
(AGENPARL) – sab 08 aprile 2023 Città di Ufficio Stampa
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COMUNICATO STAMPA N. 199 5 APRILE 2023
SCOPERTA L’EPIGRAFE DEDICATA A GIORGIO ZAMPA, SETTEMPEDANO ILLUSTRE,
AMICO DI MONTALE E TRA I PIU’ GRANDI UOMINI DI CULTURA DEL NOVECENTO
Una epigrafe, in un piccolo largo che apre alla vista sulla meravigliosa piazza Del
Popolo, luogo simbolo della Città di San Severino Marche; finalmente porta il nome
di Giorgio Zampa, scrittore e critico letterario qui nato il 24 febbraio 1921 e morto il
13 settembre 2008, docente all’Università di Firenze e Urbino, collaboratore del
Corriere della Sera, della Stampa, del Giorno, dell’Espresso, Panorama, Domus, di
Atlante e del Giornale Nuovo di Indro Montanelli di cui fu inviato e tra i fondatori.
A scoprire la targa il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, il sindaco, Rosa
Piermattei, la figlia del giornalista e germanista, Giovanna Zampa, l’ex primo
cittadino settempedano Adriano Vissani.
Presenti alla cerimonia anche il viceprefetto, Emanuele D’Amico, il soprintendente di
Marche sud, Giovanni Issini, l’arcivescovo emerito di Ancona Osimo cardinale
Edoardo Menichelli, il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata,
l’assessore alla Cultura e vice sindaco, Vanna Bianconi, quello al Patrimonio, Sara
Clorinda Bianchi, il consigliere comunale Tiziana Gazzellini.
“Giorgio Zampa è stato un settempedano illustre, forse il primo del Novecento, e
dedicargli questo largo, che è un largo del cuore, era cosa necessaria. E’ giusto che
questa lapide lo faccia ricordare a quanti, passanti distratti, vedano nel nome di
Zampa il riferimento all’anima viva di San Severino Marche e dell’arte italiana”. Così
Sgarbi, poco prima lo scoprimento dell’epigrafe. Il sottosegretario di Stato alla
Cultura ha subito dopo annunciato: “Questo momento è una riparazione a cui io stesso
ho cercato di collaborare ma, soprattutto, la riparazione per la quale ho chiamato
anche il Soprintendente e il Prefetto è che da questo momento si possa segnare la
rinascita del Premio Salimbeni che è un dovere e su questo non credo che il ministero
abbia difficoltà particolari. Ciò significherà indicare con il nome di San Severino
Marche la gloria della ricerca di uno studioso oltre che far venire studienti e vedere le
loro opere”.
Tra i tanti meriti, infatti, Giorgio Zampa, ha quello di aver dato vita, insieme a due dei
maggiori storici dell’arte d’Italia, Federico Zeri e Pietro Zampetti, al Premio Lorenzo
e Jacopo Salimbeni per la storia e la critica d’arte. Correvano gli inizi degli anni ‘80.
Lo scopo, come disse lo stesso Zampa in un’intervista, era quello di “far rifiorire quei
caratteri di fierezza e finezza, di autonomia, di energia e bellezza della San Severino
Marche città d’arte, un tempo rigogliosi”, che però negli anni si erano attenuati.
“Adesso – ha spiegato ancora Sgarbi pubblicamente – occorre che portiamo avanti
l’impresa di Zampa e la sua opera che significa opera per San Severino Marche, opera
per l’arte e per quella che è una Capitale dell’arte. Per fare diventare quello che oggi
San Severino Marche è, Zampa ha combattuto la sua vita per cui è il primo cittadino
di questa città nel Novecento come la persona più consapevole della storia, della
verità e della forza dell’arte per collegarci agli uomini e a Dio”.
Città di San Severino Marche
La giornata, pensata in occasione del centenario dalla nascita di Zampa, ma rimandata
causa Covid è stata una festa di paese e di città per un figlio davvero illustre.
“Zampa è stato non solo un cittadino illustre, ma un illustre cittadino – è intervenuta,
portando il saluto della comunità il sindaco, Rosa Piermattei – che ha deciso di donare
molte delle sue opere alla Città di San Severino Marche, che oggi ne rimpiange la
grandezza ma, soprattutto, ne ricorda la grandissima personalità. Questa epigrafe
ricorderà per sempre la sua figura e mi piace pensare che chi passerà di qui, senza
sapere chi fosse Giorgio Zampa, da oggi ne avrà almeno coscienza”.
A ringraziare, a nome della famiglia Zampa, è stata Giovanna Jörgensen Zampa,
figlia del giornalista e germanista, arrivata da Stoccolma insieme alle figlie per
prendere parte alla cerimonia organizzata dal Comune: “Sono qui con i miei cari
perché so bene quanto amore mio padre provasse per San Severino Marche. Questo
amore era più grande di tutto. Nella sua stessa maniera anche io torno qui ogni volta
che posso, ogni angolo di questa città è un ricordo di lui. Lo rivedo sempre con il libro
in mano”.
Giovanna Zampa, che ha una casa in città, guida la Nynäshamns bibliotek e dal papà
ha ripreso la passione per i libri e l’arte.
La giornata dedicata a Zampa si è infinte conclusa, al teatro Feronia, con la
presentazione del libro di Sgarbi “Canova e la bella amata”, un vero e proprio viaggio
dove il critico d’arte più famoso d’Italia e sottosegretario alla Cultura ha mostrato la
grandezza e l’unicità di Canova, lo scultore e pittore italiano autore di capolavori
unici come l’abbraccio di Amore e Psiche, esposto in Francia al museo del Louvre di
Parigi. La speciale lectio si è aperta con un curioso siparietto che ha visto salire sul
palco ben tre sindaci della Città di San Severino Marche: l’attuale primo cittadino,
Rosa Piermattei, chi vestì la fascia tricolore tra il 1978 e il 1990, Adriano Vissani, e lo
stesso Sgarbi, che ha guidato l’Amministrazione settempedana tra la fine del 1992 e
quella del 1993.
Nelle foto: alcuni momenti della cerimonia della mattina e dell’incontro dle pomeriggio








