(AGENPARL) – ven 07 aprile 2023 Grosseto, 6 aprile 2023
Confartigianato Imprese Grosseto per il centro storico di GrossetoNegli ultimi anni abbiamo assistito alla decadenza lenta ed inesorabile del nostro centro storico. Proviamo a mettere in fila alcuni dei motivi che l’hanno causata e cerchiamo di capire se e come si può invertire questa tendenza. In primo luogo andiamo ad analizzare quali sono i principali motivi dell’abbandono.
Modifica delle abitudini di frequentazione.
Nascita di centri commerciali esterni facilmente raggiungibili e con ampi e comodi parcheggi.
Compressione dei tempi e perdita del piacere di passeggiare e conversare assieme.
Abitudine ad utilizzare mezzi privati anche per piccoli spostamenti e conseguente “pigrizia” che spinge a parcheggiare nelle immediate vicinanze del luogo prescelto, frequentemente anche a rischio di sanzioni.
Scarsa accettazione di una logica ormai consolidata in tutte le città: quella del parcheggio a pagamento, a prescindere dalla tariffa praticata.
Abbandono del centro storico da parte di studi professionali e uffici pubblici e conseguente diminuzione della frequentazione diurna, con la progressiva rarefazione dei “riti” tradizionali di incontro al bar per colazioni e aperitivi.
Livello qualitativo dell’offerta commerciale.
Chiusura o spostamento di molti esercizi commerciali prestigiosi e di lunga tradizione.
Apertura di nuove attività con caratteristiche percepite come meno attrattive e analoghe a quelle presenti nei centri commerciali, più comode e facili da raggiungere.
Conseguente abbassamento della qualità media percepita da parte dei consumatori.
La capacità di attrazione che un tempo caratterizzava l’intero centro storico adesso si è spostata su aree molto ristrette, spesso una sola via, che hanno saputo sviluppare strategie e sinergie adeguate al cambiamento. Un esempio per tutti: via Galilei.
Minore propensione alla spesa.
La crisi degli ultimi anni ha ridotto la propensione alla spesa accentuando il divario tra le varie classi sociali.
Altre forme di commercio e nuove logiche di spesa hanno contribuito non poco a disperdere ulteriormente le risorse dei consumatori, come il commercio elettronico e le consegne a domicilio di alimenti e bevande.
Modifica del tessuto sociale che abita il centro storico.
Progressivo abbandono degli abitanti storici e deperimento del patrimonio urbanistico.
Conseguente perdita di attrattiva per molti esercizi commerciali.
Perdita di immagine e di attrattiva conseguente all’abbandono degli abitanti “storici”.
Costi di gestione delle attività commerciali.
L’elevato costo degli affitti, unito ai costi generali di gestione, scoraggia molti imprenditori dall’aprire in centro.
I meccanismi di vendita delle catene di distribuzione (self service) e le strategie commerciali di molte di esse hanno portato in centro una serie di attività di questo tipo che si sono sostituite a quelle storiche di tipologia tradizionale.
A causa dei costi elevati molti fondi sono sfitti ed il turn over dei negozi è troppo elevato. Il consumatore che si trova a passeggiare in certe vie trova spesso uno spettacolo desolante.
La “Movida”, croce e delizia del centro storico.
La presenza di molti locali porta in centro, la sera, moltissimi giovani. I meccanismi di aggregazione attuali fanno sì che essi si concentrino in alcune, poche, zone specifiche.
La concentrazione comporta aspetti positivi per gli esercenti, ma anche aspetti negativi, come rumore, disordini, comportamenti incivili, parcheggi selvaggi.
Le zone prive di locali si prestano invece a frequenti scorribande notturne con conseguenze spesso allarmanti.
La presenza nelle immediate adiacenze del centro storico di numerose rivendite di alcolici a basso costo comporta invasioni di personaggi quantomeno molesti, se non pericolosi, in mezzo alla movida, con gravi conseguenze per l’ordine pubblico e che penalizzano fortemente gli esercenti del centro che ne subiscono le conseguenze.
La ormai evidente criticità che – a livello nazionale – rende difficile arginare lo spaccio di stupefacenti, comporta infiltrazioni di elementi a rischio nella movida notturna che, invece, rappresenta di per sé un fenomeno assolutamente auspicabile e positivo per il lavoro di tanti pubblici esercizi, pizzerie, gelaterie e via dicendo.
Alla luce di quanto sopra appare evidente che molte problematiche sono di difficile soluzione, o richiedono azioni che hanno dei tempi estremamente lunghi. E’ altrettanto evidente, però, che certi fenomeni comportamentali possono essere governati con iniziative che siano in grado di contribuire a cambiare la mentalità o le abitudini, così come dobbiamo assolutamente pensare a un maggior controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine.
Per un mercato che cambia deve cambiare l’offerta, devono cambiare gli attori, nella consapevolezza che ieri è passato e non tornerà, che il futuro è domani e che noi dobbiamo pensare non solo a domani, ma avere una visione di lungo termine.
Per questo ci stiamo preoccupando di capire cosa potrà fare Confartigianato per dare il proprio contributo e quali potranno essere i nostri interlocutori.
E’ evidente che il primo interlocutore è l’Amministrazione Comunale, che ha sempre dimostrato attenzione e disponibilità. Poi, unitamente alle altre associazioni di categoria, non possiamo ignorare il Centro Commerciale Naturale che, istituzionalmente, raccoglie tutti gli operatori economici, a prescindere dalla loro appartenenza o meno ad una delle organizzazioni di categoria. Le difficoltà che sta attraversando al momento sono purtroppo indice di scarsa coesione tra gli operatori economici, ma forse anche di una poca percezione dell’importanza di un organismo che possa raccogliere tutti gli interessati dando loro una veste istituzionale che possa superare le diversità e i distinguo.
Ecco allora che Confartigianato mette in campo le proprie proposte per un progetto di rilancio del Centro Storico di Grosseto. Un progetto, sia chiaro, che non potrà mai prescindere dalla volontà e dall’impegno di tutti gli operatori, condizione sine qua non per avere supporto da parte della nostra Amministrazione Comunale.
Un progetto per riportare progressivamente le persone in centro.
Ci sono due direttrici da seguire: la prima riguarda la frequentazione per lo shopping, l’altra la vita serale e notturna, con aperitivi, cene e dopo cena adeguati ai giovani, ma anche ai non più giovani. L’imminente inizio della stagione turistica porterà sulla costa migliaia di turisti che dovranno assolutamente scoprire la città e le sue attrattive, ma che dovranno trovare accoglienza, vetrine illuminate, attività accattivanti e adeguata sicurezza, forze dell’ordine e videosorveglianza.
La prima proposta che facciamo all’Amministrazione riguarda l’aspetto urbanistico del centro. Come hanno dimostrato i commercianti di via Galilei un arredo urbano accattivante e curato, con piante ed elementi di arredo, rende il cuore della nostra città più accattivante e accogliente. Fioriere, ornamenti e, ove possibile, nuove panchine, potranno essere una soluzione. Così come la sistemazione dei portici che, attualmente, sono impresentabili. Per questo ultimo aspetto dovranno necessariamente essere coinvolti i privati, così come dovranno essere coinvolti per individuare un percorso condiviso di adeguamento estetico a delle linee guida coerenti con l’immagine e l’architettura degli edifici.
Siamo fiduciosi che l’Amministrazione vorrà provvedere, sia nell’immediato – realizzando rapidamente nuovi arredi – che nell’elaborazione di un regolamento che, pur concedendo tempi adeguati per l’attuazione, contenga linee guida in linea con l’immagine che vorremmo dare al nostro centro storico.
L’Amministrazione potrà quindi dare un contributo essenziale con una campagna di comunicazione verso la costa, magari inaugurando il “vestito nuovo” che avrà realizzato. Serviranno QR-code che contengano le indicazioni per raggiungere i parcheggi e indicazioni chiare per raggiungere il centro storico e per tornare ai parcheggi. E magari percorsi “rosa” che diano la percezione di assoluta sicurezza anche alle donne sole.
Si potrebbe pensare anche ad un sito Internet dedicato alle informazioni per i turisti, sempre utilizzando QR-code, per individuare negozi, bar, ristoranti, attività di svago e servizi. In questo non può non esistere una assoluta collaborazione tra pubblico e privato.
Un altro elemento da promuovere, assieme all’Amministrazione Comunale e alle realtà interessate, riguarda le attività culturali legate alla visita della città e dei suoi musei e alle attività teatrali o di spettacolo che possano contribuire ad attrarre persone. In questa ottica si dovrebbe prestare molta attenzione alle iniziative destinate ai bambini, un metodo collaudato per attrarre le famiglie e che, ad oggi, sembra sia utilizzato quasi esclusivamente dai centri commerciali. Inoltre, nel campo dell’intrattenimento, esistono esercenti che hanno capacità ed esperienza organizzativa da mettere a disposizione per organizzare eventi musicali o culturali dal basso costo e con efficacia verificata.
Un ultimo elemento riguarda la fruizione delle Mura Medicee, un giardino unico che si presta ad una grandissima quantità di eventi, a cominciare dalla fruizione del nuovo impianto della Cavallerizza, per passare al rilancio delle troniere e delle attività della Sala Eden e del chiosco del “cinghialino”.
In questa ottica Confartigianato si pone come partner per sviluppare sinergie che possano contribuire al rilancio delle attività del centro. I progetti avranno come obiettivo quello di creare nuovi interessi, curiosità e stimoli da parte dei cittadini e che possano contribuire, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza, ad incrementare la frequentazione.
Inoltre c’è il desiderio di creare nuove relazioni e favorire lo scambio di conoscenza tra operatori di settori diversi e complementari allo scopo di far crescere l’economia locale ed il consumo di prodotti a filiera breve e artigianali del territorio.
I progetti che potremo sviluppare assieme prevedono la partnership di produttori artigianali di vari settori, differenziati per adesso in tre grandi categorie: food, non food e servizi, di cui analizzeremo alcune ipotesi che non sono assolutamente esaustive.
Food.
Produttori e trasformatori di prodotti agricoli: dai grani antichi ai distillati, passando per vino, formaggi etc.
Con la loro collaborazione si potrebbero organizzare eventi di degustazione guidata e serate a tema, da tenersi a prezzi promozionali all’interno e nelle adiacenze dei P.E., o anche organizzando stands in luoghi strategici individuati con la collaborazione dei commercianti del centro.
In tali occasioni il produttore sarà presente e racconterà la storia dei suoi prodotti, le caratteristiche, gli abbinamenti e gli utilizzi più adeguati. Saranno occasioni importanti per il pubblico, per conoscere meglio il territorio, ma anche per gli operatori che potrebbero essere interessati ad utilizzare materie prime di nicchia, a Km. Zero e di grande qualità.
Durante il periodo estivo, in considerazione del probabile ripetersi del positivo andamento delle stagioni precedenti, potremo sfruttare questi eventi per attrarre i turisti dalla costa e promuovere il nostro centro storico come meta per una visita e anche per fare shopping.
Per i clienti dei P.E. potrebbero essere organizzate a condizioni di favore visite guidate presso i produttori per degustare direttamente in azienda. Anche questa attività potrebbe fornire spunti interessanti per una giornata diversa da offrire ai turisti e caratterizzarsi comunque come ulteriore elemento di fidelizzazione.
Non Food
Possiamo proporre una serie di produttori artigiani nel settore dell’abbigliamento, dell’artigianato artistico e orafo, del cuoio e delle pelli, dell’oggettistica etc. Si tratta di organizzare all’interno o in prossimità di alcuni negozi, delle dimostrazioni di produzione che possano attrarre visitatori. La finalità è quella di creare abbinamenti complementari che potrebbero essere alla base di futura collaborazione tra commercianti e artigiani allo scopo di creare nuovi canali di vendita di comune interesse.
Servizi
Si potrebbero valutare eventi ad invito per i clienti di alcune tipologie di negozi, in cui gli artigiani del settore dei servizi alla persona potrebbero organizzare delle dimostrazioni rivolte al pubblico.
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