(AGENPARL) – lun 03 aprile 2023
Dopo aver fatto tappa a Perugia, Catania, Cava de’ Tirreni, Uboldo, Trento, Cascina ed Este, la TTX Cup si è conclusa ad Aosta. Il Table Tennis X ha dunque portato il divertimento in otto Regione italiane. Per il capoluogo valligiano è stata la prima volta, grazie all’organizzazione dell’ASD Coumba Freide Tennistavolo Aosta del presidente Remy Curtaz e del vicepresidente Danilo Lussana.
La società è stata fondata nel 1979 dal parroco di San Bernardo a Signayes don Antonio Proment, come ramo della Polisportiva Coumba Freide e, dunque, nel 2019, ha tagliato il traguardo dei 40 anni di attività.
Nel 2007 è avvenuta la trasformazione nella forma attuale di Associazione Sportiva Dilettantistica e uno dei soci fondatori è stato Alberto Chittolina, scomparso prematuramente nel 2010 e al quale è intitolata la palestra che ha ospitato la giornata incentrata sul TTX.
Il torneo ufficiale ha visto ai nastri di partenza 18 partecipanti, di età compresa fra gli 8 e i 65 anni, che hanno iniziato a darsi battaglia nei gironi di qualificazione impugando le ormai caratteristiche racchette in legno, senza copertura in gomma, e colpendo le palline più grandi e più pesanti rispetto a quelle del tennistavolo.
Le partite, sulla distanza dei due set su tre, della durata ciascuno di due minuti, hanno selezionato i primi due di ogni raggruppamento, che sono stati ammessi al tabellone e eliminazione diretta. Nelle semifinali Danilo Lussana ha battuto per 2-0 Leonardo Venturotti e Mattia Bionaz ha prevalso per 2-0 su Etienne Curtaz. In una finale equilibrata, Bionaz ha superato per 2-1 Lussana e si è aggiudicato la gara.
L’evento pongistico è stato anche l’occasione per fare festa e al termine del torneo tutti hanno ricevuto le uova di cioccolato, in vista della Pasqua.
Con la TTX Cup in archivio, il TTX Ping Pong Tour, proseguirà, da giugno in poi, con gli appuntamenti del Summer Tour.
Fonte/Source: https://www.fitet.org/news/attivita-nazionale/17502-ad-aosta-si-%C3%A8-svolta-l-ultima-tappa-della-ttx-cup-2023.html