
(AGENPARL) – gio 20 aprile 2023 Piazza Tancredi, 7
UFFICIO I 73100 Lecce
COMUNICATO STAMPA
“SATURA LANX: MISCELLANEA DI CULTURA DALL’ANTICHITÀ A OGGI”
Il 21 aprile 2023 a Nardò (Lecce) un incontro a partire dal libro
di Erasmo Pallara “Io Saffo. Un’interpretazione del Canzoniere”
Quinto appuntamento del ciclo di incontri “Satura lanx: miscellanea di
cultura dall’antichità a oggi”, organizzati in collaborazione con il
Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Salento dalla
delegazione di Nardò dell’Associazione Italiana di Cultura Classica:
venerdì 21 aprile 2023, alle ore 19 nel Chiostro dei Carmelitani di Nardò in
provincia di Lecce (corso Vittorio Emanuele II), è in programma l’incontro “Io,
Saffo”, a partire dal libro di Erasmo Pallara “Io Saffo. Un’interpretazione del
Canzoniere” (Manni 2022). Dialogheranno sull’opera i docenti UniSalento Pietro
Giannini e Alessandra Manieri; lettura dei versi a cura di Marco Alemanno,
con l’accompagnamento musicale di Luciano Fuso (arpa).
«Il libro propone l’interpretazione poetica di un mirabile canzoniere antico
giunto a noi quasi completamente in brandelli», spiegano gli organizzatori, «per
la scarsa cura degli uomini e i dolorosi eventi dei tempi. L’intento dell’autore è
quello di offrire una ricostruzione della figura di Saffo, donna e poeta nell’intimo
dei suoi sentimenti, e una rilettura dei suoi versi sublimi. Il lavoro si inserisce nel
solco della ricchissima produzione letteraria ispirata dalla poetessa di Lesbo, i cui
versi immortali, che cantano la bellezza e l’amore, sono stati reinterpretati e
riproposti in modo ininterrotto dall’antichità a oggi attraverso continue revisioni e
riscritture. La prova poetica di Erasmo Pallara esprime già nel titolo, “Io, Saffo”,
l’intendimento dell’autore di dare voce nuova alla poetessa antica».
Si legge nella prefazione del volume, scritta da Alessandra Manieri: «In
questo la profonda conoscenza filologico-letteraria e il rigore ermeneutico
dell’autore, già docente di latino e greco, si esprimono mediante rispettosa
adesione al dettato poetico originario e mostrano consapevolezza che l’“io” di