
(AGENPARL) – mar 11 aprile 2023 COMUNE DI LECCE
TEATRO PUBBLICO PUGLIESE
Stagione teatrale 2022-23
Il 17 e il 18 aprile il Premio Ubu leccese Mario Perrotta al Teatro Paisiello con
“S/CALVINO”
Il terz’ultimo spettacolo in cartellone per la stagione teatrale 2022/23 del Comune di Lecce
organizzata in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese segna il ritorno in città dell’attore
leccese Premio Ubu Mario Perrotta.
Lunedì 17 e martedì 18 aprile Perrotta porta al Teatro Paisiello “S/Calvino” con una doppia replica,
in entrambi i giorni, alle ore 11.00 per le scuole e alle ore 21.00 per il pubblico della stagione. Uno
spettacolo dedicato al desiderio di libertà di ciascuno che da sempre si scontra con la libertà
dell’altro. Una riflessione per provare a rintracciare un nuovo significato condiviso che ci riposizioni,
tutti, uno accanto all’altro e non più uno di fronte all’altro o, ancor peggio, uno contro l’altro.
Reduce dalla vittoria del suo quarto Premio Ubu negli ultimi dieci anni, l’attore, regista e
drammaturgo leccese firma questo nuovo monologo, presentato in prima nazionale al Teatro
Carcano di Milano, che, dopo le repliche leccesi, muterà il suo titolo – per decisione di Perrotta – in
“Come una specie di vertigine – Il Nano, Calvino, la libertà”.
In scena un uomo, o meglio, la sua voce interiore. È la sua anima che fa spettacolo. Tra i tanti abitanti
delle pagine dei romanzi di Calvino, è quello meno libero: ha un corpo, una lingua e una mente che
non rispondono alla sua urgenza di dire, di agire. Oggi e solo oggi, però, ha deciso di fare spettacolo
della sua esistenza, dei suoi pensieri, dei sentimenti che lo agitano. Lui, inchiodato com’è a una croce
che non ha voluto, ha deciso di prendersi un’ora d’aria, un’ora e poco più di libertà. E la cerca, la
libertà, tra le pagine delle opere del “signor Calvino Italo”, la racconta come sa e come può, la
trasforma in versi, in musica, in parabole e collegamenti iperbolici tra un romanzo e l’altro, in
canzoni-teatro sarcastiche e frenetiche e improvvisi minuetti intimi, “scalvinando” quelle opere a suo
uso e consumo. Il tutto mentre accanto scorre, amaramente ironica, la sua personalissima storia
d’amore, una storia impossibile per quel corpo e quella lingua incapaci di parlare.
«Il personaggio in scena – spiega Perrotta nelle sue note di regia – è un abitante del Cottolengo, il
Nano del romanzo autobiografico “La giornata d’uno scrutatore”, personaggio cui Calvino dedica una
sola pagina se pur memorabile. Ho scelto lui e ne ho immaginato tutta l’esistenza – esistenza che
Calvino non ci racconta – proprio perché il mio intento era ragionare intorno al concetto di libertà e il
Nano del romanzo ne è totalmente privo. E torno così alle ragioni prime del mio progetto: non certo
uno spettacolo su Calvino, ma uno spettacolo sulla libertà, sull’autodeterminazione, tema che
occupa da molto tempo i miei pensieri sull’uomo in quanto animale sociale e sulle storture che mi
fastidiano nel nostro convivere quotidiano. Per mia fortuna lo stesso tema ha assediato i pensieri di
Italo Calvino lungo tutta la sua parabola letteraria, attraversando ugualmente i romanzi realistici, così
come quelli fantastici e l’epoca combinatoria. Questo mi ha consentito di coniugare il mio “ragionare
di libertà” con la possibilità di affrontare un autore che ho molto amato ma che mai avevo osato
accostare al mio teatro. Ho sempre pensato, difatti, che Calvino fosse impossibile da rappresentare,
almeno così com’è. È stato questo confluire delle mie riflessioni e di quelle di Calvino intorno a
quella parola fragile che è “libertà” che mi hanno convinto a provarci. E, sopratutto, è stato la
scoperta di quel romanzo considerato minore e quel personaggio così impossibilitato a scegliere per
se stesso a darmi una plausibile via da percorrere con la mia scrittura. Parto quindi, dalla sua
condizione antitetica di disabile totale per parlare della condizione di noi “abili” che la libertà la
sprechiamo ogni giorno. E affondo le mani liberamente negli altri scritti di Calvino “scalvinandoli”,
scompigliandoli e ricomponendoli, così come serve al Nano per procedere nella sua serata di
spettacolo. Ne è venuto fuori uno spettacolo profondamente mio che – al contempo – mi sembra
rispettare nella sua sostanza profonda la lezione calviniana sulla libertà. Un omaggio personalissimo
a un autore che ha saputo modellare la mia visione delle cose del mondo».
Biglietti da 15 a 8 euro disponibili su Vivaticket.com (con diritti di prevendita) e al botteghino del
Teatro Paisiello il martedì (ore 10-13), il venerdì e sabato (ore 16.30-19.30).
Info: http://www.teatropubblicopugliese.it e http://www.lecceinscena.it