sala operatoria guidando il chirurgo a compiere l’intervento ideale relativamente alle caratteristiche del carcinoma asportato. Senza questa apparecchiatura, “il campione” viene attualmente trasportato in Mammografia per valutare la corretta asportazione della lesione, e solo dopo il tempo di attesa per l’esecuzione della radiografia il chirurgo è in grado di sapere con certezza se l’intervento è da considerarsi veramente definitivo; può quindi capitare che la paziente possa essere richiamata per “ampliare i margini” della parte operata, e questo con un ulteriore trauma per la donna ed un aggravio di costi per la sanità. Grazie alla nuova apparecchiatura, potremo evitare questo doppio passaggio e pertanto ridurre i tempi operatori”.
“Il sistema radiologico che andremo ad acquisire – spiega l’Ing. Massimo Garagnani, Direttore dell’Ingegneria Clinica – è unico nel suo genere. Permette infatti una visualizzazione dei campioni anatomici con la qualità delle immagini mammografiche e con una facilità d’uso mai raggiunta prima. Il sistema, molto compatto e autoschermato, consente di analizzare i campioni prelevati durante la seduta operatoria con immagini ad alta risoluzione utilizzando un detettore di 12×15 cm e un software di acquisizione e presentazione delle immagini sino ad un fattore di ingrandimento di 2.3. Le immagini acquisite secondo i più moderni standard possono essere memorizzate e visualizzabili attraverso il sistema PACS, già in uso in azienda, rendendole disponibili al chirurgo sui monitor all’interno della sala operatoria. Il suo utilizzo accanto alla sala operatoria consente quindi una immediata disamina del campione anatomico. Il nuovo sistema inoltre utilizza contenitori di campioni standard evitando ulteriori manipolazioni sul campione e essendo facilmente trasportabile è possibile far usufruire a più sale operatorie questa tecnologia.”
“Il progetto “Primavera donna” – spiega Sheila Chiusolo, Presidente di Modena Aiutiamoci – nasce circa un anno fa, da un incontro avvenuto tra me ed il prof Tazzioli, il quale mi manifestava la necessità per il suo reparto di senologia del Policlinico di Modena di dotarsi un apparecchio radiologico intraoperatorio per l’analisi del “campione” asportato. Io e il mio staff di Modena Aiutiamoci, nonostante il costo elevatissimo di questo macchinario, non ci siamo persi d’animo, sulla scia anche del bellissimo progetto concluso l’anno precedente a favore dell’Oncoematologia pediatrica di cui è Referente la dott.ssa Monica Cellini”.
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