
(AGENPARL) – gio 13 aprile 2023
Due azzurri nella top ten continentale. Prosegue la marcia trionfale della ginnastica italiana agli Europei di Antalya, in Turchia. Dopo l’oro a squadre, la sezione maschile guidata da Giuseppe Cocciaro piazza altri due atleti nel gotha dell’artistica GAM. Il bergamasco Yumin Abbadini con il totale di 82.164 (CL 13.766 – CM 14.100 – AN 13.266 – VO 13.566 – PA 14.000 – SB 13.466) si piazza al sesto posto nella classifica all around individuale, a meno di un punto dal podio. Il ventunenne della Pro Carate, alla sua seconda partecipazione dopo Monaco di Baviera e alla prima da generalista, completa il giro sui sei attrezzi senza particolari errori, migliorando di tre posizioni rispetto al nono posto di ammissione. Campione assoluto a Napoli nel 2022, Yumin – che in cinese significa “veloce e intelligente” – mette in mostra entrambe le qualità del suo nome, chiudendo non troppo distante dai cinque fenomeni che lo precedono.
Assente il numero uno uscente, il britannico Joe Fraser, il titolo va al turco di origini egiziane Adem Asil (al secolo Abdelrahman Elgamal), con il personale di 84.965. Bronzo in baviera dietro al connazionale Ahmet Onder, l’idolo di casa era il favorito della vigilia, anche se in qualifica era arrivato secondo ad un punto e sette decimi da Illia Kovtun. Con contenuti tecnici altissimi agli anelli (15.033) e al volteggio (15.100) il ventiquattrenne di Alessandria d’Egitto ha affrontato l’ultimo attrezzo con la chance anche di cadere una volta e, malgrado ciò, di rimanere in testa. Invece la sua sbarra è stata all’altezza delle altre routine, e così, dopo aver inchiodato l’arrivo, Adem ha alzato le braccia al cielo, in segno di trionfo. L’oro nel concorso generale è un inedito sia per il ragazzo, sia per la Turchia, che sotto lo sguardo delle gigantografie di Atatürk e Erdogan celebra il proprio trionfo in un’Antalya Sports Hall semideserta.
In assenza di Fraser, le speranze d’Oltremanica erano riposte nel giovane Jake Jarman. Il campione al volteggio dello scorso anno ha ottenuto il suo punteggio più alto proprio sulla rincorsa dei 25 metri: un impressionante 15.266. Altrettanto eccellenti le prestazioni al corpo libero e alle parallele, che gli valgono un totale di 83.463 e la medaglia d’argento. L’ucraino Ilia Kovtun è giunto nell’ultima rotazione al quinto posto. Con una sbarra da sogno però, il diciannovenne di Cherkasy, in forza nel 2022 alla PGF di Ferrara, è riuscito ad agguantare il bronzo, proprio in extremis. Si tratta di un bis, perchè lo stesso piazzamento l’aveva già centrato a Basilea nel 2021. Anche il leader al mondo nel volteggio, Artur Davtyan, ha lottato fino all’ultimo, con tutte le sue forze, come dimostra il 15.100 sulla “sua” tavola, l’attrezzo preferito. L’armeno si deve accontentare della medaglia di legno, lasciandosi però alle spalle, di un millesimo, l’astro nascente svizzero Noe Seifert.
Cinque decimi sotto ecco Abbadini, ma quattro posizioni più in là troviamo l’altro italiano in gara, Lorenzo Casali. Solo la FGI e la federazione elvetica possono vantare due ginnasti tra i migliori dieci del vecchio continente. Il talento della Giovanile Ancona migliora a sua volta il ranking di ammissione, undicesimo, e con il complessivo sui sei attrezzi di 81.132 (CL 13.800 CM 12.800 AN 13.500 VO 14.100 PA 14.066 SB 12.866) si mette a ruota dell’altro svizzero, Florian Langenegger, e del tedesco Pascal Brendel. E pensare che “Lollo Minh” non era neanche al meglio e non doveva neppure partire. Invece il ventenne di Hanoi, marchigiano di adozione, allenato da Marco Fortuna, tornerà a casa, lunedì, con il titolo europeo a squadre e una gran bella soddisfazione personale.
Abbadini ,invece, che è seguito da Busnari, è atteso, sabato, da una final eight proprio nell’attrezzo che fece grande il suo coach. Solo Gianmatteo Centazzo e lo stesso Alberto Busnari, argento a Lubiana 2004 e bronzo a Patrasso 2002 e a Montpellier 2015, avevano disputato una finale europea al cavallo con maniglie prima di Yumin. “Sì però non eseguirò il ‘Busnari’ nel mio esercizio – confessa l’azzurro di Bergamo, riferendosi all’elemento inventato dal suo allenatore – Quando ho iniziato a fare ginnastica il mio mito era K?hei Uchimura. Oggi non mi ispiro a nessuno, cerco di esprimere la mia ginnastica. Amo soprattutto cavallo e sbarra, ma devo migliorare ad anelli e volteggio. Non pensavo proprio, quando mi sono avvicinato a questo sport, che sarei arrivato a certi livelli”. Sulla stessa lunghezza d’onda Casali che ricorda i suoi esordi: “ho cominciato tardi, a dodici anni, e prima era più che altro una passione dei miei genitori. Adeso è diventata la mia vita. Siamo campioni d’Europa e forse ancora non ce ne siamo resi conto. E’ bello che i grandi degli altri paesi vengano da te per complimentarsi e ti guardino con ammirazione. Io non ho altre gare in programma ma i miei compagni sì. Farò il tifo per loro e secondo me ci divertiremo ancora. I Giochi Olimpici? Intanto ci dobbiamo qualificare, ai Mondiali di Anversa. Poi si vedrà. Fosse per il nostro DTN, Giuseppe Cocciaro, saremmo già sul podio di Parigi. Lui era sicuro dell’oro ad Antalya. Chissà, magari avrà ragione anche la prossima volta”.
CLASSIFICA FINALE ALL AROUND GAM
Fonte/Source: https://www.federginnastica.it/news/27512-antalya-abbadini-sesto,-casali-nono-all-around-l-italia-maschile-non-smette-di-stupire.html