
(AGENPARL) – Roma, Vittorio Sgarbi, sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura è intervenuto nel programma Gli Inascoltabili in onda su radio New Sound Level per commentare l’ennesimo episodio di danneggiamento ai monumenti, di seguito le sue parole:
”Ci vuole un’azione come quella dell’antimafia, perché questa è un’associazione a delinquere che ha una cupola, un vertice e dei picciotti che eseguono. E’ chiaro che la mafia è un’altra cosa, ma il metodo è lo stesso. C’è una cupola in Europa, quindi occorre che la polizia internazionale si muova per individuarla, che dà ordini a dei ragazzotti come automi, che dovrebbero essere sottoposti a un TSO per un evidente bipolarismo o malattia mentale che li porta a eseguire ordini scellerati senza ragione. Quindi, non possiamo agire sul singolo episodio, perché è una catena quotidiana, prima Firenze, poi Roma. Dobbiamo agire sui monumenti in maniera sistematica, è chiaro che dobbiamo proteggere i monumenti con poliziotti, ma certamente il controllo capillare in Italia è impossibile, invece è possibile individuare la mente, quello che ha stabilito sulla base di posizioni scientifiche del tutto inaccettabili, parlando di inquinamento globale e suggestionando persino la Schlein. Tutte cose che non hanno alcun fondamento e sono legate a questo fanatismo religioso, una setta, la quale agisce sulla base di un ordine che viene dall’alto. Bisogna colpire quella cupola, è lì il problema fondamentale, cioè non ti puoi immaginare che i carabinieri, che si occupano di sequestrare, che la loro attività sia concentrata sulla limitazione di circolazione di opere di nessuno interesse e invece si consenta che gli stessi carabinieri, che sono legati a noi come ministero e sono destinati al patrimonio artistico, non facciano delle indagini capillari non sui singoli episodi, ma sulla mente che li guida. Quindi l’operazione deve essere condotta con dei criteri molto sofisticati, le intercettazioni che si fanno per la mafia e per il terrorismo, devono essere fatti anche per questi qui che fanno atti di terrorismo civile e monumentale. Agire contro i monumenti è come agire contro le persone, quindi il meccanismo è quello di colpire il vertice, che sicuramente non è in Italia”
“Schlein è una brava ragazza, è una mia amica ma dice delle cose senza senso. Con la mafia non si tratta. Non è che se hanno le loro ragioni… ci sono dei nemici che vanno colpiti senza immaginare che abbiano dei titoli per dialogare con te, ascoltare le persone che discutono è il principio democratico dei parlamenti. Nel Parlamento non usiamo delle armi per dialogare, non usiamo le vernici contro l’avversario. Esiste già la parolaccia, che è quella su cui evidentemente io stesso spesso mi trovo incriminato, ma la parolaccia è la degradazione di un dialogo democratico, civile, ma se dobbiamo anche dire che oltre alla parolaccia devi anche usare la vernice, poi il solvente, poi il carbone sintetico, è una cosa inaccettabile. La Schlein ha detto una solenne fesseria, la quale spiega che ci sono dei problemi rispetto al clima, che vanno affrontati appunto secondo schemi democratici e soprattutto con l’ascolto dei grandi scienziati, non l’ascolto di questi quattro che inventano un pericolo che non c’è“
GLI INASCOLTABILI – radio NEW SOUND LEVEL