
(AGENPARL) – sab 15 aprile 2023 Città di Ufficio Stampa
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COMUNICATO STAMPA N. 216 15 APRILE 2023
TEATRI SANSEVERINO PRESENTANO “FIORI D’ACCIAIO” CON CAST AL FEMMINILE
E’ un cast tutto al femminile quello che lunedì prossimo (17 aprile), alle ore 20,45,
salirà sul palco del teatro comunale Feronia per presentare lo spettacolo “Fiori
d’acciaio” di Robert Harling, per la regia di Michela Andreozzi e Massimiliano Vado.
Protagoniste del nuovo appuntamento della stagione di prosa dei Teatri di
Sanseverino, saranno Tosca D’Aquino, Martina Colombari, Martina Difonte, Gioia
Spaziani, Stefania Micheli e Rossella Pugliese.
“Fiori d’acciaio, nella sua versione cinematografica, è uno dei romanzi di formazione
che hanno accompagnato la mia prima giovinezza, insieme a Piccole donne, Harry ti
presento Sally e Colazione da Tiffany – spiega la regista, Michela Andreozzi – Sono
storie di donne, grandi figure femminili che crescono, sbagliano, si confrontano,
amano, odiano, combattono e qualche volta muoiono. Più della letteratura, o forse in
modo più efficace, il cinema mi ha insegnato gli infiniti modi di affrontare la vita:
Fiori d’acciaio, che vidi in sala poco più che adolescente, è stato il film che più di
ogni altro mi ha spiegato cosa significhi essere donne e, nonostante ciò, fare fronte
comune, ovvero la famosa, leggendaria, solidarietà femminile. Che poi, tradotto in
azione, significa conservare la propria identità, ritagliarsi un ruolo nel mondo,
costruirsi uno spazio, intessere delle relazioni o alimentare dei conflitti e, malgrado
tutto, essere capaci di unirsi. Obbiettivo non sempre facile”.
Nella sua versione di “Fiori d’acciaio” Andreozzi costruisce, con un cast così ricco e
variegato, una banda di soliste, in grado di suonare insieme ma di battere in volata
quando serve.
“Solo da adulta – confessa la Andreozzi – ho scoperto che il film era tratto da una
pièce teatrale, ancora attualissima, sotto un superficiale strato di polvere fisiologico, e
perfettamente rappresentativa di un microcosmo, quello del negozio di provincia, che
è specchio di macrocosmi le cui dinamiche, perfino oggi, fanno fatica a cambiare. Per
questo motivo abbiamo deciso di lasciare l’ambientazione di fine anni ’80, perché ci
permette di osservare un tempo appena trascorso e ci racconta che siamo già nel
futuro. E forse anche perché l’immagine e lo stile di quel periodo, negli abiti, negli
arredamenti, ma soprattutto nella musica, sono ormai identificativi di un momento
storico diventato ormai glamour. Oltre al fatto che certe modalità, oggi, sarebbero
condizionate dalla tecnologia. Tutto questo mi ha fatto approcciare al testo e al
progetto con entusiasmo”.
Nella foto: un momento dello spettacolo