
(AGENPARL) – ven 24 marzo 2023 Edilizia, FI ad ANCE Giovani. Mazzetti: serve politica industriale per settore edile, è vanto ‘Made in Italy’
Roma, 24 mar. – Il Gruppo Forza Italia Camera ha organizzato questa mattina con ANCE Giovani un seminario di settore. “Il confronto fra il Parlamento e le categorie economiche è essenziale per intervenire al meglio e Forza Italia sarà sempre aperta al dialogo”, scandisce a margine Erica Mazzetti, componente VIII Commissione Ambiente.
Prioritario è “garantire una fuoriuscita dal Superbonus 110%” ma senza “danneggiare imprenditori, professionisti, cittadini, come sta facendo il Governo di Centrodestra”, con l’obiettivo di arrivare a “una soluzione per i crediti incagliati”, dando contestualmente “una prospettiva di crescita per il breve e medio periodo”.
“Proprio per questo – prosegue Mazzetti – abbiamo avviato un percorso di confronto per realizzare al meglio una proposta di legge di incentivazione programmata e stabile, con obiettivi e indicazioni chiare, per non creare stress normativo ed economico. Dovremo certamente andare verso una riqualificazione a 360°, che comprende: energia sì, ma anche recupero acqua uso domestico e piovana, climatizzazione, e non meno importante sicurezza sismica. Non solo efficienza energetica, quindi. Bisogna iniziare a pensare all’edificio come a un sistema complesso e, per questo, occorre una politica industriale per l’edilizia”.
Tornando alla cessione del credito, per Mazzetti servirà un nuovo sistema di incentivazione: “L’incentivo non può più essere a pioggia, deve essere premiante e soprattutto proporzionale al miglioramento ottenuto con i lavori, cercando il più possibile di aiutare i meno abbienti”. “Inoltre, ci sono strumenti già utilizzabili come il fondo nazionale per l’efficientamento energetico con garanzia dello stato per accedere ai mutui e contratti prestazione energetica per terziario e pubblica amministrazione”.
Capitolo norme: “Serve una nuova visione della rigenerazione urbana, che tenga insieme esigenze del pubblico ma anche del privato, che è una riserva di risorse e competenze creando delle vere e proprie comunità di quartiere. Abbiamo necessità di riordinare le attuali normative, ma anche di un nuovo testo unico dell’edilizia, che manca da oltre vent’anni, e tempi autorizzativi non più biblici; infatti, le autorizzazioni devono essere successivi alla partenza, con controlli e verifiche in capo alla pubblica amministrazione”.
Sulla direttiva case green, Mazzetti precisa che “lo stato italiano dovrà predisporre norme semplici, tempi normali, obiettivi chiari e risorse coerenti, altrimenti sarà impossibile intervenire su così tanti edifici, ma come governo – ribadisce – siamo pronti a negoziare con la UE”. “Certamente all’estero noi italiani siamo già visti come eccellenza del settore e per questo dovremmo dare più spazio e attenzione a un settore ‘DOGC’ e veramente Made in Italy”.