
(AGENPARL) – gio 06 aprile 2023 STRAGE DI VIA D’AMELIO, BARBERA (PRC): “ISTITUIRE COMMISSIONE D’INCHIESTA PERCHE’ NON FU SOLO STRAGE DI MAFIA”
“Nelle motivazioni della sentenza del processo contro il depistaggio riguardante la morte di Borsellino, depositate presso la Cancelleria del Tribunale di Caltanissetta, i giudici arrivano all’inquietante conclusione che a volere la morte del magistrato non fu solo la mafia ma anche alcuni “soggetti esterni” e che l’agenda rossa fu rubata in via D’Amelio da persone non riconducibili ai boss. Pertanto, la strage di via D’Amelio non fu opera solo di Cosa Nostra, come finora era stato accreditato dall’informazione. Peraltro, sempre per i giudici il movente della strage e le finalità criminali di tutte le iniziative volte allo sviamento delle indagini su via D’Amelio, come ad esempio la sparizione della famosa agenda rossa di Paolo Borsellino, sono intimamente connesse. Insomma, ancora una volta si intravedono le ombre di poteri occulti che agiscono dentro lo Stato democratico senza alcuna legittimità e in collusione con la grande criminalità organizzata, con finalità che sono eversive in quanto finalizzate a influenzare e/o manipolare le scelte dei nostri organi democratici. Una costante nella Storia della nostra Repubblica. Chiediamo che si istituisca al più presto una commissione parlamentare di inchiesta per cercare finalmente di fare chiarezza sui mandanti della strage e sulle loro trame occulte, su quegli apparati deviati dello Stato che hanno contribuito in questi ultimi trent’anni a depistare sistematicamente le indagini. Quegli anni, che furono caratterizzati dalla trattativa Stato e Mafia, sono ancora avvolti da troppe nebbie”. E’ quanto dichiara Giovanni Barbera, membro del comitato politico nazionale di Rifondazione Comunista.