(AGENPARL) – mer 12 aprile 2023 Equo compenso, Greco (Cnf): Vera svolta se si modifica per applicazione ai nuovi incarichi
Roma, 12 aprile 2023 – «L’approvazione definitiva della legge sull’equo compenso è un passo significativo verso una maggiore tutela della dignità professionale degli avvocati e una maggiore trasparenza nella relazione tra avvocati e clienti, ma seppure sia una norma molto importante, pone delle criticità da risolvere. Si tratta dell’articolo 11 che prevede l’applicazione della corretta remunerazione solo alle nuove convenzioni da stipulare e non anche a quelle già in essere. Ciò significa che i clienti forti non registreranno nuove convenzioni con i professionisti, e di fatto la legge sull’equo compenso potrebbe restare una norma vuota priva di applicazione. La soluzione sta nel prevedere che la legge appena approvata dal Parlamento si applichi ai nuovi incarichi anche se all’interno delle vecchie convenzioni. Solo così sì ci sarà una vera svolta: si salverebbero i bilanci degli enti pubblici e, regolando con la nuova disciplina tutti i nuovi incarichi, si tutelerebbe la professionalità e le competenze degli avvocati».
Lo dichiara il neo presidente del Consiglio nazionale forense, Francesco Greco, che prosegue: «Il Cnf ha seguito attentamente l’iter del disegno di legge fin dal suo primo approdo in Parlamento nelle passate legislature e ha partecipato attivamente al dibattito sul tema, sostenendo con decisione l’importanza di approvare una legge di civiltà che tutela il diritto a una retribuzione giusta per i lavoratori, così come è sancito dall’art. 36 della Costituzione».
«È pertanto necessario che vengano apportati alcuni correttivi, come promesso dai parlamentari che sono intervenuti sulla questione. Il Cnf si impegnerà a vigilare sull’applicazione della nuova legge e sulla tutela dei diritti dei professionisti, affinché possano prestare la loro competenza intellettuale con la giusta remunerazione e la dovuta dignità professionale», conclude il presidente del Consiglio nazionale forense, Francesco Greco.
Consiglio Nazionale Forense
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